giovedì 20 maggio 2004

Sorellina

La giornata era calda, nonostante fosse quasi autunno.


Avevo finito di addentare il solito pezzo di pizza a taglio ed ero uscito sul marciapiedi davanti alla pizzeria, aspettando che i miei colleghi mi raggiungessero. Via email mi ero messo d'accordo con la mia "sorellina" che l'avrei chiamata a quell'ora. Ero un po' emozionato, perché era la prima volta che la chiamavo. Sì, va bene, ci eravamo conosciuti via web, ed eravamo subito entrati in sintonia, ma in fondo un po' di diffidenza rimane sempre. E se poi non fosse stata quella persona solare che pensavo di conoscere ? Perché mi chiamava "fratellino" ed io "sorellina" ? solo perché eravamo ambedue figli unici ed avremmo voluto avere rispettivamente un fratello e una sorella con quel carattere ? Certe cose, accadono così raramente che, quando accadono, sembrano troppo belle per essere vere. Specie ad un pessimista cronico come me.


Insomma, chiamai quel numero. Mi rispose una bella voce armoniosa con un bel "ciao !". Non ricordo esattamente che cosa ci siamo detti, ma ricordo molto bene la situazione emotiva. Eravamo ambedue molto contenti di quel "contatto" e sentivamo di non esserci ingannati. Non credo di aver fatto molto caso ai miei colleghi che uscivano dalla pizzeria. E non potevo neanche prevedere che nel giro di un mese o poco più quella stessa voce mi avrebbe salvato la vita. Non avevo più dubbi: era la mia sorellina.