Un giorno di tanti ma tanti anni fa' nacque una bella bambina. Non appena fu in grado di camminare, quella bambina, curiosa come tutte, cominciò ad esplorare il mondo che la circondava e così, esplorando esplorando, trovò una borsetta di plastica: più che una borsetta, era un contenitore a forma di borsetta. Era di plastica morbida ma pretendeva di essere di paglia, come fintamente intrecciata.
Fu bello aprirla e scoprire che cosa conteneva: mollette da bucato. Mollette bianche di legno, con la molla d'acciaio che le serrava, in attesa di mordere i panni, impedendo caparbiamente al vento di portarseli via.
Il gioco di Biancaneve consisteva nel tirar fuori le mollette dalla borsetta e poi rimetterle dentro. Forse, a modo suo, le contava. Sicuramente le osservava, cercando di distinguerle una dall'altra.
Le mollette di legno erano, infatti, una diversa dall'altra: piccole imperfezioni, venature del legnaccio con cui erano fatte, segni dovuti all'uso e ai piccoli traumi che potevano aver subito.
Ma quel pomeriggio era speciale: tutto era fermo, e silenzioso, e in attesa di chissà quale evento. Biancaneve prese la borsetta delle mollette: quattordici mollette su diciotto in totale. Facendo la proporzione, i sette noni.
Andò in giro così, come una favola: Biancaneve e i Sette Noni.