Scivolo
da un lunedì all'altro,
appeso al suono
di una sveglia arcigna.
Ogni suono mi parla,
entra nel sonno,
mi tortura e fugge,
lasciandomi incosciente.
Giro e rigiro
vorticosamente,
criceto nella giostra,
finché alla fine
arriverò a quel punto.
Assaporo i silenzi.