sabato 25 febbraio 2006

Soffio

In sogno, come ali di farfalla

le labbra tue sfioravano le mie.

Di baci allaccio una collana al collo tuo

fino a quel punto che sappiamo noi:

pioggia di brividi ti scende sulla schiena.

Le dita bastano a carezzar le palpebre,

il palmo aperto naviga le natiche

cercando rotte verso il tuo sicuro porto,

scuro triangolo di sensi e di trasporto.

Piede gelato il tuo sul mio punto bollente,

risveglia ataviche pulsioni e desideri sordidi.

Ti mordo, mi rimordi, ti avvinghio e tu mi avvinghi

e tutto intorno è nulla, e siamo dentro noi.

Danziamo senza musica, e siamo musica

suoniamo come organi all'unisono,

riempiamo il vuoto, ci svuotiamo l'anima,

torniamo e ritorniamo per sentieri candidi,

bollenti fiumi di lava a scorrerci la pelle.

E resta, senza più energia guardando il cielo

il mio sogno di fuoco e la dolcezza tua.