Molte dicerie si diffusero su quella notte, su quella strana coppia. Possiamo star certi che non dormirono a lungo, e che la natura umana ebbe il sopravvento su tutte le convenzioni sociali, morali e religiose persino. In fondo, alla Regina in quanto donna piaceva quel Principe in quanto uomo, e possiamo star certi che a lui Lei piacesse come donna, al di là degli inchini a Lei dovuti in quanto Regina. Videro filtrare la luce dell'alba dalle strette finestre e nonostante le pesanti tende, e la videro con occhi diversi da quelli che avevano chiuso la sera prima. Si strinsero ancora un po', al caldo, prima che il Dovere chiamasse entrambi, ognuno a recitare la sua parte.
La Regina richiamò tutti i suoi Ministri e Dignitari per annunciare che la proposta di accordo era di Suo gradimento. Non fu difficile ottenere anche da loro il beneplacito ufficiale. Fu chiamato in udienza il Principe, a cui affidare il preciso messaggio che era intenzione degli Ivi unirsi al vicino popolo degli Ul per dar vita ad un nuovo grande regno di prosperità e giustizia. La Regina disse anche che presto sarebbe stato annunciato al popolo un grande gioioso evento.
Il Principe, subito dopo aver salutato la Regina privatamente con un bacio, riprese il suo cavallo al galoppo per portare a compimento l'opera che gli era stata affidata.