E ancora una volta mi colpisci,
dal tuo universo dove il sole
vive tutto racchiuso
in un unico raggio di sole,
dove il vento
si scatena dentro
un unico soffio di vento,
dove il mare
si ripega in mille
e mille onde scarlatte,
come sangue,
e vene, e carne,
e muscoli,
e tutto lo sguardo
in un volto,
in un paio d'occhi
profondi,
ora gialli,
ora soltanto più scuri.
E ancora una volta
mi neghi,
ti nego
la realtà di un tramonto
travestito
di arcobaleno,
impazzito,
irrequieto,
irreale:
oppure soltanto
fatale.