s'affaccia dalla siepe
il ribes rosso
e generoso spande
i suoi tesori al sole
al mondo
che distratto l'osserva
e passa oltre
ma qualcuno si ferma
annusa il suo profumo
-- leggera l'aria --
e fissa quel colore
dal profondo del cuore
"oh, ribes rosso
non credevo ormai più
di poterti trovare
e fermo i passi
sulla mia strada
cogliendo il tuo sapore
aspro e dolcissimo
che mi accompagnerà
incontro al mio tramonto"
lunedì 25 giugno 2007
domenica 24 giugno 2007
Nessuno sa di noi
Nessuno sa di noi. Ci siamo dati appuntamento al solito posto, quassù in montagna, dove soltanto il nostro amore, rosso di passione, ci scalda in quegli inverni gelati dal vento del nord.
Stavolta sei arrivata prima tu. Ho perso tempo montando le catene. Non quelle che ci stringono ormai da tanti anni, che non mi piace contare ma ricordo. Fuori, la neve è già caduta: ci si affonda alla caviglia e riflette la luce obliqua, e assorbe ogni rumore.
Chissà quante volte le nostre grida sommesse sono arrivate là fuori, a raccontar del nostro amore il piacere estremo, quel lampo nel cielo sessuale degli amanti, che mai ci siamo risparmiati in questo tempo, nel limite del tempo che ci fu concesso.
Salgo le scale, a due a due, come ogni volta. Apri la porta sentendomi arrivare e mi circondi di braccia. E io cado dentro quel dolce nido, affannato e felice.
Tutto è pronto, tutto è rituale eppure ogni volta si rinnova. Hai messo quella biancheria nuova che avevamo comprato insieme -ricordi- il giorno del tuo compleanno, in quel negozio in centro. Adoro i tuoi pizzi e merletti, a volte bianchi a volte in teneri colori, che non nascondono parti di te che già conosco, e che ogni volta con rinnovato ardore amo riscoprire. Amo baciarti. Quella crittografia ritorna e mi riporta ai vecchi tempi, quando eravamo assai impediti nel manifestare il nostro amore.
Chissà se oggi rifaremmo tutto ciò che abbiamo fatto in questo tempo: la gita al lago, quel weekend rubato pieno di pioggia e freddo e caldo amore nascente, l'escursione a fotografare i fiori nei campi lassù, e le pietre scoscese che ci accolsero, donandoci perfino una farfalla un po' "voyeur". E tutto quello che successe dopo.
Ma oggi siamo qui, io e te. Nessuno sa di noi, nemmeno il vento.
(seg.)
Stavolta sei arrivata prima tu. Ho perso tempo montando le catene. Non quelle che ci stringono ormai da tanti anni, che non mi piace contare ma ricordo. Fuori, la neve è già caduta: ci si affonda alla caviglia e riflette la luce obliqua, e assorbe ogni rumore.
Chissà quante volte le nostre grida sommesse sono arrivate là fuori, a raccontar del nostro amore il piacere estremo, quel lampo nel cielo sessuale degli amanti, che mai ci siamo risparmiati in questo tempo, nel limite del tempo che ci fu concesso.
Salgo le scale, a due a due, come ogni volta. Apri la porta sentendomi arrivare e mi circondi di braccia. E io cado dentro quel dolce nido, affannato e felice.
Tutto è pronto, tutto è rituale eppure ogni volta si rinnova. Hai messo quella biancheria nuova che avevamo comprato insieme -ricordi- il giorno del tuo compleanno, in quel negozio in centro. Adoro i tuoi pizzi e merletti, a volte bianchi a volte in teneri colori, che non nascondono parti di te che già conosco, e che ogni volta con rinnovato ardore amo riscoprire. Amo baciarti. Quella crittografia ritorna e mi riporta ai vecchi tempi, quando eravamo assai impediti nel manifestare il nostro amore.
Chissà se oggi rifaremmo tutto ciò che abbiamo fatto in questo tempo: la gita al lago, quel weekend rubato pieno di pioggia e freddo e caldo amore nascente, l'escursione a fotografare i fiori nei campi lassù, e le pietre scoscese che ci accolsero, donandoci perfino una farfalla un po' "voyeur". E tutto quello che successe dopo.
Ma oggi siamo qui, io e te. Nessuno sa di noi, nemmeno il vento.
(seg.)
sabato 23 giugno 2007
Sulla porta
Mentre ti salutavo
sulla porta mi dicevi:
"Succedono cose
che non si vorrebbero affrontare
ma si deve"
col tuo solito sorriso.
Quello fu
l'ultimo abbraccio,
prima che il tuo destino
ti portasse via,
fantastica Sofia.
Dedicata a Sofia, persona forte, allegra e sfortunata, stroncata da un destino troppo duro, affrontato a testa alta, con immensa grazia ed umiltà.
sulla porta mi dicevi:
"Succedono cose
che non si vorrebbero affrontare
ma si deve"
col tuo solito sorriso.
Quello fu
l'ultimo abbraccio,
prima che il tuo destino
ti portasse via,
fantastica Sofia.
Dedicata a Sofia, persona forte, allegra e sfortunata, stroncata da un destino troppo duro, affrontato a testa alta, con immensa grazia ed umiltà.
mercoledì 20 giugno 2007
Vita
Era rimasto in silenzio ad aspettare. Non c'era altro forse da sognare, alla sua età, al punto in cui era arrivato. Tutto sembrava già accaduto, e invece non era affatto vero.
Ogni giorno porta con sé parole nuove, occhi mai visti, sensazioni sconosciute.
Il tempo dilatato come pupille d'un paziente dopo la visita dall'oculista, da scrutrarne il fondo.
Brillano luci, tutto si confonde e si rimescola di nuovo, come il sangue. Spazio alla vita nuova, vita che definire sembra impossibile.
Un gioco ai dadi, una partita di scacchi. O una mano di bridge.
Ogni giorno porta con sé parole nuove, occhi mai visti, sensazioni sconosciute.
Il tempo dilatato come pupille d'un paziente dopo la visita dall'oculista, da scrutrarne il fondo.
Brillano luci, tutto si confonde e si rimescola di nuovo, come il sangue. Spazio alla vita nuova, vita che definire sembra impossibile.
Un gioco ai dadi, una partita di scacchi. O una mano di bridge.
lunedì 18 giugno 2007
Bigamo
Eccolo che si bilancia
fra opposti sentimenti:
vecchi amori d'aceto
e di veleni intrisi,
e un sentimiento nuevo
che gli tiene alta la vita.
La gente insorge
in nome della decenza,
del quietovivere,
e vivaddio dei figli !
Tutti pronti a decidere
cos'è meglio per te,
senza considerare
di farsi i cazzi loro.
Ché un porco bigamo
non è mai colpevole
abbastanza.
fra opposti sentimenti:
vecchi amori d'aceto
e di veleni intrisi,
e un sentimiento nuevo
che gli tiene alta la vita.
La gente insorge
in nome della decenza,
del quietovivere,
e vivaddio dei figli !
Tutti pronti a decidere
cos'è meglio per te,
senza considerare
di farsi i cazzi loro.
Ché un porco bigamo
non è mai colpevole
abbastanza.
sabato 16 giugno 2007
Salti immortali
Per vederti serena
asciugandoti lacrime,
per sapere che oggi
stai pensando al domani,
dimenticando errori
che appartengono a ieri,
per sentire che ora
sono dentro al tuo cuore,
cancellando dolori
che ... lasciamoli fuori:
farò salti immortali.
asciugandoti lacrime,
per sapere che oggi
stai pensando al domani,
dimenticando errori
che appartengono a ieri,
per sentire che ora
sono dentro al tuo cuore,
cancellando dolori
che ... lasciamoli fuori:
farò salti immortali.
mercoledì 13 giugno 2007
(Dis)ordinati amanti
Forse saremo vecchi
quando del nostro amore
ogni cuscino-federa
lenzuolo, asciugamano
avremo analizzato,
messo nel giusto verso
e nel cassetto adatto,
quando i tuoi pizzi eleganti
e i miei boxer ridicoli
avremo sistemato e messo accanto.
E penso a quei calzini
che si confonderanno,
a quelle ciabattine
che ai nostri piedi andranno
come fecero un giorno
da me a te a me.
Di noi, (dis)ordinati amanti .
quando del nostro amore
ogni cuscino-federa
lenzuolo, asciugamano
avremo analizzato,
messo nel giusto verso
e nel cassetto adatto,
quando i tuoi pizzi eleganti
e i miei boxer ridicoli
avremo sistemato e messo accanto.
E penso a quei calzini
che si confonderanno,
a quelle ciabattine
che ai nostri piedi andranno
come fecero un giorno
da me a te a me.
Di noi, (dis)ordinati amanti .
lunedì 11 giugno 2007
Un Augurio di cuore
Un'altra piccola scintilla
un altro futuro
si affaccia alla vita.
E tanto cara e bella
colei conosco
che ne porta il dono.
Di mille arcobaleni
di cieli azzuri
e caldo sole
un Augurio di cuore.
A Manu e al dolce cuoricino che porta con sé
un altro futuro
si affaccia alla vita.
E tanto cara e bella
colei conosco
che ne porta il dono.
Di mille arcobaleni
di cieli azzuri
e caldo sole
un Augurio di cuore.
A Manu e al dolce cuoricino che porta con sé
domenica 10 giugno 2007
Bracci di ferro
Bracci di ferro per questioni inutili
denotano quei lati del carattere
che ci portiamo dentro dalla nascita
o per traumi successivi ci perseguitano.
Niente e nessuno sembra più importante
di quello che diciamo noi o facciamo
e spesso anche di quello che scriviamo.
Non c'è più dialogo, non c'è comprensione,
ogni confronto fa competizione,
serve per prevalere ad ogni costo
su chi ci tocca il campicello nostro.
Restiamo chiusi dentro a queste mura
respingendo ogni assedio con veemenza.
Rimane un dubbio: chi ci prende in cura ?
denotano quei lati del carattere
che ci portiamo dentro dalla nascita
o per traumi successivi ci perseguitano.
Niente e nessuno sembra più importante
di quello che diciamo noi o facciamo
e spesso anche di quello che scriviamo.
Non c'è più dialogo, non c'è comprensione,
ogni confronto fa competizione,
serve per prevalere ad ogni costo
su chi ci tocca il campicello nostro.
Restiamo chiusi dentro a queste mura
respingendo ogni assedio con veemenza.
Rimane un dubbio: chi ci prende in cura ?
venerdì 8 giugno 2007
Fatemi santo
Non piango mai
sul latte,
spargo parole
astratte,
minuti attimi
del mio sentimento
al cuore
prima che arrivi
ascella-sudore.
Non voglio pochi
applausi no,
ne voglio tanti
da mandarmi
l'anima in paradiso,
quello dei cantanti,
dei pazzi, dei navigatori,
di coloro che distribuiscono
cuori.
Al peggio resterò
su un palco buio
a raccontarmi un po',
o seduto a una sedia
senza ulteriore meta.
Sono esigente lo so,
vi chiedo tanto
ma per farmi contento
voi fatemi santo.
sul latte,
spargo parole
astratte,
minuti attimi
del mio sentimento
al cuore
prima che arrivi
ascella-sudore.
Non voglio pochi
applausi no,
ne voglio tanti
da mandarmi
l'anima in paradiso,
quello dei cantanti,
dei pazzi, dei navigatori,
di coloro che distribuiscono
cuori.
Al peggio resterò
su un palco buio
a raccontarmi un po',
o seduto a una sedia
senza ulteriore meta.
Sono esigente lo so,
vi chiedo tanto
ma per farmi contento
voi fatemi santo.
giovedì 7 giugno 2007
Laggiù
Sapessi quanto è difficile
alzarsi la mattina
sapendoti lontana
sentendoti vicina
onde di mari oceani
profumi d'altri boschi
e prati all'infinito
verdi come i tuoi occhi
sotto le dita scorrono
palpiti ed emozioni
dentro la mente corrono
fantastiche visioni
mi fermo, vado piano
ti aspetto Mia
laggiù all'incrocio
fra sentimento e cuore
alzarsi la mattina
sapendoti lontana
sentendoti vicina
onde di mari oceani
profumi d'altri boschi
e prati all'infinito
verdi come i tuoi occhi
sotto le dita scorrono
palpiti ed emozioni
dentro la mente corrono
fantastiche visioni
mi fermo, vado piano
ti aspetto Mia
laggiù all'incrocio
fra sentimento e cuore
lunedì 4 giugno 2007
Breathless - Senza fiato
Di mani e di altre candide emozioni
t'incendierò le sopracciglia timide
e i luoghi più segreti e languidi
con sensibilità e tenace ardore
fino a lasciarti in fondo
ad un intenso sentire
senza fiato.
t'incendierò le sopracciglia timide
e i luoghi più segreti e languidi
con sensibilità e tenace ardore
fino a lasciarti in fondo
ad un intenso sentire
senza fiato.