mercoledì 29 dicembre 2004

Natale in Casa Czappiello

Tutto era pronto. Meno le valigie, come al solito. I bambini "friggevano" per l'emozione di passare un altro Natale a casa della nonna, alle falde del Vesuvio, dove tutto sembra magico, dove il tempo sembra essersi fermato a quasi 40 anni fà.

Allegria, tanta gente, la nonna che cucina cose buone mangiate raramente, ma soprattutto ... regali sotto l'albero. Senza dimenticare una preghiera davanti al Presepe, simbolo di Pace e di Umanità.

Effetto Domino

Cominciò la piccola Adriana. Trentotto e mezzo non era una grande febbre, ma sufficiente a sconsigliare l'agognata trasferta. Gli altri non tardarono a seguire. A distanza di un giorno uno dall'altro, tutti e 5 siamo stati colpiti dalla stessa febbre: prima 38, 38 e mezzo, poi quasi subito a 39. Brividi, tosse, ossa rotte. Qualcuno si è affidato ai "soliti" farmaci antiinfiammatori. Qualcuno più scettico o magari (ehm) stoico, ha lasciato che la (cattiva) Natura facesse il suo corso.

A dà passà 'a nuttata

Ma la vigilia di Natale c'era un problema: senza né Albero né Presepe, dove sarebbero arrivati i regali di Babbo Natale ? Eh, sì, Babbo Natale aveva comunque dei regali "di riserva" da portare, alcuni magari raccattati poche ore prima dell'arrivo della febbre ...



E così, il reparto "artistico" di casa (le 2 bambine) si è dato da fare, sotto la severa direzione del Capo, per "confezionare" un simulacro di Albero e, perché no, anche di Presepe. Eccoli allora attaccati alla parete detta "il muro del pianto" (ma questa è un'altra storia).


Infatti, la notte di Natale, non c'è stato nessun problema per l'arrivo dei regali, che tutti hanno trovato puntualmente al mattino ... sotto l'Albero ... fatto a mano !

giovedì 23 dicembre 2004

Discorsetto Natalizio

Non sapevo bene se fare post differenti oppure un singolo post "a Blog unificati". Ho scelto quest'ultima alternativa, perché ho poco tempo e perché tutto sommato voglio dire le stesse cose, una volta tanto nello stesso modo.

Non parlerò della Blogsfera, anche se tanta parte ha avuto e continua ad avere nella mia attività, anche "reale". Non parlerò di qualcuno o di qualcosa in particolare. Se ci riesco, non parlerò neanche di me, ma sarà dura.

Vorrei parlare invece dei sentimenti, non di uno in particolare, ma di tutti gli umani sentimenti. Ecco, ho scritto la parola: umani. Questo è l'aspetto della vita che "sento" più vero e coinvolgente di tutti gli altri: la persona umana, il suo essere e manifestarsi, i suoi rapporti con le altre persone umane e con il resto della Natura.

Un bel guazzabuglio di cose, direte. Ma quando cerco di rappresentarmi una persona, non faccio riferimento al suo aspetto fisico, anzi a volte l'esistenza fra me e gli altri di un "aspetto fisico" mi disturba. Non riesco a trasmettere quello che veramente provo per una persona attraverso questo imperfetto, limitato, condizionante "mezzo" che è il mondo fisico. Non sono certo filosoficamente un'idealista, ma credo davvero che esista qualcosa che sta al di fuori di quello che quotidianamente ci circonda. Qualcosa che non ha a che fare con le distanze, di spazio e di tempo, di cultura, di interessi, e perfino di carattere e comportamento che ci separano. Da quando l'ho ascoltata, moltissimi anni fà, mi ha colpito profondamente la frase: "If I were a good man, I'd understand the spaces between friends" (Se fossi un uomo buono, comprenderei gli spazi che separano gli amici fra loro).

Distanza, separazione nel mondo fisico. Contrapposte a comprensione, sentimento di legame nel mondo delle persone umane. Questa è la convinzione, questo è il sentimento che mi fa ancora sentire felice di essere vivo.

Tanti Auguri a tutti, per un 2005 che vi porti .. dovunque vogliate veramente andare: nel mondo del cuore, nel mondo dei sogni, nel mondo del successo personale, o altrove .. l'importante è restare umani fra milioni di altri umani, ognuno diverso ma ugualmente dotati degli stessi sentimenti.

mercoledì 22 dicembre 2004

Trasformazione -6

Vedere post sotto.


Mattina, stiravo grembiulini bambine, pensavo: "Soltanto ?". Presente, quotidiana. Benissimo svegliarmi Primavera, sognare, sognare sognare sognare insieme. Potrebbe benissimo.

Adesso mi sembra perfetto.

Esercizio di stile

In questo post voglio proporvi un "Esercizio di stile" un po' particolare, anzi un "Esercizio di stile".

Scrivo un post, poi lo riscrivo cancellando tutte le paroline che hanno solo 1 o 2 lettere. Poi vado avanti e cancello da quello che è rimasto le parole con 3 o 4 lettere. Lo scopo è quello di riuscire a cogliere il momento in cui senso e significato si perdono, si stemperano come in una specie di nebbia della coscienza e dell'interpretazione, come nel punto in cui l'arcobaleno tocca terra e muore. Vediamo che cosa viene fuori.

Post Originale.

Questa mattina, mentre stiravo i grembiulini delle bambine, pensavo: "E se fosse tutto soltanto un brutto sogno ? Un incubo ?". Tutto cosa ? Tutto, ciò che chiamo la mia vita presente, quotidiana, quello che vedo, sento, dico, in una parola quello che vivo. Potrei benissimo svegliarmi in un mondo di eterna Primavera, in riva al mare, vicino a quella donna che mi fa sognare, e con lei sognare di farla sognare e di sognare insieme. Ma non questo incubo. Vivere il sogno, perché potrebbe benissimo essere vero che la vita è sogno.

Trasformazione "-2".

Questa mattina, mentre stiravo grembiulini delle bambine, pensavo: "Fosse tutto soltanto brutto sogno ? incubo ?". Tutto cosa ? Tutto, ciò che chiamo mia vita presente, quotidiana, quello che vedo, sento, dico, una parola quello che vivo. Potrei benissimo svegliarmi mondo eterna Primavera, riva mare, vicino quella donna che sognare, con lei sognare farla sognare sognare insieme. Non questo incubo. Vivere sogno, perché potrebbe benissimo essere vero che vita sogno.

Trasformazione "-4".

Questa mattina, mentre stiravo grembiulini delle bambine, pensavo: "Fosse tutto soltanto brutto sogno ? incubo ?". Tutto ? Tutto, chiamo presente, quotidiana, quello , sento, parola quello. Potrei benissimo svegliarmi mondo eterna Primavera, vicino quella donna sognare, sognare farla sognare sognare insieme. Questo incubo. Vivere sogno, perché potrebbe benissimo essere sogno.

Per ora mi fermo qui. Che ne pensate ?

martedì 21 dicembre 2004

Un raggio

Basta un raggio di sole a tenere viva una piccola pianta anche durante un rigido inverno.

Oggi c'è il sole, e sono contento.

Il resto non conta, magari non esiste ...

lunedì 20 dicembre 2004

Assenze

Mi mancheranno

le tue parole,

mi mancheranno

le tue risate,

mi mancheranno

anche le tue paure,

le tue sottili attese,

appena accennate.


Ma non sarò triste,

nemmeno disperato:

avrò un Natale,

avrò da fare.

Ognuno ha la sua vita,

magnifica, noiosa,

ognuno è fortunato,

ognuno ha la sua rosa.


Sorrido e cambio d'abito

ogni volta che serve.

In questo mio nonsenso,

ora piove, ora scorgo leggero

un piccolo arcobaleno,

lontano, irraggiungibile,

eppure dolce e tenero.


Questo è il senso di tutto,

questo non porta a niente,

se non qualche parola

per dirti che è presente,

per dirti se non sai

quanto mi mancherai.

venerdì 17 dicembre 2004

Cartavelina

Sembra di scrivere

con la stilografica

su cartavelina.


Graffia l'inchiostro blu,

strappa, la sottile

incerta striscia di carta.


Versa il suo sangue

impossibile, inumano,

scuro intangibile.


Esce e non resta

meno che niente,

asciuga e si perde.


Carta velina

fatta pallina

poi si cestina.


Inchiostro blu,

liquido infame

ogni parola rimane.


Penna che graffia

muri e finestre,

penna di ore maldestre.


Mente che esplode,

cuore a rimorchio,

non c'è più inchiostro.

Sally can wait





Slip inside the eye of your mind
Don't you know you might find
A better place to play
...
I'm gonna start a revolution from my bed
'Cuz you said the brains I had went to my head
...

Davvero, oggi Sally can wait: ero stato invitato alla festa per i 150 anni del mio liceo, ma .. ho preferito lasciare i ricordi al loro posto.

E poi piove, e sono di cattivo umore ..

giovedì 16 dicembre 2004

L'Uomo venuto dal Nulla



Sono l'Uomo venuto dal Nulla. Non esistevo prima. Poi improvvisamente hai scoperto che sono. Invadente, presuntuoso. Non mi piace passare inosservato. Neanche quando sbaglio mi nascondo. Mi piace inventare dei giochi, far finta di crederci. Mi piace mostrarmi per come sono, come penso di essere e anche come non sono, come voglio che gli altri mi vedano, e in mille altri modi. È un po' come nascondermi, mostrandomi. Quante facciate, ma il gioco è scoprire quella "giusta", quella vera. Dal Nulla ho costruito tutto questo gioco di specchi, che però non maschera nulla. Voglio essere di facile interpretazione: voglio solo capire chi si ferma per "interpretarmi", per leggermi, e chi invece passa oltre. Voglio contare i volti per i quali sono importante. Voglio che mi sorridano quando mi riconoscono, come bambini quando il papà torna a casa la sera.

mercoledì 15 dicembre 2004

Gongolo

Andate su Google e cercate "extrasistole".


Questo blog è il secondo risultato.

martedì 14 dicembre 2004

Una rosa

Ti dono

una rosa,

rossa, sensuale, morbida.

Come le tue labbra,

che sulle mie

mai non avrò.

Una rosa

profumata, calda.

Come la tua voce

che mi scalda il cuore.

Una rosa

tenera e fiera.

Come le sue spine

che non pungono,

e pungono ancora.

Una rosa

mai recisa,

virtuale.

Una rosa

di parole.

lunedì 13 dicembre 2004

Mezzogiorno

Campana nel sole,

lontana.


Parole,

fra poco, silenzio.

Pensieri

di oggi,

di ieri.


La mente rimanda

le sue strane onde,

risente, rimbalza,

ritorna silente.


Rintocchi nel sole,

poi eco,

poi niente.


Rimane chi ascolta,

chi sente.

Freddo

Freddo un inverno,

con il suo sole,

freddo.


Gelido un vento,

spira da nord,

freddo.


Ghiaccio in un prato,

sopra l'erba,

freddo.


Stasi in un cuore,

in un inverno,

freddo.

venerdì 10 dicembre 2004

Desiderio

Toccami

colma la distanza

insuperabile

che ancora ci divide.

giovedì 9 dicembre 2004

Guardiamoci allo specchio

Dal Rapporto annuale del Censis (la sottolineature sono mie):

Internet cresce e pervade sempre più di sé tutti gli altri mezzi di comunicazione, però la soglia del digital divide non si sposta più di tanto. Quasi tre italiani su quattro non si connettono mai a internet e quando gli si domanda perché, il 74% risponde che non lo fa perchè non sa usare il computer. Un altro ostacolo alla diffusione di internet è determinato dalle modalità con cui ci si connette: il 72,6% degli italiani adopera le linee telefoniche normali; il 70,7% lo fa da casa, e solo il 35,4% dice di connettersi dal luogo di lavoro o di studio. Se si considera quello che poi effettivamente fanno gli italiani con internet, l'impressione è di un certo sottoimpiego del mezzo: il 60,6% scarica la posta, il 34% utilizza motori di ricerca, il 33% si aggiorna sulle ultime notizie, per il resto, almeno per ora, si fa poco altro.


E poi dice che i blogger sono i solito quattro gatti ..

mercoledì 8 dicembre 2004

Un tenero Universo

Vedrai che arriverà,

al galoppo sopra un nero destriero,

e ti porterà oltre le stelle,

sopra il mare della tranquillità,

di fronte ad un magnifico paesaggio

di affetto e passione,

nel cuore più profondo

di un tenero universo

di cioccolata.

lunedì 6 dicembre 2004

Lei mi ama

Lei mi ama,

mi ama ancora,

e io ...


Lei mi guarda

con amore,

mi è vicina

con amore.


Lei mi pensa,

io la penso,

è passato

tanto tempo.


Io le mando

un messaggino,

le risponde

"Fai il cretino ?"


Io le scrivo

qualche verso,

lei li legge

a tempo perso.


Io la guardo

sul divano

far la maglia

piano piano.


Lei s'arrabbia

coi bambini,

io li tengo

coccolini.


Io la guardo,

lei non guarda.

Lei mi guarda,

io non so.


Lei mi ama,

io la penso,

è passato

tanto tempo.

venerdì 3 dicembre 2004

Amore

Il giorno che ci sposammo pensai di vivere un sogno. Quel giorno capii che stava tutto finendo. Che ogni momento passato con lei era un istante in meno di vita da vivere insieme.

Il resto lo trovate su: www.sasakifujika.net.

Mi sembra che dica molto bene che cos'è l'amore.

giovedì 2 dicembre 2004

Tenere il conto

Cena con gli "amici da trent'anni". Si arriva a casa di Guido alla spicciolata. Fra gli ultimi c'è anche Barbara, in partenza per il Perù. Saluta tutti, poi si accorge di non aver salutato me, si avvicina e mi fa:
"Carlo ! Non ti ho salutato ? Ho perso il conto !".
"Non ti preoccupare, l'ho tenuto io, il conto" rispondo sornione.

Barbara mi abbraccia a lungo con affetto. Barbara che ai tempi della scuola era sempre molto fredda, a volte tagliente: nessuno aveva capito quanto fosse timida. Mi dice che adesso ha deciso di cambiare.

Vale sempre la pena "tenere il conto".

mercoledì 1 dicembre 2004

Crepuscolo autunnale

Il vento parla, racconta storie che vengono da lontano, dalla cima dei monti .

La luce incerta della lanterna trema per un attimo, poi riprende più forte.

La pipa è quasi spenta, il libro appoggiato sulle ginocchia è fermo
da tempo alla stessa pagina, gli occhi stanchi dietro gli occhiali calati scorrono lentamente le parole: "Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti".

Autor Interruptus

Avevo concepito una bella "sceneggiatura" per un post: ispirata, romantica al punto giusto, leggera e profonda .. Me la sono girata in mente per metà notte e per tutta la mattina .. Mi piaceva la storia, i personaggi, la breve vicenda, come era venuta fuori .. Mi piaceva a tal punto che .. ho deciso di non scrivere nulla.

Motivo ? Nessuno in particolare: forse il timore di rovinare una scena "perfetta", fissandola attraverso le parole. Paranoia da "autor interruptus".