mercoledì 15 settembre 2004

Pioggia

Lacrime di cielo che riportano l'anima in terra. Gocce: passato, presente e futuro fusi in un'istante: chissà da dove vengono quelle molecole d'acqua, quali verità hanno attraversato, silenziosamente ascoltando, e, come è nella loro natura, assorbito. Chissà verso quali nuove avventure presto evaporeranno, inquiete e piene di speranza.

Non si consuma, l'acqua: si trasforma, e molte cose al suo passaggio trasforma. Spegne il fuoco, ma solo quando il fuoco è piccolo o cattivo. Bagna la terra e ne imbeve le più intime fibre, con affetto e carità.

Cade, la pioggia, e non si fa male. Cade, e a volte può far male, quando esagera. In fondo, vuole essere guidata, accompagnata nel suo destino. Ma non si può imprigionarla, non si può dominarla davvero: vuole essere amata, e nel suo tenero e personalissimo modo di amare corre verso il suo grande amore: il mare.