giovedì 16 dicembre 2004
L'Uomo venuto dal Nulla
Sono l'Uomo venuto dal Nulla. Non esistevo prima. Poi improvvisamente hai scoperto che sono. Invadente, presuntuoso. Non mi piace passare inosservato. Neanche quando sbaglio mi nascondo. Mi piace inventare dei giochi, far finta di crederci. Mi piace mostrarmi per come sono, come penso di essere e anche come non sono, come voglio che gli altri mi vedano, e in mille altri modi. È un po' come nascondermi, mostrandomi. Quante facciate, ma il gioco è scoprire quella "giusta", quella vera. Dal Nulla ho costruito tutto questo gioco di specchi, che però non maschera nulla. Voglio essere di facile interpretazione: voglio solo capire chi si ferma per "interpretarmi", per leggermi, e chi invece passa oltre. Voglio contare i volti per i quali sono importante. Voglio che mi sorridano quando mi riconoscono, come bambini quando il papà torna a casa la sera.