mercoledì 8 giugno 2005

Ti scrivo

Ti scrivo mentre sogno di scrivere queste parole sul tuo corpo, con un pennarello dalla punta sottile, inchiostro rosso. Lo sai quanto mi piace che tu mi legga, lo sai quanto mi piace leggerti. Fuori e dentro. Qualcosa però ci separa. Dolore mio e tuo. Questo è il secondo sentimento che abbiamo in comune, dopo l'amore per la scrittura. Attraverso la scrittura ci siamo conosciuti. Nonostante la scrittura, gli oceani di parole fra noi, cadiamo nelle solite incomprensioni. Dolorose per entrambi. Forse inevitabili. Sicuramente non volute, da nessuno di noi due. A questo punto ho già riempito quasi tutte le tue spalle, con la mia scrittura. Scendo, e la grafia si arrotonda. Continuo sulle gambe, sfidando la curvatura dei polpacci, finisco sui piedi. Ah, quanto li ho sognati, i tuoi piedi, e lo sai ! Indugio un po' sulle caviglie, risalgo. Mi batte forte il cuore quando mi avvicino alla zona più bollente. Il pennarello sembra aver finito l'inchiostro, poi riprende. Scrivo che, nonostante le incomprensioni, ti voglio un mare di bene, e sono arrivato sulla tua pancia. Non ti tradirò, e giro intorno alle dolci colline del seno. Sei la mia Musa, e mi riposo all'ombra dei capezzoli. Non vivo un giorno senza assaporare le tue parole, sul collo, dietro le orecchie. Mi piaci, sulle guance. Vorrei vederti felice, sulla fronte. Incantato dai tuoi occhi scendo verso il naso e la bocca. Mi firmo con un bacio sulle labbra.