Il cigolio ossessivo dell'altalena.
Discorsi di persone molto impegnate in attività assolutamente futili.
Brandelli di conversazioni telefoniche.
Passi di corsa.
Passetti di cani.
Voci.
Il tempo inutile disperso al vento.
venerdì 3 settembre 2010
lunedì 12 luglio 2010
martedì 8 giugno 2010
Giugno
Papaveri e fiori di campo, erbacce,
più in là gli ulivi ordinati,
quasi puliti, eterni, immobili.
Ogni folata di vento porta odori di terra d'estate calda,
riflessi di cielo luminoso.
E l'aria non sa di tramonto: il sole è fermo nel cielo
e il tempo resta pigro di pensieri sciolti
come cavalli pazzi di libertà,
selvaggi.
più in là gli ulivi ordinati,
quasi puliti, eterni, immobili.
Ogni folata di vento porta odori di terra d'estate calda,
riflessi di cielo luminoso.
E l'aria non sa di tramonto: il sole è fermo nel cielo
e il tempo resta pigro di pensieri sciolti
come cavalli pazzi di libertà,
selvaggi.
giovedì 3 giugno 2010
Come una volta
Più guardo il calendario e più divento triste.
E m'è piovuto il cielo sulla testa e non lo so perché.
Mi specchio nei tuoi occhi che si specchiano nei miei
e poi m'invento storie e vani ritornelli senza senso
per ammazzar la nostalgia, per vederti sorridere
per una volta ancora amor
come una volta.
E m'è piovuto il cielo sulla testa e non lo so perché.
Mi specchio nei tuoi occhi che si specchiano nei miei
e poi m'invento storie e vani ritornelli senza senso
per ammazzar la nostalgia, per vederti sorridere
per una volta ancora amor
come una volta.
sabato 22 maggio 2010
Quel che mi resta
Non lo so quanto mi resta ormai
da bestemmiarmi ancora questa vita.
Ho avuto tanto, non ho avuto niente.
Volti e parole di fin troppa gente,
nuvole e pensieri, e gran giorni di sole.
Quello che sento dentro
nessuno potrà mai saperlo, ed io
quello che senti tu nemmeno.
Soltanto immaginarlo, e poi con te
sognarlo.
Calore, luce, non c'è altra storia
di quella storia che mi porto dentro:
a forza di combattere, morire combattendo.
Ho avuto tanto, non mi resta niente.
da bestemmiarmi ancora questa vita.
Ho avuto tanto, non ho avuto niente.
Volti e parole di fin troppa gente,
nuvole e pensieri, e gran giorni di sole.
Quello che sento dentro
nessuno potrà mai saperlo, ed io
quello che senti tu nemmeno.
Soltanto immaginarlo, e poi con te
sognarlo.
Calore, luce, non c'è altra storia
di quella storia che mi porto dentro:
a forza di combattere, morire combattendo.
Ho avuto tanto, non mi resta niente.
giovedì 13 maggio 2010
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lunedì 3 maggio 2010
E d'improvviso
Non si può
essere sé stessi e altri
se per altri si vive
più che altro.
Si passa e non si guarda
dove mettere i piedi.
E d'improvviso
un tonfo che dirà:
è finita.
essere sé stessi e altri
se per altri si vive
più che altro.
Si passa e non si guarda
dove mettere i piedi.
E d'improvviso
un tonfo che dirà:
è finita.