Volteggia l'albatros
senza muovere le ali,
e giù giù in fondo
le onde si rincorrono,
formando labirinti
di caverne ancestrali.
E gli echi di un tempo lontanissimo
ondeggiano sul fondo del mare,
e tutto è verde,
tutto è subacqueo.
Niente e nessuno
su queste terre,
niente e nessuno
sa dove e perché.
Qualcosa si agita,
qualcosa ora inizia
la sua scalata
verso la luce, lassù.
Estranei passano per strada,
per caso due differenti sguardi si incontrano,
e io sono te, e ciò che vedo è me.
E ti prendo per mano,
e ti porto con me,
e cerco di aiutare me
a capire questo "te e me".
....
Nessuno mi canta la ninnananna,
nessuno mi aiuta a chiudere gli occhi,
allora spalanco la finestra
e grido il tuo nome verso il cielo.
[thnx to: Roger Waters]