Il tempo passava, e anche quell'indimenticabile inverno passò in fretta. Non presi nemmeno l'influenza: sarà stato grazie alle nuotate in piscina?
Cominciò la stagione calda, finì il nostro abbonamento in piscina, e progettammo una gita al mare. Scegliemmo le Cinque Terre, per la precisione la spiaggia di Monterosso. Sarebbe anche stata una meta romantica, ma eravamo in tre, tutti amici.
Arrivammo abbastanza presto, la mattina: Carla era una che sapeva organizzare perfettamente queste uscite, compresi viveri, beveraggi e cremine solari. Infatti la prima cosa che ci impose di fare, appena arrivati, scelto l'angolo di spiaggia e tolti i vestiti da città, sotto i quali avevamo già i costumi, fu lo spargimento delle cremine solari. Ognuno fece da sé per quanto possibile, ma naturalmente ci offrimmo di spalmarle la crema nei punti dove non poteva arrivare da sola. Lei fu ben contenta di queste attenzioni. L'avevo sempre vista, in piscina, col suo costume olimpionico blu e la cuffia, ma per il mare invece aveva scelto un bel bikini variopinto, sui toni del rosso: per nascondere il color gambero che le sarebbe venuto dopo la giornata al sole, disse. Indossava anche un cappellino, un paio di occhiali da sole scurissimi e una protezione per il naso: sembrava un po' un'aliena, ma di quelle da sposare immediatamente.
La mattinata trascorse tranquilla, incluso un bagno nelle acque ancora piuttosto freschine. Mangiammo con gusto le scarne provviste che avevamo portato nella borsa frigo, riparandoci all'ombra forse di un muretto. Dopo pranzo, ancora sole e chiaccherate. Quando il sole si fece meno violento, Carla si tolse il pezzo di sopra del costume e naturalmente si spalmò la cremina per bene sul seno. Aveva decisamente un bel fisico, proporzionato e aggraziato. Eravamo amici, dovetti ripeterlo mentalmente varie volte quel pomeriggio.
Al tramonto raccogliemmo le nostre cose, ci rivestimmo soffrendo un po' per le inevitabili scottature e salutammo il mare con un sospiro, riprendendo la via di casa. Il viso di Carla splendeva, in tutti i sensi, le sue lentiggini regnavano incontrastate un po' ovunque, e il suo sguardo ci trafisse il cuore con una nostalgia infinita.
Per fortuna in macchina avevo un bel po' di musica allegra.