venerdì 18 aprile 2008

L'acqua (Manifesto egocentrico)

L'ultimo "cracker" l'ho mangiato, sai ? E poi... ho sete. Il rumore che fa l'acqua versata nel bicchiere, e poi l'onda freddina che scende in gola e nello stomaco: sentire. Non si può smettere di sentire, a meno di non avere una di quelle malattie rare, terribili.


Penso a te che sei lontana, che forse pensi a me, lontano. La tua voce era calma, stasera. Non so se lo eri veramente. Ho infiniti problemi di interpretazione degli "altri". A volte immagino che siano come me, che "sentano" quello che sento io. Poi, a volte, scopro che non è vero. Delusione.


Scrivo frasi ermetiche usando una tastiera ermetica, sul mio computer ermetico, che non è nemmeno "mio" in senso possessivo. Ecco un'altra particolarità del mio essere: "mio" significa "relativo a me", "che ha qualcosa a che fare con me". Sinceramente, non sono "possessivo". Però mi piace una certa coerenza e linearità, e detesto chi non è sincero "razionalmente".


Siamo alle solite. Le mie emozioni, i miei sentimenti sono forse troppo "razionali", "meditati", "pensati". Certo, anch'io faccio cose istintivamente, ma.


Sorprendere, positivamente: questo lo adoro. La banalità è sorella della morte. E nella morte, il nulla. Scherzo con i bambini, sperando che un giorno ricordino, almeno vagamente, che "qualcuno" ha scherzato con loro. Quel "qualcuno" ero io. Lo faccio anche coi "grandi". Ma loro non capiscono. Pensano che io scherzi per risultare simpatico. Che m'importa di risultare simpatico, tanto non lo sono. Per lo stesso motivo non mi piacciono gli anziani. Li compatisco. E mi terrorizza l'idea che un giorno diventerò come loro. Un giorno ? Forse lo sono già diventato !


Non c'è nemmeno un pezzo di cioccolata decente. Quella che ho addentato prima, mi ha mezzo distrutto gli ultimi canini buoni che ho ancora in bocca. Il piacere dovrebbe essere assoluto, non rovinato da questi piccoli inconvenienti.


Per fortuna ho trovato le musiche che mi aveva chiesto mia figlia, per il suo spettacolino. Lei, forse, mi porterà dentro di sé, abbastanza lontano nel tempo.


Bevo un altro bicchier d'acqua.