martedì 30 novembre 2004

Al mio prossimo Minuto

Caro mio prossimo Minuto,

in questa vita,

minuti come te ne ho avuti tanti,

a volte penso: troppi.


Ma tu sei unico, veloce, irripetibile.

E pure sei, ti accingi ad essere

e quasi non sei più.

Sei mio e soltanto mio,

sei di nessuno.

Fulmine e ombra delle mie passioni,

treno dei miei pensieri,

rimpianto,

quasi mai rimorso.


Minuto mio prossimo venturo,

che cosa porterai che non conosco:

posso quasi vederti

nei minimi particolari,

e non lo faccio,

perché mi porterebbe via

un minuto.


Potrai sorprendermi,

come sempre fai,

diverso da ogni altro

tuo predecessore.

Potrai esserci,

e un giorno

più non esserci.


Sarò presente,

sarò un po' assente.

Bussi alla porta,

oppure entri di soppiatto.

Abbaiar di cane

o passi felpati,

gatto.


Minuto mio,

minuto eppure enorme,

tanto di te m'importa,

tanto non credo.

Rumori, sguardi,

a volte anche parole.


Minuto prossimo venturo,

porterai la pioggia,

il vento, il sole,

ma soprattutto

porterai il futuro.

lunedì 29 novembre 2004

Uscita senza spesa

Era qui un attimo fa. Mi sono distratto guardando lo scaffale delle merendine, mi volto e .. sparita. Chissà dov'è andata a nascondersi quella buffa bambina spaurita che avevo per caso incontrato in questo anonimo e polveroso supermarket di periferia. Giro fra le corsie: niente. Certo, la vista non mi aiuta, ma .. Alla fine mi sento un po' strano: non ho voglia di restare qua dentro. Mi avvio verso le casse. Il carrello l'ho dimenticato chissà dove. Tanto quello che conteneva non mi serve. Attraverso il varco "Uscita senza spesa" e sono fuori. E mi sento fuori da me stesso: come se mi mancasse qualcosa, o qualcuno.

venerdì 26 novembre 2004

Eredità

Dal letto, nel dormiveglia, sento la voce di mio figlio, 10 anni, in cucina:

"Mamma, mi dai l'indirizzo dell'ufficio dove lavora papà ?"

Voce di mia moglie: "Perché ?"

"Perché un giorno quando sarà morto, andrò a prendere il suo posto di lavoro".

giovedì 25 novembre 2004

A groovy kind ..


When I’m feeling blue, all I have to do
Is take a look at you, then I’m not so blue

Grazie, ad un'Amica (rdm)..

mercoledì 24 novembre 2004

L'attimo fuggente



"La sua risposta dolce non seppi mai"


"Anche per te,

vorrei morire ed io morir non so
Anche per te,
darei qualcosa che non ho.
E cosí, e cosí. e cosí, io resto qui
A darle i miei pensieri, a darle quel che ieri
avrei affidato al vento
Cercando di raggiungere chi,
al vento avrebbe detto sí"

Buco nel cuore

Buco nel cuore,

strano rumore,

silenzio-assenza,

come un dolore.


Le mani, credo,

ce l'hai anche tu:

non da toccarle,

se mai son calde.


Gli occhi li ho visti,

fuggiti, tristi.

Voce: conosco,

grido nel bosco.


Nulla altro voglio,

nulla altro chiedo.

Nulla capisco,

e non ti credo.


Miope anche l'anima,

non va lontano.

Vuoto pneumatico,

mi sento strano.


Non ci riesco

a comunicarti

quello che sento,

freddo negli arti.


Non so nemmeno

come procedere,

parlo di altro,

niente da chiedere.


Quel vuoto in testa,

buco nel cuore,

lascia uno strano

amaro sapore.

martedì 23 novembre 2004

Off Topic

Ormai dovreste saperlo, che non mi piace il Natale, l'atmosfera natalizia e tutto il resto.

Però oggi, a più di un mese di distanza dall'odiata ricorrenza, un'amica blogger mi ci ha fatto pensare, e mi è tornato in mente un episodio, forse il più bell'episodio natalizio della mia vita. Ve lo racconto in breve.

Era la mattina di Natale. Prima di andare come tutti gli anni a pranzo dai miei zii paterni (zio, zia, due cugine un po' più grandi di me, e la carissima nonna Agnese), passammo a trovare altri zii, il fratello di mia madre che abitava con moglie e figli a Montesacro. Vestiti a festa, entriamo: i soliti convenevoli, poi i grandi si mettono a chiacchierare mentre noi bambini giochiamo in salone. C'è un Albero di Natale, grande, "vero" (i miei zii erano piuttosto fanatici del loro albero "vero"), con tantissime palle e palline e una bella stella in cima: tutto di vetro soffiato, come usava allora.

Mia cugina Sonia era una bimba tranquilla, se ne stava in un angolo a giocare alle bambole. Mio cugino Marco, invece, cominciò a giocare "alla guerra", agitandosi con la sua nuova pistola giocattolo. Mentre "combattevamo" (in realtà, io essendo più grande lo tenevo semplicemente a bada con le mani), accadde ... vedemmo l'Albero oscillare, poi sentimmo un fruscio e un gran fragore di palle che si sfracellavano al suolo ! Marco aveva fatto cadere l'Albero con tutto ciò che aveva sopra ! Ricordo che provai un gran piacere ad osservare quel disastro inatteso ! Mia zia correva avanti e indietro con scopa e paletta (allora non usavano gli aspirapolvere), mio zio correva dietro a Marco minacciando cose dell'altro mondo .. Prudentemente, ci congedammo, lasciando che quella "tragedia" natalizia seguisse il suo corso.

Tutto sommato, una bella mattina di Natale.

lunedì 22 novembre 2004

Un film

Ho immaginato questa scena .. ci si potrebbe costruire intorno un film, un bel film, sui sentimenti visti da dentro e da fuori, sui sentimenti impossibili o incomunicabili.

Lui dice a lei: "Vorrei chiederti un grande piacere ..."
Lei, curiosa e un po' diffidente: "Sentiamo, di che si tratta ?"
"Dovresti dirmi una bugia. Dimmi che mi ami."
Silenzio.
"Non posso."
"Perché non puoi ?"
"Perché ... non sarebbe una bugia!".

giovedì 18 novembre 2004

Casa dolce casa



It's been a hard day's night

And I've been working like a dog

It's been a hard day's night

I should be sleeping like a log


But when I get home to you

I find the things that you do

Will make me feel all right



Mi sembra un premio più che sufficiente, per un'attesa forzata ..

Coccodrille

In quel periodo in cui ero "single" e felice senza saperlo (oh, sì ! che ero "single" lo sapevo ..), mi è capitato spesso di trovarmi a consolare amiche con problemi sentimentali.

Usciti dal lavoro, ci si trovava, si andava a parcheggiare la macchina in riva al lago e, mentre le coppie intorno a noi mettevano a dura prova le sospensioni delle loro utilitarie, mentre i loro finestrini si appannavano, anche i nostri finestrini si appannavano, e i miei onnipresenti fazzoletti di carta finivano immancabilmente per asciugare lacrime versate per l'infame di turno. Tutto qui. Solo in un paio di casi la tristezza, lo sconforto e l'amicizia portarono a qualcosa di più intimo.

Ero bravissimo ad ascoltare, a trovare le parole giuste per curare scottature e alleviare i dolori del cuore. Per questo le amiche da consolare non mancavano mai.

E il giorno dopo tornavano fra le braccia dell'infame che le faceva soffrire, o al massimo fra quelle di un altro che era rimasto prudentemente in disparte.

Mentre io passavo i miei weekend a scattare foto in Val D'Aosta, aspettando.

mercoledì 17 novembre 2004

L'età dell'oro

A volte non ci rendiamo conto che certe giornate .. appartengono a quella che io chiamo "l'età dell'oro": tempo in cui niente offende, niente turba il nostro quotidiano viaggio in questo mondo, niente fa presagire il dissolversi nel nulla che tutto e tutti ci attende, nessuna ombra del Grande Buio ci minaccia .. solo pace e serenità.

Se fossi davvero pessimista, penserei che si tratta di una condizione passeggera: ma oggi voglio semplicemente essere qui ed ora, senza altre pesantezze, quasi senza tempo.

Mi sorprenderà la sera, e penserò che mi sarebbe piaciuto riviverla mille volte questa giornata, da quando era cominciata fra le braccia della mia amata ..

martedì 16 novembre 2004

Nove

A mia figlia M,

che oggi compie 9 anni.



Come spuma del mare

come onda o conchiglia,

verdi abissi hai portato

alla luce dei nostri occhi.


Inattesa, fragile, piccola.

Hai chiesto amore,

amore hai cercato,

crescendo con noi ogni giorno.


Come il sole che filtra

fra le foglie degli alberi,

sottile ma decisa,

acuta e precisa esisti.


Ti vogliamo cantare,

con te camminiamo,

con te ballare amiamo.

Nostra piccola anima dolce.

lunedì 15 novembre 2004

Allegorico astratto





Siamo come le pagine opposte di uno stesso quaderno,
da girare a fogli alterni, inconciliabili eppure indissolubilmente
vicini: pari, dispari, pari, dispari ...


Cancella, se vuoi: l'impronta quasi invisibile di queste parole
resterà sugli altri tuoi fogli bianchi, come l'impronta delle parole
che non mi dici resta sui miei ....

Subliminalia




Che cosa sono ??? E soprattutto, che cosa rappresentano ?

Agli abili solutori sarà inviato in premio .. un mio post. In originale.



E puntuale arriva la .. soluzione !

Sono 2 "vermetti" che mia figlia (9) ha fatto all'uncinetto e poi li ha regalati, quello rosa (con gli occhi verdi come lei) a papà, quello celeste a mamma !

Io ho dato quasi subito la stessa interpretazione di "linus62" (spermatozoi): almeno non posso essere accusato di essere .. maniaco !

Qui sopra trovate il post-premio, come promesso ... così imparate !

venerdì 12 novembre 2004

Perché i sogni

Ognuno vive di realtà e di sogni:

e se non bastassero i sogni,

come faremmo ad attraversare questa .. questa .. realtà ???

giovedì 11 novembre 2004

Verso la fine

A mio padre




Verso la fine

si perde il senso.

Si sta, si va,

tutti si passa.

Si fa del male,

a volte

involontariamente.

Momenti belli,

tragici eventi

segnano una vita,

colorano ogni vita.

E quando infine

si spegna la candela,

sia per un soffio,

sia perché è finita

poco di noi resta

nel cuore della gente,

di chi ci ha amato:

per tutti gli altri

siamo nulla e niente.

martedì 9 novembre 2004

Amleticamente

Mangiare, dormire, sognare .. di che sognare ?

È preferibile ignorare gli strali della fame e abbandonarsi al vortice dei doveri e delle cose da fare "entro il", oppure è più umano indulgere ai bisogni primari come la fame, e rendendoli piacevoli abbandonarvisi dolcemente ?

E se poi sopraggiunge il sonno, o meglio il desiderio di sonno, sarà esso solo un espediente con cui il sogno torna a farsi vivo, a pretendere prepotentemente la nostra attenzione, il tempo della nostra vita, l'energia del nostro cuore ?

Nostalgie

Sarà il tempo grigio e freddo, saranno certe giornate un po' particolari .. la mente vola alto e vede tutto da lontano.

Vede una lontana giornata invernale, vede me stesso vicino ad un treno appena arrivato, che mi volto e ..

Improvvisa, leggera, sottile, una voce .. mi sorprende l'accento. Il vento mi porta un profumo. Le braccia inventano il calore di un timido abbraccio. Minuti impacciati, sognati. Parole a caso, un piccolo dono. Poi nulla. O tutto, rimane segnato in un posto segreto segreto. Neanche un addio.

La mia vita contiene diversi rimpianti, ogni tanto "ritorno con un dito sulle emozioni che mi hanno tradito" e ritrovo chi mi ha voluto bene. Allora, stupidamente, sorrido.

domenica 7 novembre 2004

Recensioni personalizzate

Mi piace se ogni tanto mi raccontano un film che non ho visto. Non è certo la stessa cosa che vederlo, e tutto sommato certi film non avrei voglia di vederli, non sono il mio genere. Ma sentirli raccontare, dalla voce di chi invece li ha apprezzati e graditi .. mi serve anche per approfondire la conoscenza dell'animo di chi me li racconta.

Sono una specie di minifilm nel film della mia vita.

venerdì 5 novembre 2004

Pendolari

Riflettevo sulla varietà di rapporti umani che si creano (oppure non si creano) quando un gruppo di persone si ritrova per motivi qualsiasi per un certo tempo nello stesso luogo. Ho in mente la situazione dei pendolari abituali che prendono sempre lo stesso treno.

Molto spesso si creano aggregazioni spontanee fra persone che trovano qualche tipo di affinità (l'età, gli interessi, i discorsi). Altrettanto spesso alcuni di questi diventano amici, nel senso più profondo che si possa dare a questo termine.

Discorso diverso si deve fare per coloro che si incontrano casualmente e scoprono di avere un elevato grado di "affinità", di interessi comuni, di possibilità di scambio e comunicazione, anche affettiva. In questi casi, le strade sono due: o le persone che si sono incontrate casualmente continuano volontariamente a frequentarsi e ad approfondire la loro conoscenza (magari anche a distanza), oppure lasciano che l'esperienza si esaurisca in quella sola occasione. Non esprimo nessun giudizio di merito sull'una o sull'altra situazione, anche se personalmente cerco di "coltivare" la conoscenza di persone che ritengo interessanti.

Che ve ne pare ?

giovedì 4 novembre 2004

Chi è senza post ..

.. scagli la prima pietra !

Sono certo che perdonerete la mia scarsa assiduità, che prevedo durerà ancora qualche giorno.

Ma state tranquilli, ritornerò più bello e superbo che pria ("bravo! ", "grazie !" -- chi riconosce la citazione ?).

martedì 2 novembre 2004

Un lento respiro

Quest'afa mi stende.

Umido, caldo persistente.

Quel vento

riprende

un lento

respiro.

La mente si perde:

un mare di perle,

le sillabe spente,

gli accenti, le onde.

E l'afa mi prende,

mi sposta

le tende.