Sott'acqua respiro
il fiato corto del vero,
e non perdo il ricordo,
e più non spero.
Verde intorno riflesso
come un raggio che filtra
e non s'infrange
sullo specchio dell'anima.
In fondo tace il rumore
e l'onda diventa docile
carezza d'acqua tiepida
nel mare d'acqua salata e fredda.
Non cerco l'altitudine
d'immani profondità abissali,
non giro in tondo,
non seguo affatto le correnti.
Apro la bocca e aspiro
le altre verità
che non vedrò,
che non saprai che ammiro.
Sommersa l'abitudine
diventerà quel cardine
di ruota e fango e di
infinita libidine.
Fermo rimango,
o nuoto o forse volo
dentro l'immensità
del mio interno Universo.