giovedì 21 maggio 2009

Un pomeriggio bestiale

Avevo passato due ore del mio inutilepomeriggio a guardare i due pappagallini rinchiusi nella loro gabbia, mentre aspettavo il dottorediabolico. Il maschio era un po' più grosso e di colore biancazzurro: sembrava un pappagallaziale. Lei era tuttabianca, anzi credo che si chiamasse proprio Bianca. Parlava in continuazione, cercando di coivolgere lui in una conversazione che era piuttosto un monologo con piccole interiezioni, come una lezione ripetuta a pappagallo.


Dopo la visita del dottorediabolico uscii, e vidi un gattoscuro attraversarmi la strada: "sarò sfortunato, ma poco, perché non sei esattamente nero" pensai, tra me e lui. Un po' più avanti, scendendo lungo il marciapiedi, vidi un gattosdraiato sopra un muretto. Nella direzione opposta alla mia saliva un canealguinzaglio, che non aveva ancora notato il gattosdraiato. Aveva caldo, anche perché faceva un caldo da cani, e la lingua gli penzolava fuori dalla bocca semiaperta, sgocciolando saliva. Intanto anche il suo guinzagliopadrone saliva.


Passai di proposito in mezzo fra cane e gatto, troppo vicino al gattosdraiato, che, evidentemente infastidito, scese dal muretto però dalla parteopposta a quella del canealguinzaglio.


Chissà se quel gatto avrà capito che lo avevo eroicamente salvato dall'inevitabile aggressioneringhiosa.