Fino a quell'albero
allungherò i miei passi
e dopo
mi vedrai tornare
indietro, svanire
nella nebbia del
passato
di chi non ha
creduto
di chi non ha
voluto
e non
amato.
sabato 29 settembre 2007
Scivolo
Scrivo parole che mi scivolano giù dalla punta delle dita. Scrivo, e mentre scrivo scivolo. Scivolo avanti come questo desiderio di trattarti coi guanti, caldo come passione d'amanti. Scrivo e scivola via questa vita mia, scivola parallela alla tua, s'intreccia e via. L'ispirazione è come il respiro: indispensabile, a volte inevitabile, senz'altro inafferrabile. Respiro e m'ispiro. Chissà se t'inspiro: quelle molecole diafane, leggere, invisibili, materia senza massa, entrano in me e si fanno anima di te, sempre più giù scivolando. Scivolo spesso sul piano dell'eleganza, che mi affascina, scivolo sottile. Vestito di seta nero. Vestito di sera, sete, sostanza di una coscienza intensa, che riempie la stanza.
Scivolo, e non so che scrivo.
Scivolo, e non so che scrivo.
martedì 25 settembre 2007
Tre scalini
Tre scalini
di un amore
al tartufo
mi riempiono
gli occhi di verde
mentre gusti
pomeriggi assolati
fra le braccia
che ti accolgono
calde.
di un amore
al tartufo
mi riempiono
gli occhi di verde
mentre gusti
pomeriggi assolati
fra le braccia
che ti accolgono
calde.
lunedì 24 settembre 2007
giovedì 20 settembre 2007
Finché
Buongiorno. E così te ne vai
lasciandomi solo con me.
Buongiorno. E il giorno scolora
dietro nuvole sfinite
che restringono il cuore.
Buongiorno. E nessuna parola
servirà per tornare
laggiù sulla strada
di nessun pollicino.
Buongiorno, buongiorno,
ripeto buongiorno
finché farà giorno.
lasciandomi solo con me.
Buongiorno. E il giorno scolora
dietro nuvole sfinite
che restringono il cuore.
Buongiorno. E nessuna parola
servirà per tornare
laggiù sulla strada
di nessun pollicino.
Buongiorno, buongiorno,
ripeto buongiorno
finché farà giorno.
lunedì 17 settembre 2007
Il Sesso degli Angoli
Certo, credo sia piuttosto difficile da determinare, il Sesso degli Angoli: là dove le curve diventano più acute, non si vede bene, e dove non si vede, tutto risulta più difficile.
Agli angoli della bocca, per esempio, come si fa a dire "maschio" o "femmina": bisognerebbe prima assaggiare, e nemmeno quella sarebbe una prova definitiva. Servirebbe il DNA prelevato dalla saliva.
Per gli angoli degli occhi ci si potrebbe basare sul trucco, ma come è possibile trarre conclusioni certe da un trucco ? Si sospetterebbe un inganno, o almeno un'ambiguità. Magari le lacrime hanno sesso ...
Poi si sa che gli angoli possono essere acuti, e allora ci si potrebbe parlare, oppure ottusi, e quindi meglio lasciar perdere. Ma solo pochi di essi sono retti, tanto da consentire una giusta determinazione del loro sesso.
Quante volte ci si sente costretti in un angolo, e in quei momenti non conta più il sesso, ma prevale lo spirito di sopravvivenza !
E che dire delle sorprese sempre in agguato dietro l'angolo: in quei casi, è ancora più difficile determinarne il sesso.
Per non parlare degli angoli del cuore, nascosti, dolorosi a volte, sicuramente molto molto privati. Privati di ogni caratteristica, e prima di tutto, privati del sesso.
Agli angoli della bocca, per esempio, come si fa a dire "maschio" o "femmina": bisognerebbe prima assaggiare, e nemmeno quella sarebbe una prova definitiva. Servirebbe il DNA prelevato dalla saliva.
Per gli angoli degli occhi ci si potrebbe basare sul trucco, ma come è possibile trarre conclusioni certe da un trucco ? Si sospetterebbe un inganno, o almeno un'ambiguità. Magari le lacrime hanno sesso ...
Poi si sa che gli angoli possono essere acuti, e allora ci si potrebbe parlare, oppure ottusi, e quindi meglio lasciar perdere. Ma solo pochi di essi sono retti, tanto da consentire una giusta determinazione del loro sesso.
Quante volte ci si sente costretti in un angolo, e in quei momenti non conta più il sesso, ma prevale lo spirito di sopravvivenza !
E che dire delle sorprese sempre in agguato dietro l'angolo: in quei casi, è ancora più difficile determinarne il sesso.
Per non parlare degli angoli del cuore, nascosti, dolorosi a volte, sicuramente molto molto privati. Privati di ogni caratteristica, e prima di tutto, privati del sesso.
mercoledì 12 settembre 2007
Prigioniero del vento
Corre il cavallo alato
verso quell'orizzonte infinito
dove segrete vite e rondini
nel blu si ricongiungono,
lasciandoci il respiro senza fiato.
Vola e non torna,
insegue una chimera
color d'arcobaleno:
svanisce e sta,
come se fosse un gemito
irraggiungibile, un lamento
prigioniero del vento.
verso quell'orizzonte infinito
dove segrete vite e rondini
nel blu si ricongiungono,
lasciandoci il respiro senza fiato.
Vola e non torna,
insegue una chimera
color d'arcobaleno:
svanisce e sta,
come se fosse un gemito
irraggiungibile, un lamento
prigioniero del vento.
martedì 11 settembre 2007
L'uomo che non sono
Amerai il mio coraggio temerario,
quella follia nascosta
nei miei occhi chiari,
la voglia sconfinata
che ho di amarti
ma
non amerai la forza che mi manca,
l'impotenza di farti
pienamente felice,
non amerai quella certa mia assenza
che da te mi divide.
La scommessa sarà
amare ciò che sono
e non amare
l'uomo che non sono.
quella follia nascosta
nei miei occhi chiari,
la voglia sconfinata
che ho di amarti
ma
non amerai la forza che mi manca,
l'impotenza di farti
pienamente felice,
non amerai quella certa mia assenza
che da te mi divide.
La scommessa sarà
amare ciò che sono
e non amare
l'uomo che non sono.
venerdì 7 settembre 2007
Un frastuono accecante
Giorni buttati al vento,
ore minuti
che scorrono e trascorrono:
un frastuono accecante.
Amore e non amore
si alternano da fuori,
a dentro, a fuori.
Il male necessario
di un corpo
che imprigiona l'anima
cresce
come marea d'inverno,
sotto un temporale.
Quale futuro,
quale presente ormai ...
Addio per sempre,
arrivederci,
a presto.
ore minuti
che scorrono e trascorrono:
un frastuono accecante.
Amore e non amore
si alternano da fuori,
a dentro, a fuori.
Il male necessario
di un corpo
che imprigiona l'anima
cresce
come marea d'inverno,
sotto un temporale.
Quale futuro,
quale presente ormai ...
Addio per sempre,
arrivederci,
a presto.
giovedì 6 settembre 2007
trifora (tre archi romanici al tramonto)
tornano a sera
i miei occhi stanchi
passeggiando sogni
stesi ad asciugare
nell'effimera luce del tramonto
guardano dentro
nel tuo cuore e mio
senza mettere a fuoco
nel buio intercalare della notte
sperano l'alba
del mancato riposo
dimenticando affanni
nella luce che sgorga e ci dipinge
i miei occhi stanchi
passeggiando sogni
stesi ad asciugare
nell'effimera luce del tramonto
guardano dentro
nel tuo cuore e mio
senza mettere a fuoco
nel buio intercalare della notte
sperano l'alba
del mancato riposo
dimenticando affanni
nella luce che sgorga e ci dipinge
martedì 4 settembre 2007
Troppi uomini fra noi
Siedo nel solito bar affollato di gente che non conosco e non voglio conoscere.
Tavolino nell'angolo, un po' in penombra. La birra si intiepidisce lentamente, sudando. C'è rumore di gente che parla: nei locali affollati, quando qualcuno parla, cerca di alzare la voce sopra il rumore di fondo, e contribuisce ad alzare ancora il volume del rumore di fondo.
Tutto questo rumore non disturba i miei pensieri. Ci sei tu nei miei pensieri. Chissà dove sei, adesso. Che fai. A chi pensi. Se pensi a qualcuno, o magari ci stai parlando.
Bevo un altro sorso di birra, ormai freschina. Nessun rumore disturba la mia serata. Che poi. Ci sono volte in cui vorrei solo nascondermi, anche a me stesso. Ma infine che cosa pretendo ? Perché sono sempre così esigente, prima con me stesso e poi anche con gli altri ? Quelli non capiscono.
Un altro sorso. Quasi calda, sta birra. Tutto il tempo passato insieme riempie la mia mente. Sei qui, seduta sulle mie ginocchia. Sei qui, come un pensiero immerso nei miei pensieri.
Lascio un dito di birra ormai calda in fondo al boccale e quattro monete sopra il conto. Mi alzo e me ne vado. Fa fresco, fuori.
E non ci sono uomini, fra noi.
Tavolino nell'angolo, un po' in penombra. La birra si intiepidisce lentamente, sudando. C'è rumore di gente che parla: nei locali affollati, quando qualcuno parla, cerca di alzare la voce sopra il rumore di fondo, e contribuisce ad alzare ancora il volume del rumore di fondo.
Tutto questo rumore non disturba i miei pensieri. Ci sei tu nei miei pensieri. Chissà dove sei, adesso. Che fai. A chi pensi. Se pensi a qualcuno, o magari ci stai parlando.
Bevo un altro sorso di birra, ormai freschina. Nessun rumore disturba la mia serata. Che poi. Ci sono volte in cui vorrei solo nascondermi, anche a me stesso. Ma infine che cosa pretendo ? Perché sono sempre così esigente, prima con me stesso e poi anche con gli altri ? Quelli non capiscono.
Un altro sorso. Quasi calda, sta birra. Tutto il tempo passato insieme riempie la mia mente. Sei qui, seduta sulle mie ginocchia. Sei qui, come un pensiero immerso nei miei pensieri.
Lascio un dito di birra ormai calda in fondo al boccale e quattro monete sopra il conto. Mi alzo e me ne vado. Fa fresco, fuori.
E non ci sono uomini, fra noi.
domenica 2 settembre 2007
Fuochi d'artificio
Tu sarai cielo
ed io fuoco d'artificio,
e stupirò metallici colori
in piccole falene discendenti
fino a toccare
il bordo dell'anima felice.
(© 17-07-2007)
ed io fuoco d'artificio,
e stupirò metallici colori
in piccole falene discendenti
fino a toccare
il bordo dell'anima felice.
(© 17-07-2007)