martedì 8 giugno 2010

Giugno

Papaveri e fiori di campo, erbacce,

più in là gli ulivi ordinati,

quasi puliti, eterni, immobili.

Ogni folata di vento porta odori di terra d'estate calda,

riflessi di cielo luminoso.

E l'aria non sa di tramonto: il sole è fermo nel cielo

e il tempo resta pigro di pensieri sciolti

come cavalli pazzi di libertà,

selvaggi.

giovedì 3 giugno 2010

Come una volta

Più guardo il calendario e più divento triste.

E m'è piovuto il cielo sulla testa e non lo so perché.

Mi specchio nei tuoi occhi che si specchiano nei miei

e poi m'invento storie e vani ritornelli senza senso

per ammazzar la nostalgia, per vederti sorridere

per una volta ancora amor

come una volta.