Secca la lingua
di parole e muta
resta la penna,
inerme la tastiera.
Di sentimenti
all'ombra della sera
non posso più,
non voglio ricordare.
Strappo, rivolto zolle,
sperando di mutar
le sorti e invano
cerco dentro di me le melodie.
Unisono fu il suono
finché cessò d'un tratto,
e non capir m'è nera
condanna che subisco.
Silente m'allontano
e sto, con questo strano
pensiero o sensazione
del nulla tutto intero.