martedì 6 giugno 2006

Anima e corpo

Esiste una difficoltà oggettiva nel definire il concetto di "anima": o meglio, ognuno si forma un suo proprio concetto, e la maggior parte di quanto è stato scritto in Filosofia discende dai continui equivoci su questo argomento.


Viceversa, mi sembra abbastanza facile definire che cosa appartiene alla sfera del "corpo", e del corpo umano in particolare: a partire dalle esperienze sensoriali si può elencare tutto ciò che è "fisico", o che almeno tale ci appare attraverso l'esperienza. Nel mondo corporeo non esiste l'impossibile: se qualcosa esiste è perché sappiamo che esiste, perché l'abbiamo direttamente sperimentata almeno una volta. Certo, esistono "cose" che possono essere immaginate, oppure percepite attraverso ausili tecnologici come la televisione o internet: queste, comunque possono essere ridotte ad esperienze corporee, come trasposizione fra gli oggetti originari (una sedia, una guerra) e la rappresentazione di tali oggetti (il disegno di una sedia, il servizio televisivo che parla di una guerra).


Esistono al contrario esperienze umane (e quanto siano umane non ho bisogno di sottolinearlo) che esulano completamente dalla sfera materiale e coprorea: parlo di mondi puramente immaginari e "impossibili", parlo di sentimenti (la maggior parte dei sentimenti sono impraticabili nella realtà, nella loro forma originaria). Un'Utopia è la creazione di una "realtà" assolutamente irreale: così come un amore impossibile (veramente impossibile, non semplicemente "non corrisposto").