Siedo nel solito bar affollato di gente che non conosco e non voglio conoscere.
Tavolino nell'angolo, un po' in penombra. La birra si intiepidisce lentamente, sudando. C'è rumore di gente che parla: nei locali affollati, quando qualcuno parla, cerca di alzare la voce sopra il rumore di fondo, e contribuisce ad alzare ancora il volume del rumore di fondo.
Tutto questo rumore non disturba i miei pensieri. Ci sei tu nei miei pensieri. Chissà dove sei, adesso. Che fai. A chi pensi. Se pensi a qualcuno, o magari ci stai parlando.
Bevo un altro sorso di birra, ormai freschina. Nessun rumore disturba la mia serata. Che poi. Ci sono volte in cui vorrei solo nascondermi, anche a me stesso. Ma infine che cosa pretendo ? Perché sono sempre così esigente, prima con me stesso e poi anche con gli altri ? Quelli non capiscono.
Un altro sorso. Quasi calda, sta birra. Tutto il tempo passato insieme riempie la mia mente. Sei qui, seduta sulle mie ginocchia. Sei qui, come un pensiero immerso nei miei pensieri.
Lascio un dito di birra ormai calda in fondo al boccale e quattro monete sopra il conto. Mi alzo e me ne vado. Fa fresco, fuori.
E non ci sono uomini, fra noi.