Stavi
con gli occhi pieni di paura
da sotto quella macchina
nel grigio
del tuo pelame grigio
senza tempo.
Passando forse
vedesti in me quel mostro
che ti fece fuggir
lontano un po' guardingo.
Ma nel mentre
guardavi me
la macchina che a fianco
a me correva
schivasti
o forse no.
Frenò di colpo.
Pensare è un attimo
e la paura un vanto.