giovedì 20 ottobre 2005

Uno conosciuto in Internet

Così mi hai chiamato: "uno conosciuto in Internet". Senza dubbio, se stessi scrivendo un verbale di riunione condominiale, io per te sarei "uno conosciuto in Internet". Perché è "" che ci siamo conosciuti, anzi che ho scoperto dove scrivevi e ti ho lasciato un commento, e mi hai risposto, e ... seguono due anni e mezzo di parole fra noi. Ma non solo parole, anche sentimenti: potrei citarne una decina, tutti diversi.


Guarda che differenza: io non ho mai pensato a te, in tutto questo tempo, come ad "una conosciuta in Internet". Semplicemente perché non ti ho mai vista così: per me sei una persona, ma questo concetto di "persona" non sono riuscito, in tutto questo tempo, a farti capire che cosa significa veramente per me. Tu sei un essere umano con il tuo grappolo di pensieri, esperienze, sentimenti, emozioni. Io sono un altro essere umano con altrettanto carico. Condizione diversa è la tenerezza con cui ti ho considerato e il senso di protezione che hai saputo, forse senza volerlo, suscitare in me. Se hai usato quell'espressione, sicuramente non altrettanto conto io nella tua vita, nel tuo modo di viverla e affrontarla.


Le delusioni, come gli esami, non finiscono mai. Se dovessi dare di te una definizione, direi che sei una delle mie più grandi delusioni. Ma non voglio certo confinarti dentro una definizione, non sarebbe degno di me. Resterai là fuori, là dove il tuo modo di essere, e non certo la mia volontà ti hanno ricacciato. Resterai nella nebbia, al freddo. Non sentirò i tuoi lamenti, anzi neanche saprò se sei felice o se piangi. Camminerò frettoloso sul marciapiede opposto, verso la mia casa, consumando la mia vita, senza ulteriormente cercare di intrecciarla con frammenti della tua, senza emozionarmi nel guardare la tua immagine, senza la speranza di poter ascoltare la tua voce, di tanto in tanto. D'altronde, "uno conosciuto in Internet" non può pretendere niente di più, non può sognare.


E' stato bello immaginarti diversamente, sognarti a condividere certe mie passioni, come la scrittura, e vivere le emozioni che ho vissuto. Ma come accade inevitabilmente, la realtà ad un certo punto presenta il conto.


E io resto senza Musa Ispiratrice.