Non l'ho chiesto io: è l'unica cosa che so di sicuro.
All'inizio, tutto era strano, nuovo, diverso. Poi cominciò ad avere il sapore del già sentito.
Più passava il tempo e più le cose si facevano complicate, ingarbugliate: come quando si cerca di sciogliere un nodo e invece si finisce per stringerlo ancora di più.
Più passavano le stagioni e più diventava pesante fare qualsiasi cosa, anche la più spicciola.
C'è un presente, prima di qualsiasi futuro. E c'è un passato, dietro ad ogni presente, che gli impedisce di essere diverso da com'è.
E dopo aver compiuto lo stesso errore, quello di averla data a chi non l'aveva chiesta, sono sempre più sicuro di non averla chiesta, la vita.