Corre il cavallo alato
verso quell'orizzonte infinito
dove segrete vite e rondini
nel blu si ricongiungono,
lasciandoci il respiro senza fiato.
Vola e non torna,
insegue una chimera
color d'arcobaleno:
svanisce e sta,
come se fosse un gemito
irraggiungibile, un lamento
prigioniero del vento.