lunedì 29 dicembre 2008

Negativo, Roger !

Non c'è niente che valga l'appena,

misterioso atomico tempo

che svanisce nell'acqua pesante.


Una ruga, una crepa del vento

porta un'eco d'istante distante

mentre muto là mento in lamento.


Sotto sotto c'è sempre la sabbia

e una sola ne resta di magma,

alternando eruzioni a erosioni.


Getto l'ancora ancora e mi fermo,

pongo pongo in plastica posa:

ricreazione, intervallo e qui cesso.


Di cammelli e di crune del lago

non c'e traccia nel vecchio ellepì

della band ana-illogica e country.


Tiri tiri, ma io mi ritiro,

me ne vado, mi faccio da parte,

non avendo né arte né carte.