giovedì 1 novembre 2007

Vanessa

Vanessa ha vent'anni, e i capelli un po' rossi. Ma non rosso fuoco: rossocastano. Non l'ho vista entrare, in questa metro affollata di fine giornata. Sta seduta di fronte a me. È ben vestita: jeans, camicia elegantina, nera lucida; tiene in mano un giubbino di pelle nera. Ha due borse, nere: una grande, moscia e una più piccola, semirigida. Estrae due libri dalla borsa grande, nuovi, ancora incellofanati. Uno è di grande formato, il titolo ha a che fare con "... MODA". Lo apre, lo sfoglia con curiosità: si vedono foto a colori e in bianco e nero. Lo richiude. Prende l'altro. Non riesce a togliere la plastica che lo avvolge. Annaspa nerovsamente con le dita. Osservo le sue belle mani. Infine riesce ad aprirlo, lo sfoglia, trova la cartolina con cui l'editore chiede di solito alcune notizie al lettore, la accartoccia e la ripone in borsa insieme alla plastica appallottolata.

Ora apre la borsa più piccola e ne estrae un borsino trasparente che contiene dei trucchi. Da un portacipria comincia a ritoccare il viso, con attenzione, controllando il risultato nel piccolo specchietto. Poi passa al mascara. Si sincronizza con le fermate e le ripartenze della metro, per non sbaffare di nero. È il momento dell'eye-liner: una riga sotto, una più corta sopra e gli occhi scuri prendono nuova vita. Infine il gloss lucidalabbra rosa fragola: ecco che le labbra, già morbide e sensuali, brillano di quel colore chiaro e fermo, come se dicessero: baciami.

Poco prima del capolinea, ripone con calma i trucchi al loro posto, nella borsa. Alla fermata, si alza, indossa il giubbino di pelle nera e scende.

Ancora pochi passi e Vanessa è svanita nell'anonima folla che si affanna verso casa.