martedì 27 giugno 2006

L'Ultimo Desiderio

Vorrei morire

amandoti ancora.

venerdì 23 giugno 2006

Scivola

Si accende il sole

e scivola in silenzio

su una lama affilata di dolore.

mercoledì 21 giugno 2006

Sogno

Sogno una donna

senza paura,

che arrivi a sigillarmi

le labbra con le sue.


Sogno una donna

che non mi chieda

da dove vengo,

che sia curiosa

e attenta e piena

di fantasia.


Sogno una donna

matura e calma,

sicura, serena,

poco terrena.


Sogno una donna

che lanci un dardo

per far volare

le nostre anime,

in alto, nel cielo

più bello del cielo.


Sogno e mi basta

il mio sogno.

lunedì 19 giugno 2006

Così è, se vi pare

Non c'è niente da fare - pensava - bisogna mettersi l'anima in pace: ognuno ama a modo suo. C'è chi sente l'amore principalmente a livello fisico, ormonale. C'è chi ama le situazioni, le relazioni che si vengono a creare. C'è chi ama quasi esclusivamente "di testa".


E in tutta questa varietà sentimentale risulta infinitamente difficile che s'incontrino due che hanno lo stesso modo di amare. Ancora più difficile che s'innamorino, dopo essersi incontrati: può esserci qualche intoppo, magari qualche situazione importante, oppure semplicemente il caso avverso.


Non deve meravigliare quindi che molte persone chiamino "amore" un sentimento qualsiasi, trovato nel corso della vita e mantenuto perché non c'era niente di meglio.


Né deve sorprendere che qualcun altro, magari estremamente coerente e sincero con sé stesso, arrivi ad una certa età, e improvvisamente veda davanti agli occhi questo pensiero: ma il mio amore quando arriva ?

venerdì 16 giugno 2006

Ogni suo battito

Mi abbandono

a questo andare,

ma le redini del cuore,

quelle no:

le tengo strette,

e controllo

ogni suo battito.

mercoledì 14 giugno 2006

Il caleidoscopio




Guardavi curiosa

nel caleidoscopio

le immagini tutte a colori

cangianti, girando

l'effimero gioco

fra le tue mani:

ed io ti ammiravo

tacendo.


Miracoli della memoria,

stagioni del cuore

che a volte ritornano.


Alla mia Anima Gemella ritrovata

martedì 13 giugno 2006

Cammino

Tac, toc.

Tac, toc.


Silenzio--samente

cammino

su quel marciapiede.


Tac, toc.

I passi del cuore

risuonano

un po' troppo svelti.


Toc.

Si fermano, a volte

a guardare:

trattengo il respiro.


Ti-toc, ti-tac,

toc, toc, toc.

Asimmetrico

imprevedibile

battito.

lunedì 12 giugno 2006

Colonna sonora

O come un ladro da quattro soldi

lo butti giù per le scale

perché nel buio non l'avevi visto

ma lo sentivi respirare,

e ti teneva sveglia per ore….

Perché nel buio non lo volevi,

ma ti teneva sveglia per ore…


Regina del tempo

della sabbia e del vetro

della fine di tutti i numeri

e dell'inizio dell'alfabeto,

dimmelo adesso, dimmelo ora

dove posso lasciare il vestito

come posso asciugare la pioggia

che bagna il tappeto.





Correvo incontro a quelle maestose montagne, correvo in quella stupenda mattina di marzo, o forse era aprile. Avevo negli occhi e nel sangue la bella impazienza di chi corre incontro alla vita. Avevo nel cuore la strana inquietudine di un giorno che sembra speciale, di un'eco d'amore.

Nelle orecchie avevo la colonna sonora di chi in queste cose ci crede, di chi non perde la fede che un giorno la vita ci possa portare più in alto, là dove ogni cosa risplende, là dove ogni salto è un salto di gioia ...

E infatti bucai le montagne, e scesi giù al mare: la Ninfa Regina negli occhi, per non molto tempo, negli occhi mi spinsi a guardare. Ero là, era là, quel giorno eravamo nel sole.

Colonna sonora di un giorno, sonora per sempre, che si lascia ascoltare, per chi vuole ancora ascoltare.

(29/03/2006)

venerdì 9 giugno 2006

Sole

Splende un sole

anche quando

nessuno lo vuole.


Scaldano i pensieri

l'anima più segreta

senza bisogno di parole.


Chi vuole entrare entri

da questa porta sempre aperta

che molti hanno paura

di varcare.


Sorridendo, tranquillamente

aspetto.

giovedì 8 giugno 2006

Ti ho visto

Ti ho visto tornare

diverso da com'eri partito:


follie indescrivibili

ti hanno portato

là dove neanche sapevi

che saresti mai andato.


Un attimo solo

un fetido istante

ha fatto di te

un eroe nonostante.


Ti ho visto passare

veloce in quell'auto,

nella gelida bara,

sotto quel tricolore:

espressione soltanto di orrore.


(al c.m. A.Pibiri, morto per una guerra non sua, né di nessuno)

mercoledì 7 giugno 2006

Tutto e nulla

Ho perso tutto. Non mi manca nulla.


Se guardo indietro, posso sentire il fragore dei rimpianti: lavoro, affetti, denaro, senso della vita ... e tanto altro.


Però non mi manca nulla, neanche i miei desideri. Sono vivo. Penso. Mi sento immerso nella Natura e ci sto bene. Soffro ? La sofferenza è solo la consapevolezza di non essere dove si vorrebbe. Chi mai è dove vorrebbe essere ? Diventare incosciente per non soffrire: mai.


Mi piace muovermi e fermarmi a piacimento, non a comando. Quante scelte ho compiuto semplicemente per smentire facili previsioni su di me ! Stupire. Distruggere la banalità. A costo della vita, della mia vita.


Testardaggine, quante volte additata come il mio maggior difetto: indomabile come un cavallo pazzo. Come un cavallo. E quella mania di scrivere, spesso senza usare i verbi. Azione, compromesso del Pensiero. Sconfitta della Mente a vantaggio del Corpo. Anima ridotta in Materia.


Tutto si può immaginare con la fantasia, e il contrario di tutto. Pochissimo si può fare, ancora meno si può sperimentare direttamente. La vita è una meteora, troppo breve per essere significativa, troppo lunga per essere innocua a sé stessi. La Vita è un esperimento che un dio bambino ha fatto con la scatola del suo "Piccolo Chimico". La Coscienza, l'Anima invece ... potessero almeno esistere senza molecole organiche, carbonio, ossigeno, fosforo. Ignoranza e buio totale, strutturale.


Posso vedere i confini del Mondo, dal Big Bang al Buco Nero che ci inghiottirà di nuovo: mi dà un certo fastidio pensare che sarò costretto di nuovo a condividere un punto dello Spazio con altri. E che, peggio ancora, l'ho già fatto, chissà quanto tempo fa'.


Niente posso perdere, perché niente mi appartiene.






Queste parole sono state ritrovate, scritte con inchiostro blu, su un foglietto di quaderno accanto al cadavere di un uomo sulla cinquantina, deceduto per cause ancora sconosciute: si sospetta il suicidio, anche se non si esclude la morte naturale. L'autopsia forse chiarirà il mistero.

martedì 6 giugno 2006

Anima e corpo

Esiste una difficoltà oggettiva nel definire il concetto di "anima": o meglio, ognuno si forma un suo proprio concetto, e la maggior parte di quanto è stato scritto in Filosofia discende dai continui equivoci su questo argomento.


Viceversa, mi sembra abbastanza facile definire che cosa appartiene alla sfera del "corpo", e del corpo umano in particolare: a partire dalle esperienze sensoriali si può elencare tutto ciò che è "fisico", o che almeno tale ci appare attraverso l'esperienza. Nel mondo corporeo non esiste l'impossibile: se qualcosa esiste è perché sappiamo che esiste, perché l'abbiamo direttamente sperimentata almeno una volta. Certo, esistono "cose" che possono essere immaginate, oppure percepite attraverso ausili tecnologici come la televisione o internet: queste, comunque possono essere ridotte ad esperienze corporee, come trasposizione fra gli oggetti originari (una sedia, una guerra) e la rappresentazione di tali oggetti (il disegno di una sedia, il servizio televisivo che parla di una guerra).


Esistono al contrario esperienze umane (e quanto siano umane non ho bisogno di sottolinearlo) che esulano completamente dalla sfera materiale e coprorea: parlo di mondi puramente immaginari e "impossibili", parlo di sentimenti (la maggior parte dei sentimenti sono impraticabili nella realtà, nella loro forma originaria). Un'Utopia è la creazione di una "realtà" assolutamente irreale: così come un amore impossibile (veramente impossibile, non semplicemente "non corrisposto").

lunedì 5 giugno 2006

Pessimismo

Quindi lei non è pessimista ?
Non apertamente. Un po' devo esserlo, se voglio scrivere poesie, perché è molto più facile parlare in maniera efficace dell'infelicità, dell'abbandono, della fine degli amori ... (Roald Hoffmann - Premio Nobel per la Chimica 1981)


Si fa presto a dire "pessimista": la vita porta ciascuno di noi ad essere in un modo o nell'altro. In questo mondo "liquido", pieno di materia che riempie il vuoto o che cerca selvaggiamente di riempirlo, si fa una certa fatica a rimanere "solidi". Bisogna continuamente difendersi su tutti i fronti: personale, professionale, occasionale, perfino affettivo.

Ma, alla fine dei conti, ne vale la pena.

giovedì 1 giugno 2006

Usa-e-getta

Accendi la tua sigaretta.


Così volevi accendermi

ignorando i sentimenti.

Non sono un uomo usa-e-getta.


Accendi un'altra sigaretta.