Giovedì 4 agosto 1994 ero al quarto piano (o era il sesto ?) di un noto Policlinico, nella saletta riservata ai parenti in attesa. Avevo con me un giornale e qualche bibita, perché sapevo che l'attesa sarebbe stata lunga ..
Verso le tredici, parlai al citofono con mia moglie: mi disse che le avevano messo la flebo e presto l'avrebbero portata in sala .. poi più nulla .. una lunghissima attesa .. leggevo .. passeggiavo, ma sempre senza allontanarmi troppo .. non fumavo, perché avevo smesso da diversi anni.
Alle 19, l'attesa ebbe termine: "è maschio !" mi annunciò Francesca dal citofono: era nato Alessandro.
Li vidi poco dopo, lei mezzo addormentata sul letto a rotelle che un'infermiera stava spingendo verso la stanza, lui in una "rastrelliera" allineato con una decina di altri, "sfornati" recentemente: era fra i più grossi, ma sembrava tranquillo .. sembrava ..
Improvvisamente mi resi conto che la mia vita aveva avuto una svolta, da cui non sarebbe più tornata indietro: e fui felice.