venerdì 27 ottobre 2006
Luce tagliente del tramonto
che spezzi palazzi,
che passi e strapazzi
pensieri di oggi,
speranze di ieri:
rimandami l'ora legale
di quando era bene, era male,
di quando era ancora possibile
amare o forse
soltanto sperare.
Passata la soglia,
rimane quel grigio,
quel vago ricordo
di gioia, di voglia:
residuo di un conto
sbirciato alla luce
di un altro tramonto.
sabato 21 ottobre 2006
giovedì 19 ottobre 2006
domenica 15 ottobre 2006
Sabatomattina
tengo lontani sentimenti e battiti:
non più, mio cuore,
permetterò che possa illuderti la vita,
farti volare in alto
lasciandoti cadere all'improvviso.
Giocattolo degli altri non sarai,
non sarò più, lo giuro.
Sordo egoista m'improvviserò,
nulla è dovuto, nulla pagherò in contanti,
dopo tanti conti saldati troppo in fretta.
Chi viene, chi torna, chi per nuove strade
condurrà il destino avanti a questi occhi:
tutti e tutto saprò tener lontano da te,
unico tesoro, motore immobile del mio tempo strano,
folletto saltellante che mi porto dentro: cuore.
Altri sapran parlar d'amore,
altri di altrui faran le mosse che nascondono
inconfessabili destini e voglie:
non coinvolgetemi in queste ipocrisie,
non me, non più.
Ho creduto in quello che vedevo
e non ho visto quello che nascondevate.
Non me ne pento, ma non pretendete
da me allegria, gioia e sollazzo,
dopo che avete riempito d'inganni
e furti questo mio vivere,
e avete rotto il cazzo.
Come vedete resto,
seduto come un mendicante,
su questo marciapiede
sporco e maleodorante.
Non chiedo carità,
non voglio pasti caldi
né ricovero la notte:
ormai so sopravvivere
a insulti, sputi e botte.
Lamento i miei malanni,
e i miei lamenti saran per voi
maledizioni che dureranno anni.
E i secoli a seguire non sapranno
di che morte fui capace di morire,
senza perder coscienza,
ad occhi aperti.
Lascio tutto me stesso al mondo,
che non saprà che farsene,
di questo folle non-banale attore
passato in questa vita
soltanto col suo cuore.
venerdì 13 ottobre 2006
Il Sapore del Tempo
da un lunedì all'altro,
appeso al suono
di una sveglia arcigna.
Ogni suono mi parla,
entra nel sonno,
mi tortura e fugge,
lasciandomi incosciente.
Giro e rigiro
vorticosamente,
criceto nella giostra,
finché alla fine
arriverò a quel punto.
Assaporo i silenzi.
lunedì 9 ottobre 2006
sabato 7 ottobre 2006
Chiara non sa - parte terza
Se Chiara le avesse chiesto ... già, prima o poi le avrebbe chiesto: si sa, a scuola, gli altri bambini sono curiosi, a volte crudeli. "Mamma, chi è mio padre ? E dove sta adesso ? Perché non vive con noi ?". Tutte domande a cui non avrebbe saputo rispondere. Tutta colpa di un sogno.
"Mamma, posso giocare col Lego ?". La vita quotidiana pone altre domande. "Non adesso, Chiara: è quasi ora di cena. Vai a lavarti le mani, che fra poco si mangia".
venerdì 6 ottobre 2006
Lupo solitario
"Sei un asociale !".
L'hai detto come fosse una colpa: per me non è un difetto. Chissà come mai gli "altri" pretendono di trovare sempre una giustificazione ai loro comportamenti, al loro modo di essere, mentre io dovrei sentirmi costantemente e ripetutamente in colpa.
Peccato che non lo faccio: difetti ne ho tanti, ma "colpe" non credo di averne molte. Arrangiatevi. Sono nato in mezzo a qualche miliardo di altri esseri umani, ma non l'ho mica scelto. Senza gli "altri" non potrei fare la vita che faccio ? Chissà, forse potrei farne una migliore. Sicuramente sarebbe diversa. Vorrei avere la possibilità di provarla, la prossima volta.
Ma quale prossima volta, non prendiamoci in giro ! Le "volte" di cui possiamo essere coscienti sono ... una soltanto ! Malgrado quanto vadano affermando tutti i grandi esperti dell'aldilà. E questo genera tutto il bene e il male del mondo. C'è chi "fa il santo", per alleviare le sofferenze del vivere all'umanità o parte di essa. C'è chi si comporta da edonista-egoista, cercando solo di trarre il massimo per sé stesso, di solito a scapito della restante parte di umanità o di gran parte di essa.
A questo punto, molto meglio essere "asociale", no ?