mercoledì 29 dicembre 2004

Natale in Casa Czappiello

Tutto era pronto. Meno le valigie, come al solito. I bambini "friggevano" per l'emozione di passare un altro Natale a casa della nonna, alle falde del Vesuvio, dove tutto sembra magico, dove il tempo sembra essersi fermato a quasi 40 anni fà.

Allegria, tanta gente, la nonna che cucina cose buone mangiate raramente, ma soprattutto ... regali sotto l'albero. Senza dimenticare una preghiera davanti al Presepe, simbolo di Pace e di Umanità.

Effetto Domino

Cominciò la piccola Adriana. Trentotto e mezzo non era una grande febbre, ma sufficiente a sconsigliare l'agognata trasferta. Gli altri non tardarono a seguire. A distanza di un giorno uno dall'altro, tutti e 5 siamo stati colpiti dalla stessa febbre: prima 38, 38 e mezzo, poi quasi subito a 39. Brividi, tosse, ossa rotte. Qualcuno si è affidato ai "soliti" farmaci antiinfiammatori. Qualcuno più scettico o magari (ehm) stoico, ha lasciato che la (cattiva) Natura facesse il suo corso.

A dà passà 'a nuttata

Ma la vigilia di Natale c'era un problema: senza né Albero né Presepe, dove sarebbero arrivati i regali di Babbo Natale ? Eh, sì, Babbo Natale aveva comunque dei regali "di riserva" da portare, alcuni magari raccattati poche ore prima dell'arrivo della febbre ...



E così, il reparto "artistico" di casa (le 2 bambine) si è dato da fare, sotto la severa direzione del Capo, per "confezionare" un simulacro di Albero e, perché no, anche di Presepe. Eccoli allora attaccati alla parete detta "il muro del pianto" (ma questa è un'altra storia).


Infatti, la notte di Natale, non c'è stato nessun problema per l'arrivo dei regali, che tutti hanno trovato puntualmente al mattino ... sotto l'Albero ... fatto a mano !

giovedì 23 dicembre 2004

Discorsetto Natalizio

Non sapevo bene se fare post differenti oppure un singolo post "a Blog unificati". Ho scelto quest'ultima alternativa, perché ho poco tempo e perché tutto sommato voglio dire le stesse cose, una volta tanto nello stesso modo.

Non parlerò della Blogsfera, anche se tanta parte ha avuto e continua ad avere nella mia attività, anche "reale". Non parlerò di qualcuno o di qualcosa in particolare. Se ci riesco, non parlerò neanche di me, ma sarà dura.

Vorrei parlare invece dei sentimenti, non di uno in particolare, ma di tutti gli umani sentimenti. Ecco, ho scritto la parola: umani. Questo è l'aspetto della vita che "sento" più vero e coinvolgente di tutti gli altri: la persona umana, il suo essere e manifestarsi, i suoi rapporti con le altre persone umane e con il resto della Natura.

Un bel guazzabuglio di cose, direte. Ma quando cerco di rappresentarmi una persona, non faccio riferimento al suo aspetto fisico, anzi a volte l'esistenza fra me e gli altri di un "aspetto fisico" mi disturba. Non riesco a trasmettere quello che veramente provo per una persona attraverso questo imperfetto, limitato, condizionante "mezzo" che è il mondo fisico. Non sono certo filosoficamente un'idealista, ma credo davvero che esista qualcosa che sta al di fuori di quello che quotidianamente ci circonda. Qualcosa che non ha a che fare con le distanze, di spazio e di tempo, di cultura, di interessi, e perfino di carattere e comportamento che ci separano. Da quando l'ho ascoltata, moltissimi anni fà, mi ha colpito profondamente la frase: "If I were a good man, I'd understand the spaces between friends" (Se fossi un uomo buono, comprenderei gli spazi che separano gli amici fra loro).

Distanza, separazione nel mondo fisico. Contrapposte a comprensione, sentimento di legame nel mondo delle persone umane. Questa è la convinzione, questo è il sentimento che mi fa ancora sentire felice di essere vivo.

Tanti Auguri a tutti, per un 2005 che vi porti .. dovunque vogliate veramente andare: nel mondo del cuore, nel mondo dei sogni, nel mondo del successo personale, o altrove .. l'importante è restare umani fra milioni di altri umani, ognuno diverso ma ugualmente dotati degli stessi sentimenti.

mercoledì 22 dicembre 2004

Trasformazione -6

Vedere post sotto.


Mattina, stiravo grembiulini bambine, pensavo: "Soltanto ?". Presente, quotidiana. Benissimo svegliarmi Primavera, sognare, sognare sognare sognare insieme. Potrebbe benissimo.

Adesso mi sembra perfetto.

Esercizio di stile

In questo post voglio proporvi un "Esercizio di stile" un po' particolare, anzi un "Esercizio di stile".

Scrivo un post, poi lo riscrivo cancellando tutte le paroline che hanno solo 1 o 2 lettere. Poi vado avanti e cancello da quello che è rimasto le parole con 3 o 4 lettere. Lo scopo è quello di riuscire a cogliere il momento in cui senso e significato si perdono, si stemperano come in una specie di nebbia della coscienza e dell'interpretazione, come nel punto in cui l'arcobaleno tocca terra e muore. Vediamo che cosa viene fuori.

Post Originale.

Questa mattina, mentre stiravo i grembiulini delle bambine, pensavo: "E se fosse tutto soltanto un brutto sogno ? Un incubo ?". Tutto cosa ? Tutto, ciò che chiamo la mia vita presente, quotidiana, quello che vedo, sento, dico, in una parola quello che vivo. Potrei benissimo svegliarmi in un mondo di eterna Primavera, in riva al mare, vicino a quella donna che mi fa sognare, e con lei sognare di farla sognare e di sognare insieme. Ma non questo incubo. Vivere il sogno, perché potrebbe benissimo essere vero che la vita è sogno.

Trasformazione "-2".

Questa mattina, mentre stiravo grembiulini delle bambine, pensavo: "Fosse tutto soltanto brutto sogno ? incubo ?". Tutto cosa ? Tutto, ciò che chiamo mia vita presente, quotidiana, quello che vedo, sento, dico, una parola quello che vivo. Potrei benissimo svegliarmi mondo eterna Primavera, riva mare, vicino quella donna che sognare, con lei sognare farla sognare sognare insieme. Non questo incubo. Vivere sogno, perché potrebbe benissimo essere vero che vita sogno.

Trasformazione "-4".

Questa mattina, mentre stiravo grembiulini delle bambine, pensavo: "Fosse tutto soltanto brutto sogno ? incubo ?". Tutto ? Tutto, chiamo presente, quotidiana, quello , sento, parola quello. Potrei benissimo svegliarmi mondo eterna Primavera, vicino quella donna sognare, sognare farla sognare sognare insieme. Questo incubo. Vivere sogno, perché potrebbe benissimo essere sogno.

Per ora mi fermo qui. Che ne pensate ?

martedì 21 dicembre 2004

Un raggio

Basta un raggio di sole a tenere viva una piccola pianta anche durante un rigido inverno.

Oggi c'è il sole, e sono contento.

Il resto non conta, magari non esiste ...

lunedì 20 dicembre 2004

Assenze

Mi mancheranno

le tue parole,

mi mancheranno

le tue risate,

mi mancheranno

anche le tue paure,

le tue sottili attese,

appena accennate.


Ma non sarò triste,

nemmeno disperato:

avrò un Natale,

avrò da fare.

Ognuno ha la sua vita,

magnifica, noiosa,

ognuno è fortunato,

ognuno ha la sua rosa.


Sorrido e cambio d'abito

ogni volta che serve.

In questo mio nonsenso,

ora piove, ora scorgo leggero

un piccolo arcobaleno,

lontano, irraggiungibile,

eppure dolce e tenero.


Questo è il senso di tutto,

questo non porta a niente,

se non qualche parola

per dirti che è presente,

per dirti se non sai

quanto mi mancherai.

venerdì 17 dicembre 2004

Cartavelina

Sembra di scrivere

con la stilografica

su cartavelina.


Graffia l'inchiostro blu,

strappa, la sottile

incerta striscia di carta.


Versa il suo sangue

impossibile, inumano,

scuro intangibile.


Esce e non resta

meno che niente,

asciuga e si perde.


Carta velina

fatta pallina

poi si cestina.


Inchiostro blu,

liquido infame

ogni parola rimane.


Penna che graffia

muri e finestre,

penna di ore maldestre.


Mente che esplode,

cuore a rimorchio,

non c'è più inchiostro.

Sally can wait





Slip inside the eye of your mind
Don't you know you might find
A better place to play
...
I'm gonna start a revolution from my bed
'Cuz you said the brains I had went to my head
...

Davvero, oggi Sally can wait: ero stato invitato alla festa per i 150 anni del mio liceo, ma .. ho preferito lasciare i ricordi al loro posto.

E poi piove, e sono di cattivo umore ..

giovedì 16 dicembre 2004

L'Uomo venuto dal Nulla



Sono l'Uomo venuto dal Nulla. Non esistevo prima. Poi improvvisamente hai scoperto che sono. Invadente, presuntuoso. Non mi piace passare inosservato. Neanche quando sbaglio mi nascondo. Mi piace inventare dei giochi, far finta di crederci. Mi piace mostrarmi per come sono, come penso di essere e anche come non sono, come voglio che gli altri mi vedano, e in mille altri modi. È un po' come nascondermi, mostrandomi. Quante facciate, ma il gioco è scoprire quella "giusta", quella vera. Dal Nulla ho costruito tutto questo gioco di specchi, che però non maschera nulla. Voglio essere di facile interpretazione: voglio solo capire chi si ferma per "interpretarmi", per leggermi, e chi invece passa oltre. Voglio contare i volti per i quali sono importante. Voglio che mi sorridano quando mi riconoscono, come bambini quando il papà torna a casa la sera.

mercoledì 15 dicembre 2004

Gongolo

Andate su Google e cercate "extrasistole".


Questo blog è il secondo risultato.

martedì 14 dicembre 2004

Una rosa

Ti dono

una rosa,

rossa, sensuale, morbida.

Come le tue labbra,

che sulle mie

mai non avrò.

Una rosa

profumata, calda.

Come la tua voce

che mi scalda il cuore.

Una rosa

tenera e fiera.

Come le sue spine

che non pungono,

e pungono ancora.

Una rosa

mai recisa,

virtuale.

Una rosa

di parole.

lunedì 13 dicembre 2004

Mezzogiorno

Campana nel sole,

lontana.


Parole,

fra poco, silenzio.

Pensieri

di oggi,

di ieri.


La mente rimanda

le sue strane onde,

risente, rimbalza,

ritorna silente.


Rintocchi nel sole,

poi eco,

poi niente.


Rimane chi ascolta,

chi sente.

Freddo

Freddo un inverno,

con il suo sole,

freddo.


Gelido un vento,

spira da nord,

freddo.


Ghiaccio in un prato,

sopra l'erba,

freddo.


Stasi in un cuore,

in un inverno,

freddo.

venerdì 10 dicembre 2004

Desiderio

Toccami

colma la distanza

insuperabile

che ancora ci divide.

giovedì 9 dicembre 2004

Guardiamoci allo specchio

Dal Rapporto annuale del Censis (la sottolineature sono mie):

Internet cresce e pervade sempre più di sé tutti gli altri mezzi di comunicazione, però la soglia del digital divide non si sposta più di tanto. Quasi tre italiani su quattro non si connettono mai a internet e quando gli si domanda perché, il 74% risponde che non lo fa perchè non sa usare il computer. Un altro ostacolo alla diffusione di internet è determinato dalle modalità con cui ci si connette: il 72,6% degli italiani adopera le linee telefoniche normali; il 70,7% lo fa da casa, e solo il 35,4% dice di connettersi dal luogo di lavoro o di studio. Se si considera quello che poi effettivamente fanno gli italiani con internet, l'impressione è di un certo sottoimpiego del mezzo: il 60,6% scarica la posta, il 34% utilizza motori di ricerca, il 33% si aggiorna sulle ultime notizie, per il resto, almeno per ora, si fa poco altro.


E poi dice che i blogger sono i solito quattro gatti ..

mercoledì 8 dicembre 2004

Un tenero Universo

Vedrai che arriverà,

al galoppo sopra un nero destriero,

e ti porterà oltre le stelle,

sopra il mare della tranquillità,

di fronte ad un magnifico paesaggio

di affetto e passione,

nel cuore più profondo

di un tenero universo

di cioccolata.

lunedì 6 dicembre 2004

Lei mi ama

Lei mi ama,

mi ama ancora,

e io ...


Lei mi guarda

con amore,

mi è vicina

con amore.


Lei mi pensa,

io la penso,

è passato

tanto tempo.


Io le mando

un messaggino,

le risponde

"Fai il cretino ?"


Io le scrivo

qualche verso,

lei li legge

a tempo perso.


Io la guardo

sul divano

far la maglia

piano piano.


Lei s'arrabbia

coi bambini,

io li tengo

coccolini.


Io la guardo,

lei non guarda.

Lei mi guarda,

io non so.


Lei mi ama,

io la penso,

è passato

tanto tempo.

venerdì 3 dicembre 2004

Amore

Il giorno che ci sposammo pensai di vivere un sogno. Quel giorno capii che stava tutto finendo. Che ogni momento passato con lei era un istante in meno di vita da vivere insieme.

Il resto lo trovate su: www.sasakifujika.net.

Mi sembra che dica molto bene che cos'è l'amore.

giovedì 2 dicembre 2004

Tenere il conto

Cena con gli "amici da trent'anni". Si arriva a casa di Guido alla spicciolata. Fra gli ultimi c'è anche Barbara, in partenza per il Perù. Saluta tutti, poi si accorge di non aver salutato me, si avvicina e mi fa:
"Carlo ! Non ti ho salutato ? Ho perso il conto !".
"Non ti preoccupare, l'ho tenuto io, il conto" rispondo sornione.

Barbara mi abbraccia a lungo con affetto. Barbara che ai tempi della scuola era sempre molto fredda, a volte tagliente: nessuno aveva capito quanto fosse timida. Mi dice che adesso ha deciso di cambiare.

Vale sempre la pena "tenere il conto".

mercoledì 1 dicembre 2004

Crepuscolo autunnale

Il vento parla, racconta storie che vengono da lontano, dalla cima dei monti .

La luce incerta della lanterna trema per un attimo, poi riprende più forte.

La pipa è quasi spenta, il libro appoggiato sulle ginocchia è fermo
da tempo alla stessa pagina, gli occhi stanchi dietro gli occhiali calati scorrono lentamente le parole: "Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti".

Autor Interruptus

Avevo concepito una bella "sceneggiatura" per un post: ispirata, romantica al punto giusto, leggera e profonda .. Me la sono girata in mente per metà notte e per tutta la mattina .. Mi piaceva la storia, i personaggi, la breve vicenda, come era venuta fuori .. Mi piaceva a tal punto che .. ho deciso di non scrivere nulla.

Motivo ? Nessuno in particolare: forse il timore di rovinare una scena "perfetta", fissandola attraverso le parole. Paranoia da "autor interruptus".

martedì 30 novembre 2004

Al mio prossimo Minuto

Caro mio prossimo Minuto,

in questa vita,

minuti come te ne ho avuti tanti,

a volte penso: troppi.


Ma tu sei unico, veloce, irripetibile.

E pure sei, ti accingi ad essere

e quasi non sei più.

Sei mio e soltanto mio,

sei di nessuno.

Fulmine e ombra delle mie passioni,

treno dei miei pensieri,

rimpianto,

quasi mai rimorso.


Minuto mio prossimo venturo,

che cosa porterai che non conosco:

posso quasi vederti

nei minimi particolari,

e non lo faccio,

perché mi porterebbe via

un minuto.


Potrai sorprendermi,

come sempre fai,

diverso da ogni altro

tuo predecessore.

Potrai esserci,

e un giorno

più non esserci.


Sarò presente,

sarò un po' assente.

Bussi alla porta,

oppure entri di soppiatto.

Abbaiar di cane

o passi felpati,

gatto.


Minuto mio,

minuto eppure enorme,

tanto di te m'importa,

tanto non credo.

Rumori, sguardi,

a volte anche parole.


Minuto prossimo venturo,

porterai la pioggia,

il vento, il sole,

ma soprattutto

porterai il futuro.

lunedì 29 novembre 2004

Uscita senza spesa

Era qui un attimo fa. Mi sono distratto guardando lo scaffale delle merendine, mi volto e .. sparita. Chissà dov'è andata a nascondersi quella buffa bambina spaurita che avevo per caso incontrato in questo anonimo e polveroso supermarket di periferia. Giro fra le corsie: niente. Certo, la vista non mi aiuta, ma .. Alla fine mi sento un po' strano: non ho voglia di restare qua dentro. Mi avvio verso le casse. Il carrello l'ho dimenticato chissà dove. Tanto quello che conteneva non mi serve. Attraverso il varco "Uscita senza spesa" e sono fuori. E mi sento fuori da me stesso: come se mi mancasse qualcosa, o qualcuno.

venerdì 26 novembre 2004

Eredità

Dal letto, nel dormiveglia, sento la voce di mio figlio, 10 anni, in cucina:

"Mamma, mi dai l'indirizzo dell'ufficio dove lavora papà ?"

Voce di mia moglie: "Perché ?"

"Perché un giorno quando sarà morto, andrò a prendere il suo posto di lavoro".

giovedì 25 novembre 2004

A groovy kind ..


When I’m feeling blue, all I have to do
Is take a look at you, then I’m not so blue

Grazie, ad un'Amica (rdm)..

mercoledì 24 novembre 2004

L'attimo fuggente



"La sua risposta dolce non seppi mai"


"Anche per te,

vorrei morire ed io morir non so
Anche per te,
darei qualcosa che non ho.
E cosí, e cosí. e cosí, io resto qui
A darle i miei pensieri, a darle quel che ieri
avrei affidato al vento
Cercando di raggiungere chi,
al vento avrebbe detto sí"

Buco nel cuore

Buco nel cuore,

strano rumore,

silenzio-assenza,

come un dolore.


Le mani, credo,

ce l'hai anche tu:

non da toccarle,

se mai son calde.


Gli occhi li ho visti,

fuggiti, tristi.

Voce: conosco,

grido nel bosco.


Nulla altro voglio,

nulla altro chiedo.

Nulla capisco,

e non ti credo.


Miope anche l'anima,

non va lontano.

Vuoto pneumatico,

mi sento strano.


Non ci riesco

a comunicarti

quello che sento,

freddo negli arti.


Non so nemmeno

come procedere,

parlo di altro,

niente da chiedere.


Quel vuoto in testa,

buco nel cuore,

lascia uno strano

amaro sapore.

martedì 23 novembre 2004

Off Topic

Ormai dovreste saperlo, che non mi piace il Natale, l'atmosfera natalizia e tutto il resto.

Però oggi, a più di un mese di distanza dall'odiata ricorrenza, un'amica blogger mi ci ha fatto pensare, e mi è tornato in mente un episodio, forse il più bell'episodio natalizio della mia vita. Ve lo racconto in breve.

Era la mattina di Natale. Prima di andare come tutti gli anni a pranzo dai miei zii paterni (zio, zia, due cugine un po' più grandi di me, e la carissima nonna Agnese), passammo a trovare altri zii, il fratello di mia madre che abitava con moglie e figli a Montesacro. Vestiti a festa, entriamo: i soliti convenevoli, poi i grandi si mettono a chiacchierare mentre noi bambini giochiamo in salone. C'è un Albero di Natale, grande, "vero" (i miei zii erano piuttosto fanatici del loro albero "vero"), con tantissime palle e palline e una bella stella in cima: tutto di vetro soffiato, come usava allora.

Mia cugina Sonia era una bimba tranquilla, se ne stava in un angolo a giocare alle bambole. Mio cugino Marco, invece, cominciò a giocare "alla guerra", agitandosi con la sua nuova pistola giocattolo. Mentre "combattevamo" (in realtà, io essendo più grande lo tenevo semplicemente a bada con le mani), accadde ... vedemmo l'Albero oscillare, poi sentimmo un fruscio e un gran fragore di palle che si sfracellavano al suolo ! Marco aveva fatto cadere l'Albero con tutto ciò che aveva sopra ! Ricordo che provai un gran piacere ad osservare quel disastro inatteso ! Mia zia correva avanti e indietro con scopa e paletta (allora non usavano gli aspirapolvere), mio zio correva dietro a Marco minacciando cose dell'altro mondo .. Prudentemente, ci congedammo, lasciando che quella "tragedia" natalizia seguisse il suo corso.

Tutto sommato, una bella mattina di Natale.

lunedì 22 novembre 2004

Un film

Ho immaginato questa scena .. ci si potrebbe costruire intorno un film, un bel film, sui sentimenti visti da dentro e da fuori, sui sentimenti impossibili o incomunicabili.

Lui dice a lei: "Vorrei chiederti un grande piacere ..."
Lei, curiosa e un po' diffidente: "Sentiamo, di che si tratta ?"
"Dovresti dirmi una bugia. Dimmi che mi ami."
Silenzio.
"Non posso."
"Perché non puoi ?"
"Perché ... non sarebbe una bugia!".

giovedì 18 novembre 2004

Casa dolce casa



It's been a hard day's night

And I've been working like a dog

It's been a hard day's night

I should be sleeping like a log


But when I get home to you

I find the things that you do

Will make me feel all right



Mi sembra un premio più che sufficiente, per un'attesa forzata ..

Coccodrille

In quel periodo in cui ero "single" e felice senza saperlo (oh, sì ! che ero "single" lo sapevo ..), mi è capitato spesso di trovarmi a consolare amiche con problemi sentimentali.

Usciti dal lavoro, ci si trovava, si andava a parcheggiare la macchina in riva al lago e, mentre le coppie intorno a noi mettevano a dura prova le sospensioni delle loro utilitarie, mentre i loro finestrini si appannavano, anche i nostri finestrini si appannavano, e i miei onnipresenti fazzoletti di carta finivano immancabilmente per asciugare lacrime versate per l'infame di turno. Tutto qui. Solo in un paio di casi la tristezza, lo sconforto e l'amicizia portarono a qualcosa di più intimo.

Ero bravissimo ad ascoltare, a trovare le parole giuste per curare scottature e alleviare i dolori del cuore. Per questo le amiche da consolare non mancavano mai.

E il giorno dopo tornavano fra le braccia dell'infame che le faceva soffrire, o al massimo fra quelle di un altro che era rimasto prudentemente in disparte.

Mentre io passavo i miei weekend a scattare foto in Val D'Aosta, aspettando.

mercoledì 17 novembre 2004

L'età dell'oro

A volte non ci rendiamo conto che certe giornate .. appartengono a quella che io chiamo "l'età dell'oro": tempo in cui niente offende, niente turba il nostro quotidiano viaggio in questo mondo, niente fa presagire il dissolversi nel nulla che tutto e tutti ci attende, nessuna ombra del Grande Buio ci minaccia .. solo pace e serenità.

Se fossi davvero pessimista, penserei che si tratta di una condizione passeggera: ma oggi voglio semplicemente essere qui ed ora, senza altre pesantezze, quasi senza tempo.

Mi sorprenderà la sera, e penserò che mi sarebbe piaciuto riviverla mille volte questa giornata, da quando era cominciata fra le braccia della mia amata ..

martedì 16 novembre 2004

Nove

A mia figlia M,

che oggi compie 9 anni.



Come spuma del mare

come onda o conchiglia,

verdi abissi hai portato

alla luce dei nostri occhi.


Inattesa, fragile, piccola.

Hai chiesto amore,

amore hai cercato,

crescendo con noi ogni giorno.


Come il sole che filtra

fra le foglie degli alberi,

sottile ma decisa,

acuta e precisa esisti.


Ti vogliamo cantare,

con te camminiamo,

con te ballare amiamo.

Nostra piccola anima dolce.

lunedì 15 novembre 2004

Allegorico astratto





Siamo come le pagine opposte di uno stesso quaderno,
da girare a fogli alterni, inconciliabili eppure indissolubilmente
vicini: pari, dispari, pari, dispari ...


Cancella, se vuoi: l'impronta quasi invisibile di queste parole
resterà sugli altri tuoi fogli bianchi, come l'impronta delle parole
che non mi dici resta sui miei ....

Subliminalia




Che cosa sono ??? E soprattutto, che cosa rappresentano ?

Agli abili solutori sarà inviato in premio .. un mio post. In originale.



E puntuale arriva la .. soluzione !

Sono 2 "vermetti" che mia figlia (9) ha fatto all'uncinetto e poi li ha regalati, quello rosa (con gli occhi verdi come lei) a papà, quello celeste a mamma !

Io ho dato quasi subito la stessa interpretazione di "linus62" (spermatozoi): almeno non posso essere accusato di essere .. maniaco !

Qui sopra trovate il post-premio, come promesso ... così imparate !

venerdì 12 novembre 2004

Perché i sogni

Ognuno vive di realtà e di sogni:

e se non bastassero i sogni,

come faremmo ad attraversare questa .. questa .. realtà ???

giovedì 11 novembre 2004

Verso la fine

A mio padre




Verso la fine

si perde il senso.

Si sta, si va,

tutti si passa.

Si fa del male,

a volte

involontariamente.

Momenti belli,

tragici eventi

segnano una vita,

colorano ogni vita.

E quando infine

si spegna la candela,

sia per un soffio,

sia perché è finita

poco di noi resta

nel cuore della gente,

di chi ci ha amato:

per tutti gli altri

siamo nulla e niente.

martedì 9 novembre 2004

Amleticamente

Mangiare, dormire, sognare .. di che sognare ?

È preferibile ignorare gli strali della fame e abbandonarsi al vortice dei doveri e delle cose da fare "entro il", oppure è più umano indulgere ai bisogni primari come la fame, e rendendoli piacevoli abbandonarvisi dolcemente ?

E se poi sopraggiunge il sonno, o meglio il desiderio di sonno, sarà esso solo un espediente con cui il sogno torna a farsi vivo, a pretendere prepotentemente la nostra attenzione, il tempo della nostra vita, l'energia del nostro cuore ?

Nostalgie

Sarà il tempo grigio e freddo, saranno certe giornate un po' particolari .. la mente vola alto e vede tutto da lontano.

Vede una lontana giornata invernale, vede me stesso vicino ad un treno appena arrivato, che mi volto e ..

Improvvisa, leggera, sottile, una voce .. mi sorprende l'accento. Il vento mi porta un profumo. Le braccia inventano il calore di un timido abbraccio. Minuti impacciati, sognati. Parole a caso, un piccolo dono. Poi nulla. O tutto, rimane segnato in un posto segreto segreto. Neanche un addio.

La mia vita contiene diversi rimpianti, ogni tanto "ritorno con un dito sulle emozioni che mi hanno tradito" e ritrovo chi mi ha voluto bene. Allora, stupidamente, sorrido.

domenica 7 novembre 2004

Recensioni personalizzate

Mi piace se ogni tanto mi raccontano un film che non ho visto. Non è certo la stessa cosa che vederlo, e tutto sommato certi film non avrei voglia di vederli, non sono il mio genere. Ma sentirli raccontare, dalla voce di chi invece li ha apprezzati e graditi .. mi serve anche per approfondire la conoscenza dell'animo di chi me li racconta.

Sono una specie di minifilm nel film della mia vita.

venerdì 5 novembre 2004

Pendolari

Riflettevo sulla varietà di rapporti umani che si creano (oppure non si creano) quando un gruppo di persone si ritrova per motivi qualsiasi per un certo tempo nello stesso luogo. Ho in mente la situazione dei pendolari abituali che prendono sempre lo stesso treno.

Molto spesso si creano aggregazioni spontanee fra persone che trovano qualche tipo di affinità (l'età, gli interessi, i discorsi). Altrettanto spesso alcuni di questi diventano amici, nel senso più profondo che si possa dare a questo termine.

Discorso diverso si deve fare per coloro che si incontrano casualmente e scoprono di avere un elevato grado di "affinità", di interessi comuni, di possibilità di scambio e comunicazione, anche affettiva. In questi casi, le strade sono due: o le persone che si sono incontrate casualmente continuano volontariamente a frequentarsi e ad approfondire la loro conoscenza (magari anche a distanza), oppure lasciano che l'esperienza si esaurisca in quella sola occasione. Non esprimo nessun giudizio di merito sull'una o sull'altra situazione, anche se personalmente cerco di "coltivare" la conoscenza di persone che ritengo interessanti.

Che ve ne pare ?

giovedì 4 novembre 2004

Chi è senza post ..

.. scagli la prima pietra !

Sono certo che perdonerete la mia scarsa assiduità, che prevedo durerà ancora qualche giorno.

Ma state tranquilli, ritornerò più bello e superbo che pria ("bravo! ", "grazie !" -- chi riconosce la citazione ?).

martedì 2 novembre 2004

Un lento respiro

Quest'afa mi stende.

Umido, caldo persistente.

Quel vento

riprende

un lento

respiro.

La mente si perde:

un mare di perle,

le sillabe spente,

gli accenti, le onde.

E l'afa mi prende,

mi sposta

le tende.

sabato 30 ottobre 2004

La foglia caduta

A terra rimane

la foglia caduta.

Autunno, scontento.

L'inverno verrà:

con l'acqua, col vento

si sbriciolerà,

e niente di lei resterà.

venerdì 29 ottobre 2004

Sentimento

Era parecchio tempo che non proponevo testi di canzoni su questo blog ...

Questa l'ho riascoltata oggi e la dedico alla mia adorata compagna e moglie e madre dei miei figli: il sentimento non è propriamente "nuevo", ma è ancora "come nuovo":


la tua pelle come un' oasi nel deserto ancora mi cattura
ed è bellissimo perdersi in quest'incantesimo
...
la tua voce come il coro delle sirene di Ulisse m'incatena
ed è bellissimo perdersi in quest'incantesimo
è bellissimo perdersi in quest'incantesimo ...
(F.Battiato)

giovedì 28 ottobre 2004

Sì e No

Sono un tipo "naif" su certe cose: il no si dice "no", il sì si
dice "sì": sia in "ingresso" che in "uscita"

Se devo cominciare a
pensare che un "no" (detto da altri) possa voler dire "sì" o
viceversa, vado nel pallone completo ! Sarà pure poco romantico, ma è
così

Se devo pensare che potrei dire "no" per dire in realtà "sì"
(o viceversa), mi viene da ridere e non ci riesco .. per questo mi
riesce piuttosto pesante e a volte impossibile organizzare quelle
"piacevoli sorprese" che tanto affascinano e conquistano gran parte
dell'universo femminile. Anche questo è poco romantico, ma fa
parte dei miei "difetti" anche se non sono convinto che sia un difetto
!

mercoledì 27 ottobre 2004

Pioggia e vento

In questa notte di pioggia e vento, me ne sto qui a scrivere. In barba alla dieta, mangio pane e cioccolata. La tristezza è quasi passata: oh, la cioccolata fa miracoli !

Sembra che il vento porti la pioggia dove lui vuole e dove lei non avrebbe mai sognato di andare. La pioggia sembra che lavi via la polvere dal cielo. Lampi, tuoni, blackout. Il suono lontano di qualche antifurto un po' paranoico, noioso, inutile.

Faccio tardi a far niente, domani avrò sonno: ma domani non è un altro giorno, il giorno è già oggi.

Pioggia, vento ..

martedì 26 ottobre 2004

Tristezza

A volte non penso,

mi perdo nel gioco

dei mille colori.

A volte non sento

la noia dei giorni,

non soffro, non sento.

Ma infine ritorna

l'eterna tortura,

l'infame potente natura.

E torno a cercarmi,

a perdermi ancora:

e ho voglia soltanto

di piangere.

Tristezza, mia grande paura.

lunedì 25 ottobre 2004

Coerenza e coscienza

"Si può esser infedeli e fedeli nello stesso tempo".
(Dino Risi, regista)

Potrei quindi posso

Anche la Terra gira su sé stessa, e quasi non ce ne accorgiamo .. e
gira intorno al Sole e quasi non ce ne accorgiamo .. però che belli il
giorno e la notte, però che belle le stagioni tutte ! Ritornare,
ritrovarsi allo stesso punto un anno più vecchi .. o forse solo un
giorno. Ma sarà poi lo stesso punto ? Saremo noi persi nell'Universo o
sarà l'Universo dentro ciascuno di noi che ci sta cercando ? Urge
trovarsi, o perdersi tra il vivere e il morire.

Potrei aver scritto queste parole. Potrei averlo fatto perché sono cattivo, egoista, infame. Oppure potrei essere trattato come tale senza esserlo. A me non importa il giudizio che gli altri hanno su di me: mi importa invece moltissimo il comportamento.

Libertà di espressione

Tutti parlano, tutti scrivono, tutti leggono, qualcuno commenta. Ma nessuno ascolta.

Si può trovare di tutto, sui blog: bambini il cui unico scopo è quello di compiacere i genitori, studenti che esternano i loro tiramenti connessi con l'"età dell'oro" in cui la più grande preoccupazione è farsi notare dai coetanei, trentenni già mezzi delusi dalla vita, in cerca dell'anima gemella o in cerca di vendetta verso l'ultimo/a partner che li ha maltrattati, quarantenni che si domandano perché così tanto sesso e poco amore nella loro esistenza, cinquantenni e oltre che si ritengono infinitamente più saggi di tutti gli altri ..

Tutti espongono sé stessi, o meglio l'immagine di sé stessi che intendono far arrivare a chi legge: mi sembra di vedere quella vecchia vignetta che girava ai tempi delle BBS: lui e lei si conoscono "in chat" e si descrivono rispettivamente come due splendidi individui (non solo fisicamente); poi un brutto giorno decidono di incontrarsi e, "dietro l'angolo" li aspetta una brutta sorpresa. Illusi o presuntuosi ?

E capita di restare coinvolti in "risse" che non ci saremmo immaginati: qualcuno legge (senza ascoltare), dice "stronzo" a qualcun altro che legge, qualcuno se la prende, qualcun altro strilla ... "Scordando che alla fine tutti avremo due metri di terreno", io prima di altri, ma tutti là vi aspetto ... Minima immoralia.

E tutto il resto è Blog.

sabato 23 ottobre 2004

Tutto cambia, niente cambia

Anche la Terra gira su sé stessa, e quasi non ce ne accorgiamo .. e gira intorno al Sole e quasi non ce ne accorgiamo .. però che belli il giorno e la notte, però che belle le stagioni tutte ! Ritornare, ritrovarsi allo stesso punto un anno più vecchi .. o forse solo un giorno. Ma sarà poi lo stesso punto ? Saremo noi persi nell'Universo o sarà l'Universo dentro ciascuno di noi che ci sta cercando ? Urge trovarsi, o perdersi tra il vivere e il morire.

venerdì 22 ottobre 2004

Un petalo di rosa

Come ti lascio,

in questo giorno senza senso,

in questo martellante tempo.


Come siamo lontani,

e come lo saremo.

Come ti sento vicina,

e quanto invece ..


Scorre qualcosa,

ma non muove noi,

equidistanti

improbabili amanti.


Resta qualcosa,

e delicatamente

vola in terra

un petalo di rosa.

Mi sogno la pioggia fredda dritta sulle mani
I ragazzi della scuola che partono gia' domani
E mi sogno i sognatori che aspettano la primavera
O qualche altra primavera da aspettare ancora
Tra un bicchiere di miele e un caffe' come si deve
Questo inverno passera' ..


giovedì 21 ottobre 2004

Domani

Ai miei figli


Sarai,

con occhi di cielo vedrai.

Farai,

con mani di uomo darai.


La Luna, le Stelle,

più in basso, la Terra:

c'è un'Anima in tutto,

c'è un'Anima eterna.

I ricordi

I ricordi son veri

e ti bruciano dentro

come rondini in cielo

che ti gridano il tempo,

il presente passato.


I ricordi son falsi

e ti gelano dentro

come maschere assurde

che ti vietano il mondo,

il passato presente.

mercoledì 20 ottobre 2004

Cyber-nonni

Non capita certo tutti i giorni, di diventare cyber-nonni. Ma andiamo con ordine.

Mio figlio "grande" ha 10 anni. E come quasi tutti i bambini (viziati) della sua età viene spesso catturato da mode e altre amenità viste o sentite dai suoi amici. Anche stavolta, dopo lunga battaglia (persa in partenza, da parte mia) e complice la madre, non ha perso il treno dell'ultima inutile follia giovanile: è diventato cyber-padre di un piccolo aggeggio di plastica contenente un life simulator elettronico: il Tamagotchi ™. Neanche una novità assoluta, perché ricordo benissimo una decina di anni fa la frenesia tamagotchesca nei negozi di giocattoli. Ma tanto può la pubblicità, l'ingenuità dei ragazzi e un piccolo restyling. E così, avendo lui adottato questo "cucciolo elettronico", io e sua madre siamo automaticamente diventati .. cyber-nonni. Senza particolare entusiasmo da parte mia, però non posso ignorare le "evoluzioni" della mia .. cyber-nipotina (infatti è .. femmina): giusto ieri sera si è trasformata in una simpatica "cricetina" ! Figurati. Essendo ormai "adolescente", ci toccherà anche affrontare il periodo dei suoi "primi amori" .. Non oso pensarci.


martedì 19 ottobre 2004

Scrivimi

Prendi un foglio bianco,

il più bianco che hai.

Prendi una penna

che scriva con l'inchiostro del cuore.

Cosa scrivermi lo sai,

te lo dirà quel foglio.

La tua mano scorrerà,

le tue dita libere di dire

ciò che la tua mente

vuole raccontare.

Ti leggerò nell'anima.

lunedì 18 ottobre 2004

Una vita fà

Quelle stradine liguri, quelle curve spericolate, fra nuvole e solitudine, con la voglia di rivivere e di essere vissuto .. Quegli autunni tristi, che puoi quasi sedertici sopra, alla tristezza. Fuggire lontano, incantarsi a guardare il mare. Sentire la pioggia sul naso, sui capelli, sugli occhi e sulle spalle. E non sentirla più.

Ogni tanto ritorna, la memoria di quei giorni. E piove, anche se fuori ancora non piove.



venerdì 15 ottobre 2004

Nuvoloni

Ma basta 'na jurnata 'e sole
e quaccheduno ca te vene a
piglia'
ma basta 'na jurnata e sole

pe' pote' parla'.

Fin da piccolo mi incantavo ad osservare i nuvoloni. Neri e densi, oppure bianchi, altissimi, imponenti. Rotolano e rivoltano stati d'animo e sentimenti. A loro modo, rinnovano. A volte fanno paura, ma la paura, come gli altri sentimenti, va frequentata, per esorcizzarla. Tuoni, come ricordo la voce di mio padre. Lampi che illuminano il pensiero e la fantasia. Nuvoloni. Affollati, esagitati, sovrapposti, disordinati. Pensandoci bene, che sono ? Solo tante piccole gocce d'acqua, tenute assieme da un etereo nulla cangiante. Fantasmi materiali che danno illusioni reali. Nuvoloni autunnali.



giovedì 14 ottobre 2004

Tutto cambia

"You'd be surprised
how little I knew
even up to yesterday."
(Jack Kerouac)



Nella vita, tutto scorre, tutto cambia continuamente, e non si finisce mai di imparare.

La vita che vorrei

"Nel mio bicchiere c'è del ghiaccio"

Da quando avevo 7 anni periodicamente mi chiedo qual'è la vita che vorrei. Di solito, dopo un po' di faticosa ricerca, mi rispondo.

Adesso, potrebbe sembrare strano, la risposta è arrivata quasi subito. Sotto forma di un'altra domanda: ma non è che poi la vita che vorrei .. è proprio quella che sto vivendo ?

Come diceva Battisti in una sua celebre canzone: un lavoro, io l'ho [anche se ..]; una casa, io l'ho; la mattina c'è chi mi prepara il caffè (questo io lo so)[vabbè, il tè me lo preparo da solo ..]; e la sera c'è chi non sa dirmi no ..

E, per colmo di sventura, ho perfino un Blog su cui scrivere queste cose .. speriamo che ci sia anche chi le legge e non le trova noiose.

mercoledì 13 ottobre 2004

Bifore

cliccare per ingrandire

Quizzotto: chi sa dirmi dove si trovano queste bifore ?

La banda

L'altro giorno un'Amica mi ha fatto capire che non ha senso continuare a tacere su questo blog, come ho fatto per qualche giorno. Così adesso mi tocca di nuovo "faticare" per tirar fuori qualcosa di sensato da proporre .. [presuntuoso].

Dall'esperienza che mi sono fatto, sono convinto che la comunità dei Blogger sia composta per la maggior parte da persone con notevoli problemi (io per primo !): insomma, siamo una banda di matti !! E che nessuno si offenda, per carità ..



venerdì 8 ottobre 2004

Il muro




.. all in all yu're just
another brick in the wall

Ho un muro intorno al cuore.

giovedì 7 ottobre 2004

Stato di grazia


I'm never gonna dance again
Guilty feet have got no rhythm
Though it's easy to pretend
I know your not a fool
Should've known better than to cheat a friend
And waste the chance that I'd been given
So I'm never gonna dance again
The way I danced with you

Oggi mi sono "svegliato" con questa dolcissima canzone di George Michael (Wham), ve la ricordate ?

Ah, quel sassofono .. e quelle struggenti parole !

mercoledì 6 ottobre 2004

Se un indovino ...

Se un indovino mi avesse predetto quello che mi è accaduto dal 2003 ad oggi, non gli avrei creduto.

Ho rivissuto sentimenti che credevo ormai sepolti e lontanissimi, ho gioito e sofferto, ho cambiato il mio modo di vedere il mondo, sono stato deriso, umiliato, ho bevuto l'amaro calice dell'ipocrisia senza poter reagire, sono stato quasi inghiottito dagli abissi dell'indifferenza.

Ma non sono stato annientato. Ho combattuto la mia battaglia fino in fondo, con tutto me stesso. Ho perso, ma sono vivo. Per salvarmi, ho ucciso quanto di più caro avevo avuto in dono dalla sorte: un sogno. Ero stato messo con le spalle al muro e ho reagito con la zampata fatale, quella che in altri tempi mi ha portato a cambiare vita, a ricominciare dal nulla.

Ho perso, ma non ho perso me stesso. Ho perso, forse rimpiango e rimpiangerò ancora per qualche tempo, ma senza rimorsi.

Riparto. Chiuso, duro, incomprensibile e incompreso come al solito. Alla conquista del mio futuro, o di quello che mi resta da vivere.



Soluzione del Quiz

L'algoritmo di cui al post precedente calcola .. il massimo comun divisore di 2 interi positivi ! Per definizione, il MCD è il più grande numero intero positivo che divide esattamente ambedue i numeri di partenza. Sembrerebbe quindi che per trovarlo dobbiamo fare un sacco di divisioni, o almeno la scomposizione in fattori primi dei 2 numeri (e già vedo la pelle d'oca impossessarsi di molti dei miei lettori ..). Il fatto interessante, che semplifica alquanto le cose, almeno quando si tratta di computers, è che il MCD(x,y) è uguale al MCD(x,|x-y|) .. il mio algoritmo prende in considerazione coppie di numeri sempre più piccoli, e poiché il MCD esiste sempre e al minimo è 1 (in tal caso i 2 numeri si dicono "primi fra loro"), l'algoritmo arriva sempre alla fine (altrimenti non sarebbe un algoritmo, come sanno benissimo quelli che hanno studiato informatica, vero ?).

Vi ho appallato abbastanza ? Per oggi credo di si...

martedì 5 ottobre 2004

Quiz per presunti programmatori

Quizzotto algoritmico (mi perdoni chi non è "del mestiere"): anni e anni fa, quando ancora era in grado di ragionare, il nostro czap mise insieme il seguente algoritmo, che permette di calcolare una ben nota funzione matematica intera di 2 numeri interi positivi: chi sa dirmi che cosa calcola il sottoindicato algoritmo ? nei commenti a questo post, please .. risposta, domani.

versione ricorsiva:

int czap(int x, int y) {
if ((x<=0)||(y<=0)) return(0);
if (x == y) return(x);
if (x < y) return(czap(x,y-x));
else return(czap(y,x-y));
}

versione non ricorsiva:

int czap(int x, int y) {
if ((x<=0)||(y<=0)) return(0);
while (x != y)
if (x < y) y = y-x;
else x = x-y;
return(x);
}

© (czap) Ecco fatto.

lunedì 4 ottobre 2004

Illeggibile

Tutto è stato inghiottito dall'acqua che è oggi come era mille o centomila anni fa: illeggibile.

Biancaneve e i Settenari (sdruccioli)

Non so usare la metrica,

sono uno che medita

e gli applausi non merita.


Me ne vado in America

con il naso che gocciola

e la rima un po' sdrucciola.


Non chiamatemi Cucciolo,

non saprei che rispondere:

sono sempre un po' ironico.


Saltimbanco del sabato,

non rientro nei limiti

e mi piace la musica.


Ma cambiandomi d'abito,

evitando il decubito,

me ne vado via subito.

venerdì 1 ottobre 2004

L'Albero del Perdono




"... qualcosa che mai è stato e mai sarà
in una luce migliore di qualsiasi altra luce mai mostrata
in una terra che nessuno può definire, o ricordare, solo desiderare."
Edward Burne-Jones (1833-1898)

Orizzonti perduti


Ne abbiamo avute di occasioni
perdendole;
non rimpiangerle, non rimpiangerle mai.

Ancora un'altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore.
Nuove possibilità per conoscersi
e gli orizzonti perduti non ritornano mai.
La stagione dell'amore tornerà
con le paure e le scommesse questa volta quanto durerà.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più.



Certe canzoni, quasi dimenticate, a cui però siamo molto affezionati, capita che ti colpiscano all'improvviso, mentre stai ancora cercando di capire il mondo intorno, mentre i sogni ancora pretendono il loro spazio.

E ti rendono dolcemente malinconico per tutto il giorno.

Sorriderai, sarai cordiale con gli amici, potrai persino arrabbiarti se qualcosa non va .. ma quegli "orizzonti perduti" continueranno a sedurti con il loro richiamo amaro e tenero, reale e però irraggiungibile come solo il passato sa essere.

giovedì 30 settembre 2004

Vorrei

Ti giuro vorrei

diventar trasparente.

Vorrei essere solo

in mezzo alla gente,

senza tracce, messaggi,

odore di me.

Vorrei esser silenzio,

vorrei esser davvero presente.

Vorrei essere niente.

Un largo sorriso

che toglie materia

al mio viso,

un'ombra che al buio sparisce,

un'eco che piano finisce.

Uguale e diverso,

cattivo e perverso,

angelico oltre me stesso.

Vorrei

capire davvero chi sei.

mercoledì 29 settembre 2004

Un senso

"Solo noi, con la nostra capacità di amare, possiamo dare un senso all'universo indifferente".

da: Crimes and Misdemeanors (Crimini e Misfatti). Regia Woody Allen. Cast Martin Landau, Woody Allen, Claire Bloom, Anjelica Huston, Jerry Orbach, Alan Alda, Mia Farrow, Martin Bergmann. Orion Pictures Corporation, 1989 - v. anche questo articolo

Seduto in quel caffè

Oggi, 29 settembre ..

A quelli della mia generazione il 29 settembre richiama alla mente alcune cose, prima fra tutte la famosa canzone dell' "Equipe 84". Erano tempi in cui parlare dei propri sentimenti era considerato un inaudito atto osceno. Erano tempi in cui c'erano uomini con camicie bianche, cravatte regimental e abiti "interi" .. mentre noi giovani cercavamo di rompere gli schemi, e non solo quelli !

Oggi molte cose sono cambiate: vedo diversi giovani con camicie bianche, cravatte regimental e abiti "interi" o "spezzati" eleganti, dentro SUV alti tre metri, imbrigliati da attrezzature multimediali che li connettono con la dilagante globalità. Tutto molto trendy. Sembra che "essere figo", come dicono a Milano, sia diventato l'imperativo categorico della generazione emergente. Miti e mode cambiano. Se posso essere sincero, non sempre in meglio.

Oggi, 29 settembre è anche l'anniversario della morte di Lucio Battisti: un altro "dinosauro" che per la mia "educazione sentimentale" ha contato molto.

Buon 29 settembre a tutti.

martedì 28 settembre 2004

Avviso

Mi sento moralmente obbligato ad avvertire i lettori di questo blog, siano essi abituali ovvero occasionali: sono un pazzo schizofrenico, amo soltanto me stesso, sono incapace di relazionarmi con gli altri. Non datemi confidenza, anzi tenetemi piuttosto alla larga: sarei capace di chiedervi se il vostro weekend è andato bene o no, se avete un sogno nel cassetto, e addirittura se vi piace quello che scrivo. A coloro che, nella mia estrema follia, "sento" come maggiormente degni della mia maniacale attenzione, sono capace anche di spedire una lettera (no, non un'email, proprio una lettera, scritta a mano, con tante belle parole dentro), pretendendo che sia un gesto di umana apertura nei loro confronti, e sono capace (udite udite) perfino di aspettarmi una risposta, sempre via lettera scritta a mano ... Siete avvisati, la bète c'est moi !!

Era ora !

Ognuno di "noi" torna ad essere sé stesso. Amici ? quando mai !

Il coltello in mano al cieco

"Un cieco non dovrebbe andare in giro con un coltello in mano: ferirà qualcuno.
Un insensibile non dovrebbe avvicinarsi troppo al fuoco: si brucerà".
(Antico proverbio cinese)

Mi svegliai. Francesca russava la sua stanchezza di fianco a me, lontano dallo stress. Non riuscivo a riprendere sonno. Presi il libro di Tiziano Terzani e andai in cucina. Quello stesso libro che fino a pochi giorni prima avevo desiderato di "prestare" ad una persona cara. Quella stessa persona che invece aveva pensato bene di uccidere anche questo mio piccolo innocente sogno. Dovremmo imparare dalla Storia: Cesare fu accoltellato dalla persona a cui voleva bene più di tutti.

"... vidi l'ombra di un passante fatta dalla luna. Camminava lento, con la testa appena un po' curva, come chi, assorto negli inutili pensieri sul senso della vita, segue un funerale. Ero io." (T.Terzani)

lunedì 27 settembre 2004

Una domenica speciale

Allora .. svelo l'arcano .. all'ospedale ci sono andato, sì, ma .. sulle mie gambe .. e non per un'emergenza, bensì per un "controllo" .. soltanto che, quanto a star male, venerdì sono stato male davvero, sabato e domenica ho avuto la tachicardia e non so quanto i controlli che ho passato oggi abbiano risentito del mio stato di agitazione .. così, mentre mi trovavo fra le bianche mura di quell'ospedale, ho immaginato come sarebbe stato entrarci in ambulanza, con una crisi cardiaca in atto (cosa che prima o poi potrebbe benissimo accadermi, con l'ipertensione sempre in agguato e col mio carattere troppo facile al "coinvolgimento emotivo" ..); ultimo ma non ultimo, ero curioso di sapere chi sarebbe stata la prima persona a preoccuparsi del mio stato di salute .. ecco: ora sapete come stanno le cose .. se volete, potete anche "uccidermi", ma spero che lascerete fare alle mie già troppo frequenti "extrasistole" !!


scrivo dall'internet point dell'ospedale. sono quasi fuggito dalla corsia. sono sotto gli effetti dei tranquillanti, ma ricordo quasi tutto. esclusi i primi momenti. quando mi sono risvegliato ero circondato di bianco .. un ambiente piccolo .. ho subito riconosciuto il suono della sirena poi alla prima curva ho capito .. l'uomo seduto vicino a me mi ha raccomandato di stare calmo e non muovermi .. di respirare profondamente. avevo molto caldo. mi ha dato da bere. credo fosse acqua. durante quella corsa ho rivisto tutta la mia vita. istanti dimenticati della mia infanzia. periodi belli dell'adolescenza. poi buio. devo essermi addormentato. mi hanno fatto tutti gli esami ECG eco-cardio protrombina .. e mi hanno imbottito di pasticche ordinandomi di non muovermi e di chiamare se stavo di nuovo male. per un po' mi hanno dato anche l'ossigeno. oggi dopo mangiato non ce l'ho più fatta. ho aspettato che tutto fosse calmo, mi sono alzato piano piano e adesso eccomi qui a raccontare .. gli ultimi minuti .. no i primi minuti della mia vita da .. ora devo andare .. non vorrei che se ne accorgono e magari mi trattengono 1 settimana .. a dopo !

venerdì 24 settembre 2004

A scanso di equivoci


  1. non sono "Winnie the Pooh": non ne condivido né il carattere né la filosofia di vita, e lo ritengo diseducativo per i giovani
  2. non sono un mendicante: quando mi sento, mando un bacio; se qualcuno vorrebbe darmi un bacio ma non me lo da, peggio per lui/lei e vaffanculo ! un bacio inaspettato è dolce esattamente quanto quello atteso, né di più né di meno
  3. non frequento internet per infastidire o prendere in giro nessuno, e pretendo lo stesso atteggiamento nei miei confronti: a volte ciò non accade, e ci sto male
  4. come forse avrete capito, sono leggermente incazzato .. a scanso di equivoci, non con tutti miei lettori, bensì con una sola persona, a cui non posso neanche gridare in faccia tutta la mia rabbia, perché è lontana e si è ben guardata dal volermi affrontare.

Non siate preoccupati, passerà ! e in definitiva "... alla fine tutti avremo / due metri di terreno" ...

 

OOPS !

questo post è stato rimosso per motivi del tutto irrazionali !

giovedì 23 settembre 2004

Cominciamo bene

A volte basta poco per apprezzare una giornata che inizia bene: per esempio, apri il frigo per prendere la pasticchetta anti-ipertensione, come tutte le mattine, e .. una puzza nauseante ti investe, di qualcosa andato a male.

Oppure il dolce massaggio della doccia, che si improvvisa sauna finlandese: calda, fredda, bollente, gelata, calda. La tua estasi insaponata.

Quando poi scopri che il bagnoschiuma è al profumo di cocco e lo sciampo sa di albicocca .. speri solo che una sconosciuta che incontri per strada voglia azzannarti, piccolo grande Bounty !

mercoledì 22 settembre 2004

Mai

Ci sono parole

che non posso dirti.

Parole che non mi dirai.

Più belle di un sogno,

più dolci

di un bacio non dato.

martedì 21 settembre 2004

Un male necessario ?

Parlo di un argomento che, lo so già, susciterà parecchie critiche: la mente e il corpo.

Sono un materialista, quindi credo che, con la "tecnologia" attuale, la mente abbia ancora bisogno del corpo per esistere. Però credo fermamente che la mente non debba per questo essere messa in secondo piano: c'è una tale superiorità nei poteri della mente rispetto al corpo, che non mi sembra pensabile condannare l'esistenza umana alle attenzioni maniacali che vedo intorno a me rivolte al corpo, anzi ai corpi.

Credo che la mente vincerà sul corpo, sopravviverà quando questa valanga di corpi saranno putrefatti, e in parte lo sta già facendo. La guerra, per esempio, è fatta col corpo, per il corpo. A che serve combattere per accaparrarsi l'energia, il petrolio, quando non c'è più nessun corpo da trasportare, da vestire, da nutrire ? A che serve farsi guerra per una fetta di terra, per la materia di quello che si può da essa estrarre ?

Che cosa vedo intorno ? Una specie di idolatria per il corpo, per gli aspetti materiali dell'esistenza: avere è godere ! Mi sembra che quelli che parlano di "godere la vita" non sappiano neanche dove sta di casa, la vita. Né tanto meno il godimento. Non vedo segnali di evoluzione della mente, che anche in secoli considerati più oscuri hanno fatto sperare in una vita migliore. Pochi esseri umani hanno tanto. Troppo. Gli altri marciscono nelle prigioni del corpo, mentre questi marciscono in cima alla piramide dell'opulenza. Diversamente, ma pur sempre marciscono. Dentro, prima che fuori, ma inevitabilmente anche fuori: "avete voglia di mettervi profumi e deodoranti", diceva il poeta !

Spero di non essere l'unico a pensarla così, ma se anche lo fossi, rivendico il diritto al futuro, che non appartiene certo ai vostri corpi, né al mio.

lunedì 20 settembre 2004

Un discorso difficile, ma bello

Affronto un discorso "difficile": che cosa vuol dire "amare".


Secondo me, "amare è dare" !! non "possedere", "divorare", "avere" .. piuttosto "voglia di essere assaggiati", capiti e "gustati" per quello che siamo ..


Amare una persona vuol dire regalare sé stessi, essendo sicuri che non avremo nessuna "restituzione" .. al massimo possiamo aspettarci che l'altro/a ci ami, cioè si doni a noi allo stesso modo: ricambiamolo/a allora, facendogli/le capire quanto ci piace, quel suo specialissimo "sapore" ..


"a volte amare è come

prestare un libro a cui si tiene molto,

sapendo che non tornerà indietro"

venerdì 17 settembre 2004

Assurdo

Non mi dolgo.

Resto, fedele, a spiarmi.


Un passo,

un'azione:

potrei

essere vivo.

mercoledì 15 settembre 2004

Pioggia

Lacrime di cielo che riportano l'anima in terra. Gocce: passato, presente e futuro fusi in un'istante: chissà da dove vengono quelle molecole d'acqua, quali verità hanno attraversato, silenziosamente ascoltando, e, come è nella loro natura, assorbito. Chissà verso quali nuove avventure presto evaporeranno, inquiete e piene di speranza.

Non si consuma, l'acqua: si trasforma, e molte cose al suo passaggio trasforma. Spegne il fuoco, ma solo quando il fuoco è piccolo o cattivo. Bagna la terra e ne imbeve le più intime fibre, con affetto e carità.

Cade, la pioggia, e non si fa male. Cade, e a volte può far male, quando esagera. In fondo, vuole essere guidata, accompagnata nel suo destino. Ma non si può imprigionarla, non si può dominarla davvero: vuole essere amata, e nel suo tenero e personalissimo modo di amare corre verso il suo grande amore: il mare.

martedì 14 settembre 2004

Felicità

... che ne sai
della nostra ferrovia,
che ne sai !

Felicità è andare con Marco alla Stazione Tuscolana a veder passare i treni. Avevamo 17 anni. Lui voleva fare il concorso per "Aiuto Vice Capostazione Aggiunto", io sognavo di fare il macchinista, oppure il casellante di un passaggio a livello in mezzo alla campagna ...

lunedì 13 settembre 2004

Settembre

Trasloco il mio cuore altrove,

o forse lo seguo, chissà ..


Cambio e resto uguale,

nessuno mi capirà.


Svesto i miei panni estivi,

prendo quelli autunnali,

e resto nudo

ma solo per un po'.


Ridere di me,

come al solito si può.

Fermarsi, farmi compagnia,

guardarmi .. andare via.


Il vento di settembre

porta le foglie,

e l'acqua

non tarderà a venire.


Seguo il mio cuore altrove:

lui non mi tradirà.

venerdì 10 settembre 2004

Bella davvero

Bella davvero,

come rugiada

caduta dal cielo.

Candido fiore

di un sentimento:

nasce e rinasce

in ogni momento.


Bello quel fuoco,

agitazione,

bella la voce,

bella canzone.


Belle le mani,

belli quegli occhi,

sguardi lontani,

leggeri tocchi.


Ma soprattutto

sei bella dentro,

chiara, sincera

in ogni momento.


Ma soprattutto

sei bella tu:

fatti più forte,

non chiedo di più.


Dedico questi versi ad un'Amica che a volte sente di non essere compresa dal Mondo: cammina a testa a alta, non rinunciare ad essere come sei e costruisci giorno per giorno la tua sicurezza, la tua serenità e la tua grande forza. Con grande umana amicizia, da uno dei tuoi "amici visibili".

giovedì 9 settembre 2004

Inferno e Paradiso

Zigzagando per Blog, incontro uno dei 2 miliardi di test, quiz, giochini che quotidianamente affollano l'ozioso mondo internet: un test per vedere in che girone dell'inferno dantesco verremo precipitati .. Be', l'ho fatto e .. sorprendentemente sono stato gettato nel Secondo Livello - I Lussuriosi !! Chi l'avrebbe mai detto !! al termine di questo mio viaggio terreno, mi troverò quindi in dolce compagnia nientemeno che .. con Cleopatra ed Elena di Troia !! Quale onore !! e che gn... ehm, donne !!

Mi viene quasi da pensare che si sta meglio lì che in Paradiso ..

mercoledì 8 settembre 2004

Confini

Capita a volte di chiedersi se si fanno più cose per se stessi o per gli altri.

Non mi piacciono le generalizzazioni, specie quando si parla di comportamenti umani, quindi parlo al singolare. Quando ero giovane (o dovrei dire più giovane ?), ricordo che facevo la maggior parte delle cose per me stesso: lo studio, il divertimento, perfino alcune piccole "attività" che mi procuravano modeste somme di denaro, che poi spendevo quasi subito.

Crescendo, sono cresciute anche le cose che facevo (in parte) per gli altri: via via aumentavano le cose che facevo con gli altri e anche nell'interesse (certo, non esclusivo) degli altri. Lavorare, ma anche organizzare la vita quotidiana, pianificare l'acquisto di una automobile, le vacanze. Alcune cose rimasero tutte per me: la matematica, la musica, il teatro, la montagna, la fotografia, la piscina (quel periodo troppo breve di nuoto con la Carla ..).

Oggi, se faccio l'elenco, sono molte di più le cose che faccio per gli altri di quelle che faccio per me stesso. Certo, spesso non si tratta di altri qualsiasi, sono i miei figli, mia moglie, la famiglia. Ma non solo. E comunque, quello spazio tutto mio, fatto di solitudine, ma anche di tempo per meditare, leggere, suonare, giocare, in definitiva "uscire" da tutto il resto della mia gradevole ma insignificante esistenza, si è ridotto a ben poco: in più di un mese non sono riuscito a finire di leggere un libro di sole 400 pagine (in altri tempi, l'avrei finito in una settimana); la mia chitarra (comprata nuova sei mesi fa) giace impolverata dietro l'armadio; una passeggiata in montagna saranno almeno 10 anni che non la faccio.

Insomma, uno dei pochi spazi a mia disposizione è forse questo (dovrei dire questi) Blog, su cui riverso parole a caso, frutto ed espressione di qualcosa che dentro di me ribolle ..

martedì 7 settembre 2004

Non voltarti


Non voltarti.
Io sono qui,
appena dietro di te.
Ti sto parlando sottovoce,
di cose che sappiamo,
che ci fanno piacere.
Non voltarti.
Nella luce della sera,
sei più bella, sembri vera.
Senza voce ti parlo,
con la voce della mente.
Non ti raggiungerò,
non qui, non ora:
in questa luce calante,
solo una piccola scintilla
parte e ritorna
e invisibilmente unisce.
Ora è più buio:
aspetterò l'aurora,
e ti vedrò volare.
Ma non voltarti,
non voltarti ancora.

lunedì 6 settembre 2004

Senza parole



venerdì 3 settembre 2004

Briciole

"Tutte le nostre parole non sono che briciole cadute dal banchetto dello spirito".

(Kahlil Gibran)

Dedico questa frase a tutti i Lettori di questo Blog e in modo speciale alla mia Prima Lettrice. Lei sa, e capirà.

giovedì 2 settembre 2004

In nome del dio Petrolio

Oggi "esco dal seminato" di questo mio blog, perché non riesco a tacere sulla vicenda dei bambini sequestrati in Ossetia da un gruppo di terroristi ceceni.

Mi sembra un chiaro segno che le coscienze di queste persone abbiano ormai toccato il fondo di ogni possibile valutazione umana, prima che morale. Minacciare di morte decine di innocenti (ma la quantità non cambia i fatti, basterebbe minacciare un solo bambino) in nome di un'indipendenza che permetterebbe ai ceceni di sfruttare in proprio le risorse petrolifere su cui poggiano il culo.

Abbiamo perso il senso delle cose, o siamo davvero così disumanamente imbecilli, noi esseri umani ?

Comunque questa triste vicenda vada a finire, sarà una sconfitta umana e morale per tutta l'umanità: se esistesse davvero una Giustizia Divina, dovrebbe farla finita immediatamente con tutti gli esseri umani sulla faccia della terra. I batteri sono sicuramente più degni di sopravvivere !


[Dettagli per esempio su:
Repubblica online
Warnews ]

AGGIORNAMENTO:

15,22 - OSTAGGI LIBERATI, SOTTO STRESS MA IN BUONA SALUTE. Tutti i rilasciati stanno relativamente bene, ma presentano forti segni di stress. Una donna e un neonato sono stati accompagnati in ospedale, ma non risultano essere feriti.
La liberazione è stata resa possibile dall'intervento del generale Ruslan Aushev, ex presidente della repubblica autonoma russa dell'Inguscezia, eroe della guerra in Afghanistan e attuale presidente di un'associazione di veterani russi.

Meno male ! Ma il mio giudizio morale resta invariato.

mercoledì 1 settembre 2004

In pectore

Ho "in canna" un post bellissimo, sull'Amore.

Però non posso pubblicarlo adesso, perché un'Amica mi ha chiesto di non farlo.

Lo farò appena possibile ... Promesso.

martedì 31 agosto 2004

Un'amica fedele

La conosco da una vita. Non mi nega il suo aiuto quando la cerco. Mi dà tutto ciò che le chiedo. Mi conosce bene, fino nelle mie più profonde perversioni, e mi accetta per come sono. Mi coccola, mi vizia. E io ci sto. Per me è la migliore, non c'è confronto. Non mi fa dormire la notte, mi fa battere il cuore di giorno. Mi tiene lontano dagli altri, da tutti gli altri, ma specialmente da quelli che potrebbero farmi del male.

Perciò io l'amo, la mia Solitudine.


Tu te trompes, petite fille
Si tu me crois désespéré
Ma nature a horreur du vide
L'univers t'a remplacée
Si je veux, je peux m'en aller
A Hawaii, à Woodstock ou ailleurs
Et y retrouver des milliers
Qui chantent pour avoir moins peur
La solitude ça n'existe pas ...


[Gilbert Bécaud
parole di Pierre Delanoë]

lunedì 30 agosto 2004

Quel rumore


Rumore del mare,

che vieni e che vai,

difendimi ancora
dal "sempre" e dal "mai".

... alla burrascosa vita, ai falsi di cui è piena, lui preferisce il rumore del mare, una voce che arriva da così lontano, da un punto indistinguibile nei pressi dell’infinito.

Il resto, per dirla alla Pavese, "è soltanto mondo, mondo nel quale non si è mai del tutto soli, dove alla peggio si ha la compagnia di un ragazzo, di un adolescente e via di un uomo fatto – Quello che siamo stati noi". (C.Pavese, "Il mestiere di vivere").

Che figo !

Li avevo comprati moltissimi anni fa, quegli occhiali da sole. Avendo gli occhi chiari, soffro particolarmente la luce molto forte, e specialmente la luce che c'è al mare d'estate, in spiaggia.

Perciò li ho riesumati. Sono molto rilassanti, le lenti hanno una colorazione giallo-oro con un filtro molto forte e dall'esterno risultano a specchio. Non sono graduati, quindi mi consentono una visione quasi perfetta: benino da vicino, per tutto ciò che serve fare in spiaggia. Poi gradualmente tutto sfuma con la lontananza, il mare sembra sempre meravigiosamente verde, la sabbia diventa dorata e molto più sopportabile, i bagnanti .. fantasmi che si muovono su questo sfondo incantato.

Stavo tranquillamente osservando il prevedibile panorama offerto dalla spiaggia verso mezzogiorno, coi piedi sul bagnasciuga, appena lambiti da qualche piccola onda meno timida, quando ho notato qualcosa di strano. Tutti i bagnanti che mi passavano accanto, ma particolarmente le donne, buttavano lo sguardo insistentemente all'altezza del mio costume. Non è un costume appariscente - pensai -. Un semplice slip blu scuro, di misura adeguata, neanche tanto corto .. Che cosa poteva esserci di così insolito da attrarre l'attenzione ? Lentamente, senza dar nell'occhio, protetto dai miei occhiali a specchio, buttai lo sguardo giù, verso la "collina degli ombelichi" ed oltre ..

Mi fu subito chiaro il motivo di tante attenzioni: appena arrivato in spiaggia, per non correre il rischio di perdere l'anello che porto all'anulare sinistro, lo avevo tolto e, utilizzando un laccetto che timidamente sbucava dal mio costume, proprio sotto l'ombelico, l'avevo graziosamente annodato in quella posizione. Così laccetto e anello formavano un insolito ornamento ad un costume altrimenti anonimo, e richiamavano l'attenzione verso quella parte del mio corpo, che altrimenti sarebbe stata ampiamente ignorata, così come tutto il resto.





Istintivamente pensai: "Che figo !".

venerdì 27 agosto 2004

L'anima gemella

Cito dal Blog di un'amica:

Forse la incontrerai al cinema, forse all'università, forse al lavoro...forse la incontrerai in panetteria, forse in farmacia, forse al parco...


Forse la incontrerai alla fermata del pulman, forse in treno, forse mentre bevi un caffè...forse la incontrerai mentre guardi una vetrina, forse quando ti cadrà un libro da mano e lei te lo raccoglierà...forse la incontrerai ad una festa, forse al mare, forse in montagna...forse in questa parte del mondo, forse in quell'altra...


Forse la incontrerai su una nuvola, forse sulla luna...forse la incontrerai su un frammento ghiacciato degli anelli di saturno...


Forse è seduta accanto a te.


Ma ad ogni modo non potrai fare a meno di riconoscerla, la tua anima gemella.


Io l'ho incontrata anni fa, in ambiente lavorativo, prendendo un caffè. Rosalia B., un'Ariete, nata il 26 marzo. Quei 2 o 3 mesi che ci siamo frequentati è stato fantastico, anche se "non è successo niente": la situazione era tale per cui non abbiamo fatto succedere niente.

Pensavamo allo stesso modo, nello stesso momento, avevamo sentimenti estrememente simili .. da quando abbiamo capito di essere anime gemelle, non ci siamo più chiesti "scusa" o "permesso" l'un l'altra per quello che facevamo o dicevamo. Mi ha perfino aiutato a non essere più innamorato di lei: fantastica. Per il suo compleanno le ho regalato un puzzle del nostro segno zodiacale. La dedica diceva: "Aiutami a rimettere insieme i pezzi dell'Ariete". Ti ricordo come allora, Rosalia. E tu ?

I can tell you why

Dedico questo post a un paio di eventi negativi che stamattina mi hanno colpito, lasciandomi triste: uno è di pubblico dominio, e mi lascia senza parole; l'altro riguarda un'Amica ..

i can tell you why
people go insane
i can show you how
you could do the same
i can tell you why
the end will never come
i can tell you on
the shadow on the sun

giovedì 26 agosto 2004

Mai ping rai

"Mai ping rai" è un detto Thai che vuol dire pressappoco: "non ti preoccupare, pensa alla salute, non c'è problema" ..

Magari riuscirò a metterlo in pratica, prima o poi .. meglio subito !

Tenerezza


Eppure penso a te con tenerezza,
buffa bambina magra
dal largo ingenuo timido sorriso ..

Tanto lo so
che non potrò slegarmi
da quello che la vita
ha ormai deciso,

per te, per me,
per altri noi,
granelli di universi:
inferno e paradiso ..

mercoledì 25 agosto 2004

Senza titolo




31 luglio: avevo ancora i capelli lunghi ..

Saggezza popolare


"Altro è parlar di morte,
altro è morire".
(Proverbio popolare)


Tanto per mettere in fuga strane conclusioni, ispirate in alcuni lettori dal mio post precedente .. ci siamo capiti ?

Quanto ai (miei) sogni: sono uno che normalmente ricorda i propri sogni (quelli notturni), e mi piace riportarne alcuni, quelli che ritengo significativi (per me).

Smettere di sognare (ad occhi aperti), oppure continuare a sognare: ne sono state dette di tutti i colori, anche dalle stesse persone in tempi diversi, quindi .. continuerò a lasciare che accada irrazionalmente ciò che vuole !

Credo nell'Amicizia e nell'Amore, riconosco che esistono passioni, ma non per questo razionalmente confondo fra loro queste cose ..

I had a dream

Sto mettendo a punto un sogno.

Vorrei passare dal sonno alla morte senza rendermene conto. Senza soffrire per qualche lunga malattia, senza far soffrire nessuno.

Addormentarmi con questa stanchezza nel cuore, quel cuore che a volte non vorrebbe più dover pompare sangue nelle vene di "questa nullità", di questo "uomo eccentrico e sgradevole, infimo degli infimi" (mai come ora le parole usate da Van Gogh per descrivere sé stesso mi sembrano adatte a descrivere me).

Sognare di volare, di sciogliersi lentamente nel cielo azzurro, e poi .. smettere di sognare, di soffrire, di pensare, di desiderare .. in altre parole: morire.

Sto mettendo a punto un sogno, bello nuovo, di quest'anno.

martedì 17 agosto 2004

Un dolore quasi perfetto

"Un fumatore è uno che smette di fumare ogni volta che spegne una sigaretta".

Quella frase continuava a rimbombargli in testa, senza un perché. Improvvisamente, la ritrovò vicina a quell'altra frase: "ma non sei tu che puoi decidere la fine di un sogno". Si chiese perché lei avesse voluto fargli tanto male. Pensò che i sogni, a volte, quando finiscono, si trasformano in sogni ricorrenti, in ossessioni, e le ossessioni, sognate, diventano incubi: terribili, paurosi, inevitabili e soprattutto dolorosi. Un dolore quasi perfetto, che ti sveglia nel cuore della notte, lasciandoti con la sensazione di aver attraversato la barriera fra un universo e un altro ..

Si svegliò: il sogno era finito, ma non l'ossessione o l'incubo. Perché con quella frase lei aveva voluto fargli tanto male ? Non trovando una spiegazione, si mise a scrivere: "Un fumatore è uno che ..."

venerdì 6 agosto 2004

Magnetofono

[seduto al tavolo, scrive mentre aziona un registratore ..]

Sto per andarmene, e allora scrivo.
Non starò via per molto, ma a qualcuno forse sembrerà anche troppo.



Rewind

Non è passato molto tempo da quando ho trovato questo nome, "Extrasistole", per consegnargli una parte di me: prima quella più irrazionale,
emotiva, poi quella più poetica e sognatrice, che forse sono la stessa cosa ..


Fast Forward

Tutto quello che ho fatto, detto e scritto lo rifarei, direi,
scriverei ancora e ancora e ancora ..
Rivedo alla moviola sentimenti, persone,
situazioni ..



Pause

Voglio che 6 minuti della mia vita durino nella mia mente un'ora, un giorno, un weekend, una vita (la mia).



Play

Il presente non è altro che il futuro che bussa alla porta. E il mio futuro
bussa ogni giorno più debolmente, la porta è rimasta aperta .. non passa quasi più nessuno
a farmi un saluto, due chiacchiere ..



Stop

Se soltanto ci fossimo conosciuti 15 anni fa .. NO, non vale, lei allora aveva
solo 16 anni, io già 35 .. Il sogno non c'è più.
Luce accecante. Mi volto verso il muro
per non guardare. Ombre, fantasmi. Cose fatte e poi distrutte, macerie lasciate alle
spalle. Occasioni volutamente sprecate. Fortune immeritate.



Play

Manca poco alla fine del nastro. Tutto scorre alla velocità che deve.
Non mi tocca, non mi tocca, non mi tocca !!
Niente più mi appartiene:

  • ragione,
  • sentimenti,
  • immani orrori,
  • mediocrità sublimi,
  • gli altri ..

altri fuori di me, dopo di me,
grazie a me nonostante me ..
In tasca mi rimane:

  • un briciolo di sofferenza,
  • lo sguardo incantato e ingenuo,
  • la voce rotta dall'emozione,
  • mani sottili e inutili,
  • dolorose
    rime ..




Eject

Non ringrazio nessuno, nessuno maledico. Ma quel sogno è
finito.


[si abbassano le luci, mentre si alza e lentamente si allontana ..]


Una teoria

Commentando un blog, mi è venuta fuori questa "teoria":


secondo me, istintivamente abbiamo paura della morte per 2 motivi:


1) la morte è separazione, e sappiamo bene quanto si soffre quando una persona cara se ne va lontano ("partire è un po' morire");


2) la morte ci priva del bene più grande che abbiamo, cioè la possibilità di agire: la morte è davvero l'unico evento che ci priva definitivamente della nostra LIBERTA' !!!



Che ne pensate ?

giovedì 5 agosto 2004

Soltanto il Tempo

TIME AIN'T NOTHING BUT TIME

IT'S A VERSE WITH NO RHYME

MAN, IT ALL COMES DOWN TO YOU

CHANGE AIN'T NOTHING BUT CHANGE

JUST THE FACES AND THE NAMES

...

I'LL BE STANDING HERE

FOR THE NEXT 100 YEARS

IF IT ALL SHOULD END TONIGHT

I'LL KNOW IT WAS WORTH THE FIGHT

AND WE'LL BE STANDING HERE

FOR THE NEXT 100 YEARS


C'è stato qualcosa che ho vissuto.

C'è stato qualcosa che ho sperato.

C'è stato qualcuno che ho incontrato.


Io so chi può aiutarmi,

potrebbe farlo e non lo fa:


Soltanto il tempo. E non lo fa.

mercoledì 4 agosto 2004

Ten Years After

No, tranquilli, non voglio parlare di quelli, che pure hanno un po ' influenzato i miei gusti musicali ..


Giovedì 4 agosto 1994 ero al quarto piano (o era il sesto ?) di un noto Policlinico, nella saletta riservata ai parenti in attesa. Avevo con me un giornale e qualche bibita, perché sapevo che l'attesa sarebbe stata lunga ..

Verso le tredici, parlai al citofono con mia moglie: mi disse che le avevano messo la flebo e presto l'avrebbero portata in sala .. poi più nulla .. una lunghissima attesa .. leggevo .. passeggiavo, ma sempre senza allontanarmi troppo .. non fumavo, perché avevo smesso da diversi anni.

Alle 19, l'attesa ebbe termine: "è maschio !" mi annunciò Francesca dal citofono: era nato Alessandro.

Li vidi poco dopo, lei mezzo addormentata sul letto a rotelle che un'infermiera stava spingendo verso la stanza, lui in una "rastrelliera" allineato con una decina di altri, "sfornati" recentemente: era fra i più grossi, ma sembrava tranquillo .. sembrava ..

Improvvisamente mi resi conto che la mia vita aveva avuto una svolta, da cui non sarebbe più tornata indietro: e fui felice.

martedì 3 agosto 2004

Non c'è oggi, fino a domani



Then take me disappearing through the smoke rings of my mind,

Down the foggy ruins of time,

Far past the frozen leaves,

The haunted frightened trees,

Out to the windy beach,

Far from the twisted reach

Of crazy sorrow.

Yes, to dance beneath the diamond sky with one hand waving free,

Silhouetted by the sea,

Circled by the circus sands,

With all memory and fate,

Driven deep beneath the waves,

Let me forget about today until tomorrow.

venerdì 30 luglio 2004

14 Years After

E già .. il 30 luglio 1990 abbiamo fatto "quel passo", Francesca ed io ..


C'erano i Mondiali di Calcio, e nessuno pensava a sposarsi. Faceva caldo, e noi avevamo trovato una bella chiesetta con l'aria condizionata, a Posillipo. Io dovetti vincere un po' di resistenze da parte del clero, visto che ero "nel peccato" (avevo un matrimonio civile alle spalle, e relativo divorzio). Ma alla fine eravamo là. Emozionati ? Certamente. Tutto sommato però, per noi era solo un atto formale. Ci eravamo conosciuti il 29 agosto 1987 (il giorno dopo che avevo smesso di fumare) e subito innamorati. E non eravamo rimasti come si dice "con le mani in mano" .. Avevamo dato un bel "periodo di prova" alla nostra convivenza, pur nella difficoltà di vivere inizialmente a 900 km di distanza.


Francesca non era più la ragazza ingenua e volenterosa che svuotava i cassetti della biancheria di casa mia per foderarli con la carta. Ma era ancora bravissima a preparare i dolci, specie quelli con la cioccolata. Io avevo perso molte delle mie abitudini da "orso single" che mi erano tanto care, in cambio della sua allegria e del suo affetto. Insomma, o ci sposavamo allora o mai più. Tutto andò per il meglio, se si esclude che il gruppetto di suore che accompagnavano la zia di Francesca fece spegnere i condizionatori a metà della cerimonia ..


Il pranzo durò fino al crepuscolo, poi via di corsa a Roma per la "prima notte di nozze", con la macchina tutta impiastricciata di spray con le scritte più imbarazzanti .. per una settimana, quelli che incontravamo per strada continuavano a farci gli auguri .. finché decidemmo che era ora di far lavare la macchina .. ma non bastò, perché il sole e il caldo (e lo sporco secolare preesitente sulla carrozzeria) avevano "fissato" le scritte, che ora si potevano leggere benissimo in negativo.


Cominciammo la nostra vita di coniugi, con tutte le gioie e i dolori del caso. In questi 14 anni possiamo dire di averne passate di tutti i colori: grande amore, liti, errori, discussioni, bellissimi momenti, ancora amore .. Abbiamo anche "costruito" tre bei marmocchi, e chissà che cos'altro ci aspetta.


Tanti Auguri a noi !

giovedì 29 luglio 2004

mercoledì 28 luglio 2004

Il ritorno

Charlie era assorto nei suoi pensieri, guardava a tratti verso il cielo nuvoloso. All'improvviso, sentì un rumore dall'altoparlante dell'attrezzatura che in passato lo metteva in contatto col robottino C-Zap, quando questo era in missione. Croak croak scrrrr. Poi finalmente una voce, la voce metallica di C-Zap che chiamava. "C-Zap chiama Terra, rispondi".


In un attimo Charlie fu ai comandi dell'apparecchio. "Roger. Dove sei ?".


"Sono sulla rotta di ritorno da Nettuno .. almeno credo ..".


"Aspetta che controllo". Charlie armeggiò un po' con i comandi, quindi interpretò la risposta degli strumenti di navigazione remota.


"Confermo. Stai rientrando. Però .."


"Che c'è ?"


"Sei troppo veloce .. non capisco .. qui sembra che sei 10 volte più veloce del normale .. boh .. ci sarà un errore".


"Qui mi dà tutto ok"


"Va bene, allora. Ci vediamo fra un paio di ore terrestri, a dopo !"


"Ok, chiudo, a dopo"


Passa neanche un quarto d'ora, e nel cielo sopra il laboratorio appare una piccola palla infuocata, poi si ode un sibilo, un fischio, forte, sempre più forte. VVVVVRRIIIIIIIIIII.... SBAMM !!


Uno schianto tremendo. Per fortuna Charlie in quel momento era all'interno del laboratorio. Uscì e si diresse immediatamente verso il luogo dell'impatto, laggiù in un angolo del giardino. Un cratere fumante di circa 2 metri di diametro. Dentro, una piccola palla metallica da cui fuoriusciva qualche filo elettrico. Quel che restava del povero robottino.


Qualcosa non aveva funzionato. "Lo dicevo che era troppo veloce" pensò Charlie. "Non poteva venir giù così ..". Rientrò nel laboratorio. Avrebbe dovuto analizzare quasi una settimana di dati per capire che cosa era successo. Tanto ormai aveva davanti a sé più di un mese: la "sua" missione su Saturno era stata annullata, non appena il suo coordinatore scientifico aveva saputo dello "smarrimento" di C-Zap.


Ormai l'unico a sapere come erano andate veramente le cose era quel misterioso Nettuno.

martedì 27 luglio 2004

Stanco

Rieccomi stanco:

di alzarmi al mattino

già stanco,

e stanco la sera

che a casa ritorno,

ma stanco per tutto il mio giorno.


Mi stanco perfino

di essere stanco.


Dov'è quel riposo,

dov'è: dissetare la sete

in questo deserto dei giorni

diversi, però sempre uguali.


Non vado né avanti né indietro:

boccheggio. Non viene l'estate,

che invece mi piace,

non è la monotona vita di sempre.


È il tarlo, la rabbia,

il tempo che manca.


Le stupide cose da fare.


Invece sognare ..

di che sognare ?


Affogo, affogo, affogo ..


Mi sveglio sudato.

La testa che ronza ..

che stronza !

lunedì 26 luglio 2004

Il Funambolo


Il funambolo camminava sul cavo teso fra le due torri.
Quando cadde disse: "Sapevo da un pezzo che il diavolo
mi avrebbe fatto lo sgambetto. Ora mi porta all'inferno".
Zarathustra rispose: "Non c'è il diavolo e nemmeno l'inferno.
La tua anima sarà morta ancor prima del corpo: ormai non
hai più nulla da temere".

(F.Nietzche)


Pensa che cosa succederebbe se perdessi l'amore. L'unico
amore che questa vita mi abbia voluto donare, quello di Francesca.
Mi convincerei di essere una persona che nessuno vuole amare.
Uno il cui amore non interessa nessuno. La mia anima sarebbe morta
ancor prima del corpo. Non che abbia avuto molta importanza,
il mio corpo. Non sono mai stato bello. Non sono ricco né famoso.
Quindi, l'unico mio tesoro è stato l'anima, finora. Ma dove va
a finire l'anima senza amore ? All'inferno, ammesso che esista un
inferno.
Dove può nascondersi uno che tutti considerano con
sufficienza: "sì sì, a qualcuno potrà pur piacere, ma io ..".
Basta pochissimo a perdere quel filo di fiducia nella vita,
quel piccolissimo esile fuoco che ci fa aprire gli occhi ogni
mattina, quella minuscola scintilla che riaccende il significato
di questo Grande Nonsense che è la vita stessa. Basta pochissimo,
un niente. E il Grande Buio è lì che aspetta: non aspetta altro,
per inghiottire milioni di attimi che sembravano pensieri, sentimenti,
errori, gioie, sogni, illusioni e speranze .. una vita.
Sembravano a chi, se non esite più colui a cui sono sembrati ?
Cancellati dal niente. Solo l'amore di chi c'era e sarà può sconfiggere
tanta ingiustizia. Pensa che cosa succederebbe se perdessi l'amore.

venerdì 23 luglio 2004

Astri favorevoli

Nonostante l'ora, devo scriverlo subito .. domani avrò sonno, ci penserò domani.


Sono contento per Alberto. Ma andiamo con ordine. Stasera, appuntamento all'osservatorio di Monteporzio


per la "notte sotto le stelle". Arrivo sulla scia delle note di "Hotel California" (avevo alzato lo stereo a palla, figurati !). Parcheggio. Appena sceso, trovo Guido e Ivana. Anche loro parcheggiano. Ci dirigiamo verso il prato laterale all'osservatorio.


Dopo qualche minuto arriva Alberto .. ma non è solo, come credevo ...... l'avvenimento merita una foto:


Alberto, Ivana, Rita e Guido.

Ricapitolando, Alberto e Rita stanno di nuovo insieme !! Questa sì che è una bella novità: sembrano fatti l'uno per l'altra ..

Poi arrivano Nuccia e Dino: mi accorgo di essere l'unico "single", e allora dedico un affettuoso sguardo alla Luna, che mi ricambia candida e silenziosa.


Serata bellissima, con un prof. che spiega la sua filosofia della Genesi del Cosmo, dal Big Bang alla teoria dell'infinitamente piccolo. Alla fine, uno sguardo col naso all'in su verso le costellazioni indicate dal faro, quindi un bicchiere di vino fresco. Ah che bella serata piena di stelle !


Forse Alberto e Rita verranno a trovarci nel weekend ...

giovedì 22 luglio 2004

Emozioni

Charlie guarda il cielo del mattino, verso ovest, dov'è più tenero .. Mentre si prepara la colazione canta: "Scusa sai se provo a insistere, divento insopportabile .." versa il tè "Ciao..come stai? Domanda inutile! mmmm mmmm Sarà il vento, sarà il tempo, sarà…fuoco! mmmm mmmm E sono qui che parlo emozionato mmmm mmmm mm". Si siede e fa colazione: tè, biscotti e nostalgia.

mercoledì 21 luglio 2004

La stella di Charlie

Charlie fissava il cielo e pensava, guardando la sua stella:



"so dov'è: ogni volta che guardo le stelle, la vedo, lontana, lassù .. e so che sta lì per me, tutta per me .. potrebbe anche non essere solo per me, ma questo non mi importa, di lei non sono geloso (strano ...) .. l'importante è che sia tutta per me, non me ne lascio sfuggire neanche il più piccolo granello .. poi chiudo la finestra e vado a dormire, a sognarla ancora .. come se fosse qui vicino a me...."

L'incisione

Uscendo da quella nube, C-Zap vide una cosa strana: una specie di oggetto metallico, luccicante, vagava nell'atmosfera nettuniana. Prudentemente, si avvicinò e vide che si trattava di una lastra metallica, rettangolare, piuttosto grande. Catturò la lastra con le sue appendici a tenaglia e la analizzò più da vicino. Sembrava avere in superficie, su uno dei due lati, un'incisione. Però doveva essere molto antica, perché se ne riusciva a decifrare soltanto una piccola parte, frammenti. Era come se il tempo, o l'atmosfera di Nettuno, avessero cancellato molte frasi e parole. In ogni caso, C-Zap registrò quello che si poteva ancora leggere su quella strana lastra metallica:



.. egazione ... spento ... odio ...smettere di o .. nuerò ad a ... prai null .. egato .. ioia ... essa ... lore ... usione ... anch'io, forse molto ...arte migliore di me, invece ... quella più brutta, più cattiva, più amara. ...capire ... curio ... ingen ................. nulla ................ bene veramente e fino in fondo ... è una colpa ? ... A che serve capirlo, rispondere, affrontare la realtà ! ... ma non te lo farò sapere, neanche immaginare. ... plice e ... ente, e non ..... Indif ... no. ................ indiff ..... assione mia. ...... mortale. Per en ......... ho provato pia ..... sai, ma tu .. non lo sa ........ stesso pi .... non can ... nome.


Poi passò ad analizzare la composizione chimica della lastra. Infine la abbandonò dove l'aveva trovata, a vagare nel cosmo senza meta e senza significato o funzione.

martedì 20 luglio 2004

Bel tempo, bei tempi

Quando il tempo è bello, mi sento più calmo. L'Estate è l'ideale. Sole, cielo azzurro .. qui, da quando sono tornato a Roma. Quando vivevo "al Nord" era diverso: in Primavera pioveva quasi per tutto il tempo, in Estate il cielo assumenva spesso un colorito biancastro, credo dovuto al forte tasso di umidità nell'aria.


Qui nella "mia" città è diverso. Anche se "dentro" la mia città l'aria è inquinata. Anche se passo molto tempo "ai margini" della mia città. Mi sento più vicino alla mia "fonte vitale". Come alternativa, potrei vivere in una piccola città della Liguria, magari una delle "Cinque Terre", oppure a Barcellona.


Fin dalla prima volta che l'ho vista, ho sentito a Barcellona una vibrazione speciale, come il richiamo delle Sirene di Ulisse. Luce, mare, bei paesaggi urbani, bel tempo. Ci sono tornato, credo altre due volte. Stessa impressione. Gente indaffaratissima, però cordiale, umana. Niente a che vedere con Milano ..


Mi accontento. Roma è caotica, disordinata, a volte sporca. Però i suoi fiumi, i suoi colori .. Sì, potrò ancora fare qualche bel viaggio, ma alla fine so che tornerò.

lunedì 19 luglio 2004

Le nubi

"NH3: ammoniaca !" disse fra sé C-Zap non appena fu in prossimità della prima nube.


Poi mosse verso la seconda, un po' più piccola, situata quasi all'estremità opposta di quell'emisfero. "H2NO3: acido nitrico ..." fu il responso dell'analisi.


"Mmhh" pensava il robottino "tutto lascerebbe supporre che si stanno facendo esperimenti per creare le cosiddette molecole viventi, in tutto simili a quelle conosciute sulla Terra".

Il mio nome è Nettuno

"Davvero strano questo pianeta.." borbottava fra sé C-Zap. "Tutto gas metano e idrogeno, un po' di monossido di idrogeno gassoso .. molto turbolento, apparentemente freddo .. eppure ha una sorgente di energia all'interno .. ".


Mentre annotava queste osservazioni, non poté fare a meno di vedere quelle "nubi", che i telescopi terrestri avevano già evidenziato ..






"Devo senz'altro approfondire di che si tratta" e si diresse verso la più estesa..

venerdì 16 luglio 2004

Personaggi ed Interpreti

Mi sorge un dubbio: ho mai introdotto i Personaggi della mia "Saga del Robottino" ? Da alcuni commenti che ho trovato, deduco di no. O almeno vale la pena di rifarlo qui.


C-Zap: robottino in grado di attraversare la Galassia a velocità iperspaziale. Si occupa di missioni di esplorazione su Pianeti lontani e sconosciuti.  Viene "gestito" da un umano di nome Charlie.


Il Robottino C-Zap 


Charlie: l'umano che si dovrebbe occupare del robottino C-Zap. Vive in una casa / laboratorio.


czap (si scrive tutto minuscolo e senza trattino): cronista che racconta le vicende di C-Zap e Charlie.  Spesso viene confuso con entrambi. Per evitare equivoci, si fa chiamare anche: h2no3 o Crazy Diamond.


Saturno: pianeta verso il quale era diretto il robottino nella sua missione attuale.


Nettuno: pianeta vicino al quale si trova per qualche motivo il robottino.


Terra: pianeta su cui vive e lavora Charlie.


mercoledì 14 luglio 2004

Nessun segnale

Niente, niente di niente. "Evidentemente C-Zap ha disabilitato le funzioni di comunicazione - pensò Charlie - per non essere disturbato nella sua missione su Nettuno".


Charlie cantava ad alta voce "Uendenàit - ascàm - endelànd - isdàrc - endemùun - isdeònli - laituisì - noaiuònt biafrèid - oaiuònt biafrèid - giastaslòng iustènd stendbaimìi -- sodàaalin dàalin stend - baimì - ooostènd stendbaimì stendbaimìi .." mentre stendeva il bucato settimanale.


Ma teneva sempre l'orecchio attento ai segnali del ricevitore, in caso arrivasse qualcosa dal robottino .. e lo sguardo fisso in cielo ..


Perse due mollette e fece cadere un calzino, ma in dieci minuti aveva steso tutto ed era rientrato nel laboratorio. "Steeendbaimì .." finì mimando il ritornello.


martedì 13 luglio 2004

L'uomo (e la) macchina

Passo troppo tempo in macchina. Casa, lavoro, casa. Casa, famiglia al mare, casa. E poi si ricomincia.


Stasera mi sento creativo. Annie Lennox in sottofondo, credo di aver scritto uno dei miei pezzi migliori, almeno da un certo punto di vista.


Sarà il tempo che cambia, che passa finalmente senza ferirmi. Sarà l'orologio nuovo, che ho messo a sinistra (quando portavo l'orologio al polso, lo portavo a sinistra: una delle poche cose non-mancine della mia essenza).


Sarà che sto diventando grande, oppure sto accettando il mio restare bambino. Testardo e innocente, astuto ma ingenuo, con gli occhi bene aperti e pronti a chiudersi al primo soffio di sabbia.


Vedo bene solo da vicino. Però mi piace guardare lontano, lontano. Macchine non se ne vedono, laggiù. Solo anime, le migliori che abbiano attraversato la mia vita, solo quelle la cui vita ho in qualche modo attraversato, e che non mi hanno buttato via, non mi hanno dimenticato.

lunedì 12 luglio 2004

Rumore del mare

Rumore del mare

cancella ogni umore,

cancella ogni voglia

da questo mio cuore.


Rumore del mare,

che passi e ritorni,

ridona la pace

a questi miei giorni.


Rumore del mare,

che parli e non senti,

nascondi la rabbia

dei miei passi lenti.


Rumore del mare,

che vieni e che vai,

difendimi ancora

dal "sempre" e dal "mai".

venerdì 9 luglio 2004

Un ponte

Avevo forse gettato un ponte verso chi aveva gettato verso di me un ponte.

Brucio tutto ciò che amo.


  • Da giovane, troppo preoccupato di non essere amato.
  • Da anziano, troppo preoccupato di non saper amare, troppo sorpreso di essere amato.

Chissà se ho bruciato anche quel ponte ..

mercoledì 7 luglio 2004

Il bivio

"Ah, finalmente ti ho trovato ! Ma come hai fatto a sbagliare rotta ?!" - La voce di Charlie era stridula, alterata. Si sentiva che stava trattenendo a stento l'ira generata dalla rabbia per quel brutto contrattempo. Sbagliare rotta, finire su un altro pianeta. Quanto tempo, quante energie e preparativi, anni di paziente lavoro, anni di sbagli e correzioni .. tutto buttato al vento !

"Veramente, l'errore è stato impercettibile. E poi, a ben guardare, forse conviene che io esplori Nettuno, piuttosto che andare dietro alla sonda Cassini su Saturno. Conviene a tutta la comunità scientifica. E poi mi diverto di più .." - La frase di C-Zap restò a mezz'aria, come spezzata dai truci pensieri di Charlie, che, a dispetto di tutte le leggi della Fisica, attraversarono in un baleno lo spazio fra il laboratorio e il lontanissimo settore dove era finito il robottino.

Charlie incalzò: "Allora, ti fornisco le coordinate e i parametri per imboccare il Corridoio di Fanny, che ti porterà direttamente nell'orbita di Saturno." - Le parole di Charlie non ammettevano replica, e invece C-Zap rispose: "E no ! Ho deciso: resto qui e inizio ad esplorare Nettuno. Da ora in avanti la missione la svolgo secondo i miei piani."

Charlie tentò di replicare, ma le trasmissioni si interruppero bruscamente. Ogni tentativo di entrare di nuovo in contatto col robottino andò fallito. Che cosa sarebbe successo ? Quali le conseguenze scientifiche e quali quelle ben più prosaiche sul lavoro di Charlie ? Cupi pensieri affollavano la mente dell'umano ..