Passano i giorni
e passano i sudori
che un'Estate regala
alla mia schiena.
Sei stata qui
o forse ti ho sognata
piccola goccia di splendida
rugiada.
Non so spiegarmi
quei piatti
da lavare,
quelle grinze nel letto
e quei cuscini
accavallati
da volersi amare.
Rifiuterò col tempo
l'evidenza
di ciò che la realtà
mi oppone,
così per non soffrire
ancora e ancora.
E gatti perderanno zampe
di vetro
senza gocce di sangue
né lamenti.
domenica 29 giugno 2008
giovedì 26 giugno 2008
Male di vivere
Quante piccoli graffi in fondo al cuore, quante persone che ho tenuto care, sembrano andate via lontano, in uno spazio-tempo inafferrabile !
Non so, non posso credere che un giorno diventeranno polvere e sbiaditi ricordi: fa troppo male.
Quando si unisce il cuore, così vicino, resta qualcosa che cambia l'Universo.
Sono triste e felice al tempo stesso, e questo sentimento ha un solo nome: male di vivere, ossia "malinconia".
Non so, non posso credere che un giorno diventeranno polvere e sbiaditi ricordi: fa troppo male.
Quando si unisce il cuore, così vicino, resta qualcosa che cambia l'Universo.
Sono triste e felice al tempo stesso, e questo sentimento ha un solo nome: male di vivere, ossia "malinconia".
lunedì 23 giugno 2008
Secondi
Che rotolano via
uno dietro l'altro
senza far rumore
dimmelo con altre parole.
Fammi pensare che vanno
pieni di noi o di che,
facce di specchi magici
infinitamente ripetuti
eppure diseguali.
Sciogli i capelli,
passa una mano
calda sulla mia
mano fredda
ma non avere fretta.
Fermati e guarda,
rimani e ascolta
l'eco del cuore:
"lo senti ?" ancora.
Secondi che volano
uno dietro l'altro
e ci avvicinano
un po' ci allontanano:
viviamoli ancora.
uno dietro l'altro
senza far rumore
dimmelo con altre parole.
Fammi pensare che vanno
pieni di noi o di che,
facce di specchi magici
infinitamente ripetuti
eppure diseguali.
Sciogli i capelli,
passa una mano
calda sulla mia
mano fredda
ma non avere fretta.
Fermati e guarda,
rimani e ascolta
l'eco del cuore:
"lo senti ?" ancora.
Secondi che volano
uno dietro l'altro
e ci avvicinano
un po' ci allontanano:
viviamoli ancora.
venerdì 20 giugno 2008
Un buco nelle nuvole
Eppure ogni volta mi sorprende: vedere quelle casine piccine laggiù, che sembrano finte. E la ferrovia (sempre più raro vederne, di ferrovie), proprio uguale ai miei amati trenini...
Affacciato al piccolo oblò, poco più avanti dell'ala, guardo l'Italia che scorre sotto il mio aereo: mari, montagne, laghi. Persone: no, quelle non si vedono, ma certo ci sono, laggiù, con i loro affanni quotidiani, con i loro piccoli grandi cuori che battono.
Che strana la vita: o meglio, sembra strana quando cerchiamo di darle un senso, altrimenti è semplicemente grottesca, assurda. Che m'importa di stare quassù, dopo essermi alzato presto ancora una volta, andare da gente che non ha voglia di vedermi almeno quanto io non ho voglia di vedere loro, raccontare il mio bla-bla tecnologico, fingendo che qualcuno possa realizzarlo, costringendoli a dire che sì, forse, ne parleranno coi capi, lo faranno, sì, forse, chissà. Che m'importa del tedesco (herr prezident), che m'importa del gentile collega: tornerò a casa tardi stasera. E non ci sarà nessuno ad aspettarmi.
I negozi degli aeroporti sembrani tutti uguali. E non si trovano gelati confezionati, ma solo gelati "artigianali" per turisti. Torniamo in orario. Sulla strada di casa, un motociclista ha pensato bene di finire la sua vita in forma di marmellata sull'asfalto. Cinque macchine della Polizia lo sorvegliano, dovesse mai resuscitare.
È molto tardi quando rientro a casa. E non c'è nessuno. Lo sapevo: tutto sommato, oggi ho fatto solo un buco nelle nuvole, per farci passare i miei sogni.
Affacciato al piccolo oblò, poco più avanti dell'ala, guardo l'Italia che scorre sotto il mio aereo: mari, montagne, laghi. Persone: no, quelle non si vedono, ma certo ci sono, laggiù, con i loro affanni quotidiani, con i loro piccoli grandi cuori che battono.
Che strana la vita: o meglio, sembra strana quando cerchiamo di darle un senso, altrimenti è semplicemente grottesca, assurda. Che m'importa di stare quassù, dopo essermi alzato presto ancora una volta, andare da gente che non ha voglia di vedermi almeno quanto io non ho voglia di vedere loro, raccontare il mio bla-bla tecnologico, fingendo che qualcuno possa realizzarlo, costringendoli a dire che sì, forse, ne parleranno coi capi, lo faranno, sì, forse, chissà. Che m'importa del tedesco (herr prezident), che m'importa del gentile collega: tornerò a casa tardi stasera. E non ci sarà nessuno ad aspettarmi.
I negozi degli aeroporti sembrani tutti uguali. E non si trovano gelati confezionati, ma solo gelati "artigianali" per turisti. Torniamo in orario. Sulla strada di casa, un motociclista ha pensato bene di finire la sua vita in forma di marmellata sull'asfalto. Cinque macchine della Polizia lo sorvegliano, dovesse mai resuscitare.
È molto tardi quando rientro a casa. E non c'è nessuno. Lo sapevo: tutto sommato, oggi ho fatto solo un buco nelle nuvole, per farci passare i miei sogni.
domenica 15 giugno 2008
mercoledì 11 giugno 2008
Portavo i capelli come Robert Plant
Portavo i capelli come Robert Plant,
stavo là in mezzo alla strada
rivoltando il mondo e il cielo.
Attaccavo a testa bassa
senza sentire i colpi, tiravo dritto
difendevo un delirio originale.
Avevo idee che non ho mai tradito
-- chi si ama non si tradisce addosso
avevo capelli come Robert Plant
-- suonavo la mia rabbia in faccia al mondo.
lunedì 2 giugno 2008
Come si fa
Si va, si sta, si passa, si rimane. In una vita che si fa chiamare "fame di andare avanti", almeno per la curiosità di vedere quel che c'è, di passare al "dopo". Visi e labbra e occhi e quante voci attraversano l'anima e non finiscono. Tenersi stretti i sentimenti e gli attimi, quelli nascosti fra i normali battiti, quelli che svelano un pezzo d'infinito. E subito richiudono lo scrigno, troppo avari per darcene un pezzetto: ci lasciano sognare, avvicinarci ma non troppo. Amare. Come si fa. Come si fa, mi chiedi, e non rispondo. Non saprei dirti come si sta dentro nei nostri corpi, che unendoci dividono, e poi per sempre. Niente è per sempre, ma l'adesso è eterno, se tu sei qui, se io con te sto lì.