Però oggi, a più di un mese di distanza dall'odiata ricorrenza, un'amica blogger mi ci ha fatto pensare, e mi è tornato in mente un episodio, forse il più bell'episodio natalizio della mia vita. Ve lo racconto in breve.
Era la mattina di Natale. Prima di andare come tutti gli anni a pranzo dai miei zii paterni (zio, zia, due cugine un po' più grandi di me, e la carissima nonna Agnese), passammo a trovare altri zii, il fratello di mia madre che abitava con moglie e figli a Montesacro. Vestiti a festa, entriamo: i soliti convenevoli, poi i grandi si mettono a chiacchierare mentre noi bambini giochiamo in salone. C'è un Albero di Natale, grande, "vero" (i miei zii erano piuttosto fanatici del loro albero "vero"), con tantissime palle e palline e una bella stella in cima: tutto di vetro soffiato, come usava allora.
Mia cugina Sonia era una bimba tranquilla, se ne stava in un angolo a giocare alle bambole. Mio cugino Marco, invece, cominciò a giocare "alla guerra", agitandosi con la sua nuova pistola giocattolo. Mentre "combattevamo" (in realtà, io essendo più grande lo tenevo semplicemente a bada con le mani), accadde ... vedemmo l'Albero oscillare, poi sentimmo un fruscio e un gran fragore di palle che si sfracellavano al suolo ! Marco aveva fatto cadere l'Albero con tutto ciò che aveva sopra ! Ricordo che provai un gran piacere ad osservare quel disastro inatteso ! Mia zia correva avanti e indietro con scopa e paletta (allora non usavano gli aspirapolvere), mio zio correva dietro a Marco minacciando cose dell'altro mondo .. Prudentemente, ci congedammo, lasciando che quella "tragedia" natalizia seguisse il suo corso.
Tutto sommato, una bella mattina di Natale.