mercoledì 26 luglio 2006
Sogno d'estate
di toccarsi
è già il momento:
andare via come
comete nello spazio.
E resta qualche goccia
di sudore
sulla pelle.
lunedì 24 luglio 2006
venerdì 21 luglio 2006
Principessa
sono io ed ero io,
brillante nel sole,
invisibile sotto la pioggia:
posso trovarmi al solito posto,
quando mi cerco.
A volte vado, corro, non so:
aria calda, ora più fredda
corre intorno a me.
Mi consola
sapermi
intero.
Il primo se lo perdi lo ritrovi...l'altro no! (T.Ferro)
mercoledì 19 luglio 2006
Sinapsi
Si scarica il neurone
addosso al suo fratello
lì vicino.
Grr ...
Riprende eccitazione,
aspetta e poi:
zac - zac !
Quante meccaniche celesti
servono a fare in modo
che le mie passioni
restino in bilico
fra l'anima ed il nulla,
fra la materia
e questa eterna culla
di sensi, di pensieri,
di emozioni ...
Zitti ! Arriva la Regina
che tutti sottomette
e a tutti pone un limite:
l'Immaginazione !
martedì 18 luglio 2006
Lievemente
e con movenze accorte,
tu danzi nello spazio
fra i sentimenti e l'anima.
Seguendo la tua musica
che solo tu ricevi,
restituisci gocce
d'armonia e di pace.
Ogni tuo passo
è sogno d'Universo,
e lievemente illumini
i tuoi contorni magici.
lunedì 17 luglio 2006
Sono
È inutile fissarsi
Andare con lo sguardo oltre le montagne
Del quadro che hai davanti
Se vuoi vittoria avrai vittoria
Se vuoi sconfitta avrai sconfitta
Ma poi destino e naftalina, mai
Non chiuderlo in soffitta
Sono ciò che vedo, che sento, che vivo.
Sono i ricordi di ieri, le emozioni di oggi, le speranze di domani.
Sono: l'unica certezza della mia vita.
sabato 15 luglio 2006
A un altro tavolo
la memoria,
quella dei sentimenti
soprattutto.
Quando le ferite
si richiudono,
quando alla fine
smetto di chiedermi
perché,
perché non hai voluto,
all'improvviso
non esisti più,
all'improvviso
sei svanita,
come se
non fossi mai
esistita.
L'amore è un gioco,
e tu giocavi
a un altro tavolo.
Strana davvero
la memoria,
strana ma onesta.
venerdì 14 luglio 2006
Ovunque in nessun posto
non-sono ovunque,
in nessun posto
sono.
Come il fuoco,
etereo, immateriale,
impenetrabile
vado.
giovedì 13 luglio 2006
lunedì 10 luglio 2006
venerdì 7 luglio 2006
Da consumarsi preferibilmente ...
Con questo pensiero in testa, camminava con i pugni in tasca, non sapendo che pensare. Tutta una vita passata ad aspettare: aspettare di diventare grande, per poter fare quello che gli sarebbe piaciuto fare; aspettare un lavoro decente, per non avere problemi di sopravvivenza; aspettare un amore ... quello poi !
Non sapeva mettersi in relazione con gli altri, o meglio lasciava che le cose accadessero, senza curarsi di modificarne il corso, se non riguardavano lui stesso in prima persona.
Aprì il frigorifero, prese la busta del latte: era scaduto. Versò il contenuto nel lavandino. Si sentì improvvisamente scaduto senza essere stato consumato.
Avrebbe voluto sparire anche lui nello scarico del lavandino, come il latte.
giovedì 6 luglio 2006
Poesie d'amore
Che sindrome sarà ? "Mania del disamore" ? "Ossessione anti-sentimentale" ? O più semplicemente: mancanza d'ispirazione.
Perché per scrivere, intendo qualcosa che dia piacere a essere letto, non dico a tutti ma almeno a qualcuno, per scrivere dicevo serve qualcosa di prezioso, e raro, e concupito da chi vorrebbe veramente "scrivere": cioè, l'ispirazione. Quel sottile senso di follia creativa, che arriva all'improvviso, spesso nei momenti meno opportuni, praticamente parlando.
A me succede spesso quando sono arrabbiato o profondamente triste. Anche quando sono davvero felice, se mai lo fossi.
Negato l'amore nel presente, negato perfino al mio passato, di quale amore potrei ancora scrivere ? Di quello forse che mi porto dentro, di quello che credevo di saper distribuire al mondo, incurante del suo scherno, degli strali e dell'avversa sorte ? Vedrai che non esiste, alla fine, questo amore di cui tanti poeti parlano. Cuori infiammati, meglio curarli in cardiologia. Lacrime amare, meglio lavarle subito con acqua tiepida. Petti squarciati: affare da pronto soccorso. Senza l'amato bene manca il respiro ? Presto, una bombola di ossigeno.
Per chi dovrei poi scriverle, queste benedette poesie d'amore ? Mi siedo e aspetto. Non arriverà nessuna.
Grigie nubi
con frasi a goccia:
ma sopra di voi
libero il cielo
azzurro splende
e non si stanca
di volermi bene.
Ed io rinasco
in un respiro.
lunedì 3 luglio 2006
Mai sazio
Non è mai stanco il mio piede, e la gamba che lo spinge, e i chilometri a macinare stelle e raggi di sole all'improvviso, ed orizzonti, e mare. Ancora non si sa, ancora andare.
Un sorriso mi ferma, una carezza innocente di bimba, solo per un istante. Distante è la tenerezza, sognata e poco o niente avuta o data.
Un grido di gabbiano, un volo d'aquila, di mare e montagna uniscono il ricordo, di gallerie, di corse sulla spiaggia, di provvidi tramonti colorati, di brezze respirate, solo, ad abbracciar me stesso.
Un dolore, o forse un desiderio, come una sciatica del cuore, da portarsi dentro, e non lo so come si vive, e non ho voglia di impararlo adesso.
Dieci anni per volta, volano e non tornano: dieci, vent'anni fa', trent'anni, ed oltre. Stende la coltre di polvere il passaggio. Sbiadiscono i volti, le emozioni restano.
Egoistico pegno di un prestito mai restituito.
Passato, presente ...
Che si gioca per vincere e chi vince è perduto
Con una chiave ed un numero in mano
Tutta la notte aspettare un saluto
E a pensare: “ti amo”
Sembrava non sarebbe mai finito,
non doveva cadere nel macinatoio del passato.
Sembrava fuoco nel fuoco,
e per un po' lo è stato.
Presente
Chi raccoglie conchiglie dopo la mareggiata
E il cielo è ancora scuro, ma la notte è passata
E macina la sabbia dentro i mulini a vento
E che non ha mai fretta e che non ha mai tempo
Ora mi osservo l'orizzonte
del mare e delle onde,
e sento il canto delle sirene
dietro le spalle
e non di fronte.
Futuro
Futuro lontano che avanzi
a grandi passi,
ti avvicini e non guardi:
non ti interessa che io passi.