Allegria, tanta gente, la nonna che cucina cose buone mangiate raramente, ma soprattutto ... regali sotto l'albero. Senza dimenticare una preghiera davanti al Presepe, simbolo di Pace e di Umanità.
Effetto Domino
Cominciò la piccola Adriana. Trentotto e mezzo non era una grande febbre, ma sufficiente a sconsigliare l'agognata trasferta. Gli altri non tardarono a seguire. A distanza di un giorno uno dall'altro, tutti e 5 siamo stati colpiti dalla stessa febbre: prima 38, 38 e mezzo, poi quasi subito a 39. Brividi, tosse, ossa rotte. Qualcuno si è affidato ai "soliti" farmaci antiinfiammatori. Qualcuno più scettico o magari (ehm) stoico, ha lasciato che la (cattiva) Natura facesse il suo corso.
A dà passà 'a nuttata
Ma la vigilia di Natale c'era un problema: senza né Albero né Presepe, dove sarebbero arrivati i regali di Babbo Natale ? Eh, sì, Babbo Natale aveva comunque dei regali "di riserva" da portare, alcuni magari raccattati poche ore prima dell'arrivo della febbre ...
E così, il reparto "artistico" di casa (le 2 bambine) si è dato da fare, sotto la severa direzione del Capo, per "confezionare" un simulacro di Albero e, perché no, anche di Presepe. Eccoli allora attaccati alla parete detta "il muro del pianto" (ma questa è un'altra storia).
Infatti, la notte di Natale, non c'è stato nessun problema per l'arrivo dei regali, che tutti hanno trovato puntualmente al mattino ... sotto l'Albero ... fatto a mano !