mercoledì 21 ottobre 2015

La Regina degli Ivi e il Principe misterioso - parte terza

Dopo cena, il Principe si rese conto che la sua testa aveva cominciato a ronzare. "Troppo vino" pensò "è ora che me ne vada a dormire". Stava per esternare questo suo desiderio alla Regina, quando Ella proferì la frase più terribile fra tutte quelle che avrebbe potuto dire in quel momento: "Illustre Principe, perché invece di passare un'altra notte di disagio e sofferenze in quella stamberga dove avete preso alloggio non vi fermate qui da me? Il giaciglio è confortevole, la temperatura ottimale e magari potremmo continuare la conversazione fino a tardi, fin che il sonno giunga salvifico a ristorare le nostre stanche membra".


Il Principe vacillò, ma non ebbe la forza di spiccicare parola. La Regina si alzò da tavola e lo invitò a seguirla, voltando leggermente la testa verso di lui e lanciandogli da sopra la spalla uno sguardo che non ammetteva repliche.



La Regina, fin dall'adolescenza, era sempre stata convinta di non essere esattamente il tipo di donna che piace agli uomini. Non che fosse una ragazza brutta o sgradevole: la Sua era solo una vaga sensazione. E poi Le sembrava una cosa complicata, da lasciar condurre all'uomo, ma non ad uno qualsiasi. Come fare per capire quale sarebbe stato l'uomo giusto? Aveva scacciato questo fastidioso pensiero, confidando che il Destino l'avrebbe aiutata, un giorno.



Adesso era lì, aveva fatto ciò che per Sua natura non avrebbe mai fatto: dare confidenza a quell'uomo che nemmeno conosceva. In qualche modo però sentiva di non sbagliare, in maniera del tutto irrazionale era convinta di dover percorrere quella strada fino in fondo, fin dove si potesse percorrere, almeno. Il cuore le batteva forte, ma questo non La scoraggiò, anzi si convinse che fosse un segnale positivo. Mai perdere il controllo, era il suo motto e anche ora...



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La stanza era molto ampia, come si conviene ad una vera Regina: ella battè le mani due volte ed entrarono quattro musici, vestiti da musici, coi loro strumenti medioevali, di cui sono andate perdute le tracce. Liuti? Tamburelli? Flauti? In ogni caso, il Principe si riscosse dal suo stupore e anche un po' dalla sborrnia alcolica e chiese: "Chi sono?" La Regina rispose: "I Vinili, musici che allietano le mie serate e talvolta vengono ad annunciarmi l'inizio della giornata".



La Regina si mise semi-distesa sul letto e il Principe Le sedette accanto. La musica dei Vinili era davvero deliziosa. Non passò molto tempo prima che il Principe si distendesse a fianco della Regina e cadesse in un sonno profondo. Lei lo baciò con tocco leggero sulla fronte e si mise sotto le coperte, con un sospiro. I musici smisero di suonare e uscirono dalla stanza.